Perchè ?
Salve,
sono maschio, ho 33 anni e da sei mesi sto assumendo giornalmente una compressa di entact 10 mg.
Una fortissima pressione psicologica che SOPPORTO da ormai 20 anni e che in questi ultimi giorni è divenuta addirittura ancora più pressante, a fatto sì che mi ritrovo ad essere estremamente affranto sia dal punto di vista psichico che fisico, con grande sforzo sono riuscito a scrivere queste 4 righe.
La mia domanda è: --- come è possibile che nonostante stia assumendo da più di sei mesi l'entact mi ritrovo in queste condizioni ?
Nei periodi precedenti all'assunzione del farmaco, quando avevo lo stesso tipo di stress, reaggivo con molta più rabbia di ora ma psicologicamente non mi abbatevo così come mi sta accadendo ora.
Non ho nemmeno la forza di piangere.
Se nonostante l' assunzione del farmaco devo stare in questo stato, io interrompo la cura e non me ne importa niente !!!
Non parlatemi di psicoterapia perchè non nè ho voglia e non ho nemmeno la forza fisica e ormai soprattutto la forza mentale di andare a parlare con uno psicologo.
sono maschio, ho 33 anni e da sei mesi sto assumendo giornalmente una compressa di entact 10 mg.
Una fortissima pressione psicologica che SOPPORTO da ormai 20 anni e che in questi ultimi giorni è divenuta addirittura ancora più pressante, a fatto sì che mi ritrovo ad essere estremamente affranto sia dal punto di vista psichico che fisico, con grande sforzo sono riuscito a scrivere queste 4 righe.
La mia domanda è: --- come è possibile che nonostante stia assumendo da più di sei mesi l'entact mi ritrovo in queste condizioni ?
Nei periodi precedenti all'assunzione del farmaco, quando avevo lo stesso tipo di stress, reaggivo con molta più rabbia di ora ma psicologicamente non mi abbatevo così come mi sta accadendo ora.
Non ho nemmeno la forza di piangere.
Se nonostante l' assunzione del farmaco devo stare in questo stato, io interrompo la cura e non me ne importa niente !!!
Non parlatemi di psicoterapia perchè non nè ho voglia e non ho nemmeno la forza fisica e ormai soprattutto la forza mentale di andare a parlare con uno psicologo.
[#1]
gentile utente,
e' necessario sottoporsi nuovamente a visita psichiatrica per un valutazione della terapia farmacologica attuale, che potra' essere variata in virtu' dei disturbi lamentati.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
e' necessario sottoporsi nuovamente a visita psichiatrica per un valutazione della terapia farmacologica attuale, che potra' essere variata in virtu' dei disturbi lamentati.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
non credo sia il caso di trarre conclusioni negative: entact è un farmaco tra i tanti, lei lo sta assumendo da tempo ma ad una dose pari a 1/3 di quella massima raccomandata, quindi può darsi che a 10 mg funzioni in presenza di uno stress "di base", ma che non sia più sufficiente se lo stress perdura, o se aumenta. Pertanto una mossa potrebbe essere quella di incrementare la dose, ma non deve farlo mai da solo, sempre dietro valutazione di chi la segue. In alternativa può darsi che funzioni meglio un altro medicinale (non so se entact è il primo che prova, magari scelto perché è l'ultimo immesso sul mercato, oppure ne ha provati altri senza successo).
Terza alternativa, è possibile che il ritornare periodico dello stress, come se a periodi funzionasse la cura e a periodi no, sia legato ad un elemento di instabilità, ciclica, che la cura non controlla, perché non è un elemento ansioso o di resistenza allo stress, ma di altro ordine. In questo caso un farmaco con proprietà stabilizzanti dell'umore potrebbe essere indicato.
Può esporre questi punti al terapeuta e sentire cosa ne pensa.
Saluti
non credo sia il caso di trarre conclusioni negative: entact è un farmaco tra i tanti, lei lo sta assumendo da tempo ma ad una dose pari a 1/3 di quella massima raccomandata, quindi può darsi che a 10 mg funzioni in presenza di uno stress "di base", ma che non sia più sufficiente se lo stress perdura, o se aumenta. Pertanto una mossa potrebbe essere quella di incrementare la dose, ma non deve farlo mai da solo, sempre dietro valutazione di chi la segue. In alternativa può darsi che funzioni meglio un altro medicinale (non so se entact è il primo che prova, magari scelto perché è l'ultimo immesso sul mercato, oppure ne ha provati altri senza successo).
Terza alternativa, è possibile che il ritornare periodico dello stress, come se a periodi funzionasse la cura e a periodi no, sia legato ad un elemento di instabilità, ciclica, che la cura non controlla, perché non è un elemento ansioso o di resistenza allo stress, ma di altro ordine. In questo caso un farmaco con proprietà stabilizzanti dell'umore potrebbe essere indicato.
