Uscita da una terapia a base di psicofarmaci


Mia moglie (53 a.),per rimanere solo nell'ultimo biennio,ha assunto o per meglio dire "consumato",cambiandoli spesso, i seguenti medicinali:
SAMYR IM EV5F
SERAQUEL 300 g capsula verde
MIRTOZAPINA 30
EN un flacone per 3
FRONTAL 0,75 mg gocce HALDOL 2 mg/ml ALOPERIDOLO
TRILAFON x 20 CPR 8 MG
REMERON 15 mg
LORAZEPAM RATIOPHARM 1 mg
DELORAZEPAM WINTHROP compresse,

oltre a qualche altro sonnifero di altra marca per poter dormire e vincere così le proprie ansie,poi sfociate in depressione.Tutto questo ,a lungo andare,non ha portato fino ad ora esiti positivi per la sua salute,anzi!
Il suo medico di base ,in un momento in cui si sentiva un po'giù,le ha consigliato di prendere un po' di magnesio MAG2,ma è stata subito redarguita dalla dottoressa neurologo-psichiatra che l'ha in cura,perchè,a suo dire, deve continuare con la "terapia"iniziata,affinchè questa apporti i suoi benefici nel tempo.
Ora mia moglie vorrebbe iniziare un nuovo percorso,anche di maggior autoresponsabilizzazione,per poter rimettersi in moto,perchè si sente bloccata,oltrechè spaesata e disorientata,chiedendosi come limitare i farmaci "curativi",o passare a quelli meno aggressivi,che l'aiutino ad uscire dal tunnel d'immobilità.Ma anche di ansie ricorrenti,per fortuna ora un po'ridotte.
Ciò è dovuto,a mio dire,ad un blando,ma benefico apporto fisioterapico iniziato da pochissimo presso una struttura medica qualificata.
Avrei quindi da sottoporle queste domande:
-In teoria è possibile avviare un trattamento di disintossicazione,dopo sovraesposizione,da trattamento di psicofarmaci?
E collegata ad essa,gentilmente Le chiedo ancora:
-Dagli studi condotti,cosa dicono gli studiosi in merito,ovvero quanto durano nel tempo gli effetti indesiderati,circa il 75-80 per cento dei disturbi collaterali indicati sui bugiardini nelle confezioni dei succitati medicinali,che si sono poi prontamente evidenziati?E tuttora presenti nella “paziente”(direi soprattutto profonda debolezza,stato vagamente confusionale,difficoltà di linguaggio,ottundimento delle emozioni,gonfiore delle caviglie e di una parte del viso con relativo occhio spento,fattore questo ora un po’attenuato,ma ancora tanto altro)!
-Ci sono professori esperti nel Nord-Est d’Italia che sappiano condurre trattamenti disintossicanti da psicofarmaci,vorrei dire rigeneranti, alternando Cbt o altre pratiche psicoterapiche,ovviamente su richiesta ed impegno partecipativo e collaborativo dell’interessato,in questo caso mia moglie?
Il marito ringrazia molto per le eventuali risposte.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Ha già posto questa domanda una volta. Non esiste nessun trattamento disintossicante da psicofarmaci, non esiste il concetto di psicofarmaco: ci sono dei farmaci con dei nomi precisi, ci sarà anche una diagnosi sulla base della quale sono stati prescritti. Qual'è il problema che Lei pone ?

- vuole accertare se sono farmaci adatti alla diagnosi fatta ?
- vuole sapere se è possibile semplificare la cura in relazione alla diagnosi fatta ?
- vuole sapere se questi farmaci nel tempo possono comportar qualche effetto nocivo ?
- la cura non sembra funzionare e vuole capire se c'è qualche motivo particolare ? (le cure non funzionano dopo anni, quindi dovrebbero esserci stati dei benefici visto che la cura è andata avanti.

La psicoterapia non serve per togliere i farmaci, anche perché i farmaci servono per curare. Per quale motivo lei insista con questa richiesta di togliere i farmaci curativi ad una persona non si capisce ? Non vuole che la persona si curi ?

In definitiva: le consiglio di cercare di avere un secondo parere su diagnosi e terapia, possibilmente cercando di mettere a punto cure altrettato o più efficaci ma megli tollerabili. Se necessario potrà essere affiancata una cura non farmacologica (non c'è solo la psicoterapia), su giudizio del medico.

Il titolo del consulto è "come uscire da una terapia a base di psicofarmaci", cosa di per sé non problematica se non ce n'è bisogno, ma il titolo forse dovrebbe essere "come passare ad altra terapia" ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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