Ansia e disturbo bipolare
Buona sera a tutti
vi espongo il mio caso iniziato 2 annni fa.
Premetto che sono stato sempre un ragazzo ansioso e introverso. Durante un periodo di intenso stress dovuto allo studio (e l'anno precedente ho avuto un lutto) una notte mi sono svegliato di soprassalto con un attacco di panico terribile.
Avevo una tachicardia spaventosa, paura di morire e scosse che mi facevano letteralmente saltare sul letto. Il tutto si è risolto con qualche goccia di ansiolitico.
La mattina successiva all'episodio mi sentivo diverso e per diversi giorni, o forse settimane, ho sperimentato un periodo terribile di DEREALIZZAZIONE. Tutto mi sembrava irreale come in un film ma premetto che ero perfettamente cosciente di cio che accadeva. I sentimenti erano piatti ed ho avuto un episodio bruttissimo e spaventoso in cui le persone mi sembravano degli automi. Insisto nel dire che io mi sentivo diverso come se la mia personalità si fosse frantumata, non mi sentivo più nessuno e per questo pensavo di diventare pazzo.
Nei primi giorni l'ansia era alle stelle come la depressione, avevo il bisogno di guardarmi allo specchio e mi sembrava di non riconoscermi. La notte non dormivo, avevo incubi e la mattina ero uno straccio.
Non riuscivo a spiegarmi come da un giorno all'altro la mia vita fosse cambiata, anzi ero io che ero diverso, depresso e ansioso... tant'è vero che ero convinto di avere tutte le malattie del mondo. La sera precedente al fatto ero chiuso in soggiorno a studiare e chiusi tutte le porte lasciando il caminetto acceso e percio' mi convinsi di aver avuto un avvelenamento da monossido che mi aveva provocato danni al cervello cosa che il neurologo non prese in considerazione.
Fui io stesso, spaventato a morte, a contattare uno specialista che dopo avermi ascoltato mi prescrisse daparox 20mg e xanax per i primi giorni.
Dopo un mese e mezzo il daparox fu aumentato a 30 mg pero' successivamente il dottore si accorse che stavo entrando in una fase maniacale e lo ridusse di nuovo a 20 aggiungendomi il lamictal 200mg perche' secondo lui avevo una forma di umore bipolare.
Circa 5 mesi fa ho scalato il daparox fino a 10 mg e l'ho mantenuto fino a qualche giorno fa quando ho avuto un attacco di panico con moderata ricaduta depressiva e ansiosa e ho aumentato il daparox a 15mg lasciando sempre il lamictal a 200mg. L'ansia anche è moderata perchè ora sono coscente di quello che ho e non sono cosi' spaventato come la prima volta (e forse perche sono anche coperto dai farmaci?).
Il medico dice che questa ricaduta è dovuta ad un periodo che sto vivendo di ansie per il lavoro probabilmente tutto è avvenuto a livello inconscio perchè io sentivo di stare bene e mai avrei immaginato di ricadere.
Secondo voi quanto tempo ci vorrà perche l'aumento di dosaggio di daparox faccia effetto?
E' normale il giorno prima stare bene e il giorno dopo iniziare a stare cosi' male?
Vi ringrazio e vi saluto scusandomi per essermi dilungato
vi espongo il mio caso iniziato 2 annni fa.
Premetto che sono stato sempre un ragazzo ansioso e introverso. Durante un periodo di intenso stress dovuto allo studio (e l'anno precedente ho avuto un lutto) una notte mi sono svegliato di soprassalto con un attacco di panico terribile.
Avevo una tachicardia spaventosa, paura di morire e scosse che mi facevano letteralmente saltare sul letto. Il tutto si è risolto con qualche goccia di ansiolitico.
La mattina successiva all'episodio mi sentivo diverso e per diversi giorni, o forse settimane, ho sperimentato un periodo terribile di DEREALIZZAZIONE. Tutto mi sembrava irreale come in un film ma premetto che ero perfettamente cosciente di cio che accadeva. I sentimenti erano piatti ed ho avuto un episodio bruttissimo e spaventoso in cui le persone mi sembravano degli automi. Insisto nel dire che io mi sentivo diverso come se la mia personalità si fosse frantumata, non mi sentivo più nessuno e per questo pensavo di diventare pazzo.
