Stessa cura di prima !

Egregi dottori,

mi vergogno a scrivervi ancora perchè l'ho già fatto pochissimi giorni fa, per questo vi chiedo di perdonarmi per il disturbo che vi sto arrecando.

Alcuni di Voi rispondendomi avevate ipotizzato che forse era necessario aggiungere alla mia cura degli stabilizzanti dell' umore,
invece, sto appena ritornando dalla visita dallo psichiatra, il quale mi ha detto di continuare con la stessa cura che sto facendo assumendo una compressa in più di xanax quando mi ritrovo nelle condizioni in cui verso ora ( cioè affranto ).

Il dottore mi ha detto che mi vede molto meno teso di quando ho iniziato la cura, ma io gli ho spiegato che mi vedeva meno teso perchè non ho più la forza di arrabbiarmi e mi sento prostrato dal dolore, anche perchè in famiglia quando mi sento così purtroppo non mi capiscono e mi incolpano per il mio carattere, ed io alle mie sofferenze aggiungo anche il dolore che provo perchè per colpa mia faccio stare male i miei familiari e questo mi lacera dal di dentro.

Siccome tante volte ho letto in questo sito che Voi consigliate le benzodiazepine per poco tempo, io ormai le sto assumendo da ottobre ( 0,50 al mattino e 0,50 alla sera di xanax ) ci sono delle controindicazioni ?

Vi chiedo mille volte scusa per il fastidio che vi sto dando, non volevo scrivere ma poi mi sono deciso a farlo nella speranza che i vostri consigli possano contribuire a lenire un pochino il mio dolore.

Non voglio mettere in discussione il parere dello psichiatra che mi ha appena detto che sono meno teso di prima, ma io, da profano ma da diretto interessato, percepisco di essere come il dottore mi ha visto perchè dentro di me sono senza forze.

Sono allo stremo, perchè oltre alle mie infinite frustrazioni e all' enorme mole di repressione che sto accumulando da oltre 20 anni e che sono causate da un mio deficit uditivo che non ho ancora avuto la forza di accettare e che mi ha rovinato la vita in tutti i sensi, non riesco più a sooportare il dolore che mio malgrado, la mia famiglia sta patendo PER COLPA MIA !

Alle volte penso di togliere il diturbo, anche se il dolore che immaggino di far passare ai miei, mi impedisce di approfondire la cosa.

Vi ringrazio infinitamente uno per uno, gentilissimi dottori, per ogni più piccolo aiuto che mi darete. Grazie !!!

Vi chiedo ancora scusa e porgo i miei più cordiali saluti !
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,
intanto le raccomando di non pensare mai al suo stato di disagio come ad una colpa, o a qualcosa che potrebbe risolvere ma non trova la forza di risolvere. Lei giustamente chiede sostegno ad un medico per cercare di elaborare una soluzione al suo problema. Il ruolo di un paziente non può mai essere quella di mettercela tutta o di aiutarsi da sé, sarebbe un controsenso.
Venendo al dunque, assumere tranquillanti oltre le prime settimane induce un fenomeno che si dice "tolleranza" o "assuefazione", e che significa che l'effetto ansiolitico non c'è più, mentre l'ansia che all'inizio era un pò migliorata, ritorna più o meno uguale. Altri effetti possono essere più stabili, ma può trattarsi anche di effetti collaterali, per esempio l'effetto depressogeno, che non compaiono all'inizio ma proprio nel tempo. Tra i tanti tranquillanti, nella mia esperienza l'alprazolam (xanax, mialin, frontal) non tende a stabilizzare l'ansia, anche se la tampona molto bene all'inizio. Non ha specificato il resto della cura, in ogni caso aumentare lo xanax è una misura tampone utile se io presumo che l'ansia scenderà da sola in 1-2 settimane, e poi non ci sarà più bisogno del tranquillante, oppure all'inizio della cura in attesa che faccia effetto il farmaco di base. Mantenere l'ansiolitico non ha indicazione (cioè non ha uno scopo terapeutico ben identificato se non in condizioni particolari, non come scelta di base).
Nel tempo gli effetti collaterali (quello che lei indica con il termine controindicazioni) dello xanax possono essere depressione, aumento dell'ansia, disturbi di memoria e concentrazione, irritabilità e impulsività, labilità emotiva.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Egregio dottor Pacini !

Oltre a xanax 0,50 mattino e sera, il resto della mia cura è una compressa di entact 10 mg al giorno - da sei mesi.

Ho detto al mio psichiatra che sto male come mai in vita mia e che mi mancano le forze sia mentali che fisiche e se quindi era indicato aumentare il dosaggio o cambiare farmaco, ma il dottore ha sostenuto che mi vedeva più tranquillo di quando ho iniziato la cura --- ( mentre io gli spiegavo che non era tranquillità la mia e davo l' impressione di essere tranquillo perchè ero affranto e senza forze ) --- e perciò mi ha prescritto di continuare con la stessa cura.

Cordiali saluti e ancora mille grazie per i vostri generosi e preziosi consulti.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,
i dosaggi di entact variano da pochi mg a 30 mg al dì, come antidepressivo. Lo xanax 0,50 mantenuto per 6 mesi non ha indicazione terapeutica, se non nei casi di ansia resistente alle terapie tradizionali, o per brevi periodi. L'entact è uno degli ultimi antidepressivi commercializzati, certamente non l'unico né il meglio conosciuto. Magari è vero che lei è più "tranquillo" quale che sia poi il vero senso di questa maggiore tranquillità (magari è ugualmente malinconico ma meno angosciato oppure lo esprime con minore concitazione). Nelle depressioni tipiche i farmaci "a serotonina" in generale non sono i più indicati, anche se le precauzioni nell'usare quelli vecchi sono maggiori. Non so se e quanti farmaci diversi abbia provato in passato, in ogni caso prima di aumentare lo xanax la scelta più razionale sarebbe aumentare entact, oppure associare stabilizzatori nel caso si diagnostichi un umore ciclico e/o instabile. Faccia presente queste considerazioni al suo medico di fiducia.
Confermo quindi sostanzialmente quanto detto rimanendo a sua disposizione.
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Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
sono d'accordo con le considerazioni terapeutiche effettuate dall'amico e collega Dr. Pacini.
Sottolineo nuovamente la necessità di prendere in considerazione l'impiego di stabilizzanti l'umore nel caso in cui dalla sua storia clinica emergano elementi d'instabilità del tono affettivo.

Un cordiale saluto
Giuseppe Ruffolo

www.psichiatria-online.it