Può esporre questi punti al terapeuta e sentire cosa ne pensa.
Saluti
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile Utente,
Le consiglio di riparlare con il proprio psichitra eventualmente per rivedere il dosaggio del farmaco;
in alternativa il tipo di antidepressivo, esistono altre classi ma ovviamente il loro impiego e le modalita' dovranno essere stabilite dal suo psichiatra;
ancora esistono ma solo in casi di depressione resistente terapie usate come augmentation , ma anche questo sara' una eventualita' da valutare dopo le precedenti esposte.
spero di esserle stata di aiuto
Dott.ssa Elena Di Nasso
elenadinasso@yahoo.it
Le consiglio di riparlare con il proprio psichitra eventualmente per rivedere il dosaggio del farmaco;
in alternativa il tipo di antidepressivo, esistono altre classi ma ovviamente il loro impiego e le modalita' dovranno essere stabilite dal suo psichiatra;
ancora esistono ma solo in casi di depressione resistente terapie usate come augmentation , ma anche questo sara' una eventualita' da valutare dopo le precedenti esposte.
spero di esserle stata di aiuto
Dott.ssa Elena Di Nasso
elenadinasso@yahoo.it
[#4]
Psichiatra
Credo anch'io che debba rivedere con il suo psichiatra il dosaggio di entact o in alternativa cambiare l'antidepressivo. Mi sembra, però, che vi siano anche elementi di instabilità umorale; pertanto si dovrebbe considerare l'introduzione di uno stabilizzante dell'umore.
Cordiali saluti.
http://www.luoghidellamente.it
Cordiali saluti.
http://www.luoghidellamente.it
[#5]
Psichiatra
Gentile utente,
sono anch'io daccordo con le considerazioni di alcuni dei colleghi che mi hanno preceduto, in particolare in merito alla eventuale necessità di regolatori del tono dell'umore.
Se esiste una storia di ricorrenze (e quindi d'instabilità) i soli farmaci a documentata azione preventiva sulle ricadute sono gli stabilizzanti dell'umore.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
sono anch'io daccordo con le considerazioni di alcuni dei colleghi che mi hanno preceduto, in particolare in merito alla eventuale necessità di regolatori del tono dell'umore.
Se esiste una storia di ricorrenze (e quindi d'instabilità) i soli farmaci a documentata azione preventiva sulle ricadute sono gli stabilizzanti dell'umore.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#6]
Ex utente
Vi ringrazio tutti per i consigli,
domani avrò una visita di controllo ma,
pure se oramai mi importa sempre meno anche della mia salute,
anche se il dottore mi prescriverà stabilizzanti dell' umore io non li prenderò perchè ho letto sommariamente degli effetti collaterali, e con la sfortuna che mi ritrovo, se dovessi assumerli so che andrà a finire male.
Nella mia vita ho sempre cercato di lottare e di cercare delle strade che mi facessero soffrire di meno, ma sempre, tutte le volte, immancabilmente, succedeva qualcosa che mi metteva al tappeto, così come mi è accaduto ultimamente ( è troppo difficile da spiegare è da capire )
percui sto persuadendomi che forse soffrirò di meno rimanendo nello stato in cui mi trovo adesso e quindi mi conviene buttare la spugna una volta per tutte.
Perdonatemi il disturbo.
domani avrò una visita di controllo ma,
pure se oramai mi importa sempre meno anche della mia salute,
anche se il dottore mi prescriverà stabilizzanti dell' umore io non li prenderò perchè ho letto sommariamente degli effetti collaterali, e con la sfortuna che mi ritrovo, se dovessi assumerli so che andrà a finire male.
Nella mia vita ho sempre cercato di lottare e di cercare delle strade che mi facessero soffrire di meno, ma sempre, tutte le volte, immancabilmente, succedeva qualcosa che mi metteva al tappeto, così come mi è accaduto ultimamente ( è troppo difficile da spiegare è da capire )
percui sto persuadendomi che forse soffrirò di meno rimanendo nello stato in cui mi trovo adesso e quindi mi conviene buttare la spugna una volta per tutte.
Perdonatemi il disturbo.
[#7]
allora non vada a fare il controllo perche' perderebbe tempo lei e ne farebbe perdere al collega che la visita.
Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#8]
Ex utente
Dottor Ruggiero,
non si preoccupi per il tempo che faccio perdere al suo collega , perchè, poichè non ho i soldi per andare nel suo studio privato e lo incontro all' ASL,
in meno di 150 secondi ( compreso il tempo che lui impiega a scivere ) sono sempre entrato ed uscito dalla stanza delle visite.