Nei primi giorni l'ansia era alle stelle come la depressione, avevo il bisogno di guardarmi allo specchio e mi sembrava di non riconoscermi. La notte non dormivo, avevo incubi e la mattina ero uno straccio.
Non riuscivo a spiegarmi come da un giorno all'altro la mia vita fosse cambiata, anzi ero io che ero diverso, depresso e ansioso... tant'è vero che ero convinto di avere tutte le malattie del mondo. La sera precedente al fatto ero chiuso in soggiorno a studiare e chiusi tutte le porte lasciando il caminetto acceso e percio' mi convinsi di aver avuto un avvelenamento da monossido che mi aveva provocato danni al cervello cosa che il neurologo non prese in considerazione.
Fui io stesso, spaventato a morte, a contattare uno specialista che dopo avermi ascoltato mi prescrisse daparox 20mg e xanax per i primi giorni.
Dopo un mese e mezzo il daparox fu aumentato a 30 mg pero' successivamente il dottore si accorse che stavo entrando in una fase maniacale e lo ridusse di nuovo a 20 aggiungendomi il lamictal 200mg perche' secondo lui avevo una forma di umore bipolare.
Circa 5 mesi fa ho scalato il daparox fino a 10 mg e l'ho mantenuto fino a qualche giorno fa quando ho avuto un attacco di panico con moderata ricaduta depressiva e ansiosa e ho aumentato il daparox a 15mg lasciando sempre il lamictal a 200mg. L'ansia anche è moderata perchè ora sono coscente di quello che ho e non sono cosi' spaventato come la prima volta (e forse perche sono anche coperto dai farmaci?).
Il medico dice che questa ricaduta è dovuta ad un periodo che sto vivendo di ansie per il lavoro probabilmente tutto è avvenuto a livello inconscio perchè io sentivo di stare bene e mai avrei immaginato di ricadere.
Secondo voi quanto tempo ci vorrà perche l'aumento di dosaggio di daparox faccia effetto?
E' normale il giorno prima stare bene e il giorno dopo iniziare a stare cosi' male?
Vi ringrazio e vi saluto scusandomi per essermi dilungato
[#1]
Gentile Utente,
1. da quanto descrive sembrerebbe trattarsi di un Disturbo di Attacchi di Panico.
2. la competenza specialistica nella fattispecie è dello Psichiatra e non del Neurologo.
3. se già assumeva il farmaco, l'incremento in qualche giorno dovrebbe cominciare a fare effetto, la Paroxetina è terapeutica intorno a 20 mg.
4. l'Attacco di Panico è improvviso.
Cordiali Saluti
1. da quanto descrive sembrerebbe trattarsi di un Disturbo di Attacchi di Panico.
2. la competenza specialistica nella fattispecie è dello Psichiatra e non del Neurologo.
3. se già assumeva il farmaco, l'incremento in qualche giorno dovrebbe cominciare a fare effetto, la Paroxetina è terapeutica intorno a 20 mg.
4. l'Attacco di Panico è improvviso.
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#2]
aggiungo che una terapia con paroxetina, o qualsiasi altro ssri, per attacchi di panico può essere completamente inefficace se non protratta per almeno 9-12 mesi a dosaggi terapeutici.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
Ex utente
effettivamente al momento sono seguito da uno psichiatra.
la terapia con paroxetina è stata superiore ai 12 mesi a dose di 20mg.
Vorrei togliermi una curiosità.
Da quando sono stato male (circa 2 anni) ho sempre avuto i sintomi della derealizzazione che tuttora in parte persistono.
Poche ore prima dell'insorgenza di questo sintomo insorto assieme all'attacco di panico sono stato chiuso in una stanza a studiare (io studio camminando) con il camino acceso e porte chiuse per cui pensai subito ad un avvelenamento da monossido.
Con la cura è sparita l'ansia mentre la derealizzazione si è ridotta ma non è scomparsa del tutto.
Mi chiedo se è compatibile questo sintomo con un intossicazione da monossido ed eventualmente quali indagini potrei intraprendere per scoprire se effettivamente si tratta di un problema organico.
Grazie e Cordiali Saluti
la terapia con paroxetina è stata superiore ai 12 mesi a dose di 20mg.
Vorrei togliermi una curiosità.
Da quando sono stato male (circa 2 anni) ho sempre avuto i sintomi della derealizzazione che tuttora in parte persistono.
Poche ore prima dell'insorgenza di questo sintomo insorto assieme all'attacco di panico sono stato chiuso in una stanza a studiare (io studio camminando) con il camino acceso e porte chiuse per cui pensai subito ad un avvelenamento da monossido.
Con la cura è sparita l'ansia mentre la derealizzazione si è ridotta ma non è scomparsa del tutto.
Mi chiedo se è compatibile questo sintomo con un intossicazione da monossido ed eventualmente quali indagini potrei intraprendere per scoprire se effettivamente si tratta di un problema organico.
Grazie e Cordiali Saluti
[#4]
Gentile Utente,
"....il caminetto acceso e percio' mi convinsi di aver avuto un avvelenamento da monossido che mi aveva provocato danni al cervello cosa che il neurologo non prese in considerazione...."
se l'ha detto il Neurologo ha solo da credergli,
Cordiali Saluti
"....il caminetto acceso e percio' mi convinsi di aver avuto un avvelenamento da monossido che mi aveva provocato danni al cervello cosa che il neurologo non prese in considerazione...."
se l'ha detto il Neurologo ha solo da credergli,
Cordiali Saluti
[#5]
Ex utente
certo, solo che sapevo che l'intossicazione poteva dare questi sintomi tra i tanti altri.
Volevo chiedervi come mai a volte non riesco a stare fermo, devo per forza muovermi più che altro muovo i piedi e poi mi sembra di avere difficoltà a concentrarmi. In realtà riesco a concentrarmi ma è come se fossi mal disposto a farlo, come se rifiutassi inconsciamente di concentrarmi su qualcosa tranne poche. A volte sento il bisogno di avere la mente libera sensa pensare a nulla.
Poi c'è questa derealizzazione che è sempre presente ma di intensita' variabile non so proprio che fare.
Inoltre l'aumento di peso dipende dai farmaci o dal mio disturbo?
Grazie
Volevo chiedervi come mai a volte non riesco a stare fermo, devo per forza muovermi più che altro muovo i piedi e poi mi sembra di avere difficoltà a concentrarmi. In realtà riesco a concentrarmi ma è come se fossi mal disposto a farlo, come se rifiutassi inconsciamente di concentrarmi su qualcosa tranne poche. A volte sento il bisogno di avere la mente libera sensa pensare a nulla.
Poi c'è questa derealizzazione che è sempre presente ma di intensita' variabile non so proprio che fare.
Inoltre l'aumento di peso dipende dai farmaci o dal mio disturbo?
Grazie
[#7]
Gentile utente,
Lei ha ricevuto una terapia a base di lamictal e riferisce una fase maniacale, quindi non una forma di umore bipolare, un disturbo bipolare molto più semplicemente. La componente ansiosa può essere un problema indipendente, ma il medico può aver ragione a limitare l'uso dell'antidepressivo in ragione della diagnosi di disturbo bipolare.
Lei ha ricevuto una terapia a base di lamictal e riferisce una fase maniacale, quindi non una forma di umore bipolare, un disturbo bipolare molto più semplicemente. La componente ansiosa può essere un problema indipendente, ma il medico può aver ragione a limitare l'uso dell'antidepressivo in ragione della diagnosi di disturbo bipolare.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#10]
Ex utente
Vi ringrazio tantissimo per i chiarimenti
in 2 anni ho avuto solo 2 attacchi di panico. Il primo che ha scatenato la depressione ansiosa e l'ultimo poche settimane fa.
Mi sono sempre chiesto come mai ho avuto solo attacchi notturni con risvegli improvvisi nel cuore della notte. Sarà stato solo un caso?
in 2 anni ho avuto solo 2 attacchi di panico. Il primo che ha scatenato la depressione ansiosa e l'ultimo poche settimane fa.
Mi sono sempre chiesto come mai ho avuto solo attacchi notturni con risvegli improvvisi nel cuore della notte. Sarà stato solo un caso?
[#11]
Gentile utente, le fasi sono precedute talora da fenomeni di panico, non scatenate, l'attacco è cioè espressione di una fase depressiva che sta arrivando, non è che è la ragione per cui dopo inizia. Si concentri sulla giusta definizione e concezione del suo disturbo, che non è di natura ansiosa o depressiva, lei assume una terapia per un disturbo bipolare, che è altra cosa.