Quindi può immaginarsi come ( secondo me ) questo dottore Le somigli molto.
non si preoccupi per il tempo che faccio perdere al suo collega , perchè, poichè non ho i soldi per andare nel suo studio privato e lo incontro all' ASL,
in meno di 150 secondi ( compreso il tempo che lui impiega a scivere ) sono sempre entrato ed uscito dalla stanza delle visite.
Quindi può immaginarsi come ( secondo me ) questo dottore Le somigli molto.
[#9]
Gentile utente,
che gentile non e' affatto.
Il tempo che fa perdere al collega non e' commisurato a considerazioni di tipo economico, per le quali e' tenuto a non preoccuparsi e a restare al suo posto.
Non ha senso, a mio avviso, che lei faccia una visita se non ha intenzione di utilizzare la prescrizione del collega.
Parlavo del tempo perso anche da Lei.
Probabilmente abbiamo sbagliato tutti a dare peso alle sue richieste di intervento.
Si vergogni e non si permetta di sputare sentenze su di me in quanto non mi pare che io e Lei siamo mai stati a cena insieme.
Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
che gentile non e' affatto.
Il tempo che fa perdere al collega non e' commisurato a considerazioni di tipo economico, per le quali e' tenuto a non preoccuparsi e a restare al suo posto.
Non ha senso, a mio avviso, che lei faccia una visita se non ha intenzione di utilizzare la prescrizione del collega.
Parlavo del tempo perso anche da Lei.
Probabilmente abbiamo sbagliato tutti a dare peso alle sue richieste di intervento.
Si vergogni e non si permetta di sputare sentenze su di me in quanto non mi pare che io e Lei siamo mai stati a cena insieme.
Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
[#10]
Ex utente
Dottor Ruggiero,
so perfettamente che con Lei non sono stato gentile,
daltro canto però a differenza dei suoi EGREGI COLLEGHI che mi hanno GENTILMENTE e COMPETENTEMENTE risposto e aiutato in questo sito regalandomi un pò del loro tempo e che io ringrazio con il cuore,
Lei, in tutte e tre le risposte che mi ha dato, mi ha fatto solamente del male, aumentando lo stato di sofferenza in cui già mi trovavo e questo da uno psichiatra non me lo sarei mai aspettato;
quindi, anche se non sono stato proprio cortese nei suoi confronti, non vedo perchè dovevo sentirmi in debito di ringraziarla, per cosa, per avermi fatto del male ( tanto ) soprattutto con le sue due ultime risposte ?
Secondo il suo giudizio da psichiatra, è questo l'aiuto del quale io ho bisogno in questo momento in cui inizio ad avere sempre più spesso dei pensieri ...................
Per cortesia, indirizzi la sua attenzione ad altri utenti che necessitano del suo aiuto e nel bene o nel male lasci perdere me, perchè io ho già tante altre cose che mi fanno stare male.
Sia chiaro, non voglio fare nessunissima polemica, nè volgio dire che Lei non è un bravo psichiatra,
Le chiedo solamente l' UMANITA' di lascirmi perdere !!!!
Cordialità !
so perfettamente che con Lei non sono stato gentile,
daltro canto però a differenza dei suoi EGREGI COLLEGHI che mi hanno GENTILMENTE e COMPETENTEMENTE risposto e aiutato in questo sito regalandomi un pò del loro tempo e che io ringrazio con il cuore,
Lei, in tutte e tre le risposte che mi ha dato, mi ha fatto solamente del male, aumentando lo stato di sofferenza in cui già mi trovavo e questo da uno psichiatra non me lo sarei mai aspettato;
quindi, anche se non sono stato proprio cortese nei suoi confronti, non vedo perchè dovevo sentirmi in debito di ringraziarla, per cosa, per avermi fatto del male ( tanto ) soprattutto con le sue due ultime risposte ?
Secondo il suo giudizio da psichiatra, è questo l'aiuto del quale io ho bisogno in questo momento in cui inizio ad avere sempre più spesso dei pensieri ...................
Per cortesia, indirizzi la sua attenzione ad altri utenti che necessitano del suo aiuto e nel bene o nel male lasci perdere me, perchè io ho già tante altre cose che mi fanno stare male.
Sia chiaro, non voglio fare nessunissima polemica, nè volgio dire che Lei non è un bravo psichiatra,
Le chiedo solamente l' UMANITA' di lascirmi perdere !!!!
Cordialità !
[#12]
A proposito di quanto ha affermato la invito a rileggersi tutti i post che la riguardano in cui io ho risposto.
Le risposte da me fornite sono condivise da numerosi dei colleghi intervenuti.
Probabilmente se va a fare una nuova visita psichiatrica potra' stare meglio
Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Le risposte da me fornite sono condivise da numerosi dei colleghi intervenuti.
Probabilmente se va a fare una nuova visita psichiatrica potra' stare meglio
Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 4.9k visite dal 30/04/2007.
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