[#12]
Ex utente
Ieri ho dimenticato di prendere i farmaci (lamictal 200mg e daparox 15mg)...
è incredibile verificare sulla propria pelle che gia il giorno dopo si hanno degli effetti devastanti che non permettono qualsiasi normale attività. Confusione mentale, giramenti di testa e perdita di equilibrio, ansia e tachicardia. Mi chiedo come faro' il giorno in cui dovro' sospendere il daparox.. gia ci avevo provato una volta mooolto gradualmente ma dopo un po di tempo sono stato male.. mi sembra di essere un tossicodipendente costretto ad impasticcarsi per non andare in astinenza
è incredibile verificare sulla propria pelle che gia il giorno dopo si hanno degli effetti devastanti che non permettono qualsiasi normale attività. Confusione mentale, giramenti di testa e perdita di equilibrio, ansia e tachicardia. Mi chiedo come faro' il giorno in cui dovro' sospendere il daparox.. gia ci avevo provato una volta mooolto gradualmente ma dopo un po di tempo sono stato male.. mi sembra di essere un tossicodipendente costretto ad impasticcarsi per non andare in astinenza
[#13]
Gentile utente,
Lei confonde il ritorno del disturbo con la sindrome da sospensione. Ha scordato il daparox un giorno ed ha avuto dei sintomi d'astinenza, che poi sarebbero finiti. Non vedo francamente il dramma. Il giorno che dovrà sospenderlo lo farà gradualmente in maniera da non averli. Se il disturbo sarà allora spento non avrà bisogno di prenderlo ancora dopo averlo sospeso.
Peraltro daparox è a dose mediamente inefficace (15 mg).
1.
Il tossicodipendente non si droga per non andare in astinenza, non è questa la ragione per cui lo fa.
2.
Lei non è costretto proprio a far niente, si cura su prescrizione di un medico per sua determinazione.
3.
Quel che è costretto a fare è a subire il disturbo non curato
Lei confonde il ritorno del disturbo con la sindrome da sospensione. Ha scordato il daparox un giorno ed ha avuto dei sintomi d'astinenza, che poi sarebbero finiti. Non vedo francamente il dramma. Il giorno che dovrà sospenderlo lo farà gradualmente in maniera da non averli. Se il disturbo sarà allora spento non avrà bisogno di prenderlo ancora dopo averlo sospeso.
Peraltro daparox è a dose mediamente inefficace (15 mg).
1.
Il tossicodipendente non si droga per non andare in astinenza, non è questa la ragione per cui lo fa.
2.
Lei non è costretto proprio a far niente, si cura su prescrizione di un medico per sua determinazione.
3.
Quel che è costretto a fare è a subire il disturbo non curato
[#14]
Ex utente
Vi ringrazio per le delucidazioni.
In questi oltre due anni di cura il mio peso è aumentato di 20kg da 75 a 95, forse a causa del daparox. Il mio psichiatra mi ha detto che valuterà l'opportunità di passare ad un altra molecola. Eventualmente il passaggio da un SSRI ad un altro comporta un periodo di "astinenza" con i soliti sintomi fastidiosi.. e come avverrebbe? Premetto che sarei disposto a sopportarli pur di fare un tentativo
grazie e cordiali saluti
In questi oltre due anni di cura il mio peso è aumentato di 20kg da 75 a 95, forse a causa del daparox. Il mio psichiatra mi ha detto che valuterà l'opportunità di passare ad un altra molecola. Eventualmente il passaggio da un SSRI ad un altro comporta un periodo di "astinenza" con i soliti sintomi fastidiosi.. e come avverrebbe? Premetto che sarei disposto a sopportarli pur di fare un tentativo
grazie e cordiali saluti
[#15]
Gentile utente,
nella mia esperienza il passaggio dal daparox ad altra molecola non è complicato, il daparox è opportuno che sia sospeso con gradualità per evitare fastidi intercorrenti, ma niente di complicato come procedura.
nella mia esperienza il passaggio dal daparox ad altra molecola non è complicato, il daparox è opportuno che sia sospeso con gradualità per evitare fastidi intercorrenti, ma niente di complicato come procedura.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 7.7k visite dal 16/02/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.