Cipralex e diminuizione xanax nel tempo
Salve,sono una ragazza di 20 anni e da 5 assumo 1 grammo e mezzo di xanax al giorno suddiviso in 3/4 la mattina,0,25 dopo pranzo,0,25 la sera a causa di ansia e attacchi di panico che con il tempo si sono andati acutizzando.ciò nonostante in un anno ho diminuito un pò la dose di xanax perchè riconosco come detto dalla psichiatra la sua dipendenza.ad oggi la dottoressa mi dice di cambiare strada..di provare il cipralex magri partendo da 3 gocce..per poter curare con altrettanto supporto psicologico tali sintomi piuttosto che mascherarli con un farmaco come lo xanax che sicuramente è mio DESIDERIO eliminare.ho un pò di timore nell'iniziare la nuova cura..ho paura dei suoi effetti soprattutto xkè qsto è un periodo particolare poichè sono prossima agli esami di maturità.mi farà ingrassare?mi provocherànel primo periodo attacch dansia o peggio ancora di panico?mi permetterà di concentrarmi ugualmente alle lezioni.so che sono qsi costretta a intraprendere sta strada poichè è l'unico modo x eliminare lo xanax e allo stesso tempo i miei problemi..Vi prego d rispondere a qste mie poche righe.ho bisogno di sapere..forse ance di essere incoraggiata..insomma voglio sapere la verità.
ringrazio chi sarà così gentile da rispondere.Cordiali saluti C.F
ringrazio chi sarà così gentile da rispondere.Cordiali saluti C.F
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Gentile utente,
il cipralex e gli altri SSRI sono indicati per la terapia a lungo termine dei disturbi d'ansia. Il cipralex è generalmente molto ben tollerato. Le sue sono paure, comprensibili fino ad un certo punto, che non hanno ragione di esistere. Segua le indicazioni dello specialista.
Cordiali saluti
il cipralex e gli altri SSRI sono indicati per la terapia a lungo termine dei disturbi d'ansia. Il cipralex è generalmente molto ben tollerato. Le sue sono paure, comprensibili fino ad un certo punto, che non hanno ragione di esistere. Segua le indicazioni dello specialista.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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Utente
Ringrazio della risposta..anche se non l'ho trovata molto esaudiente date le mie mille domande precedentemente trascritte e non assolte completamente.chiedo consigli attraverso internet perchè la dottoressa che mi ha seguito x un paio di anni,dopo avermi consigliato questo cambio cura,è stata costretta a
un trasferimento e io mi ritrovo in bilico con una psichiatra provvisoria(in attesa del sostituto),che tra l'ltro non conosco e di cui,è brutto dirlo,ma x questo ancora non mi "fido".Non riesco a capire se dentro di me avrò la forza per superare quei brutti momenti che mi accadono elimando con il passare del tempo lo xanax senza il bisogno di una nuova assunzione del Cipralex,magari aggiungendo la psicanalisi e basta..purtroppo sono ormai abituata a convivere con questi sintomi e pertanto anche a gestirli finchè mi è possibile,quindi neanche io so più quanto ho bisogno di una nuova cura,nonostante la dottoressa abbia registrato un miglioramento..ora la mia domanda è:a 20 anni è possibile continuare questa strada tortuosa di farmaci che poi forse non avrà mai fine nè soluzione?Non sono una che ama farsi le cure da sè..però penso che ormai una minima conoscienza del mio corpo io la abbia e quindi mi permetto di considerare le varie ipotesi..dato che sarei IO ad affrontare tutto ciò vorrei capire al meglio le dinamiche del percorso..si dice poi che si cresca di peso di almeno 10 kg una volta intrapresa la cura del "cipralex"anche se so che poi è un qualcosa di molto soggettivo...sta di fatto che per me risulterebbe un'ulteriore sconfitta assumere peso..dato che già ne ho presi 5 smettendo di fumare.Penso siano paure normali le mie(soprattutto a 20..quando vorrei avere il sorriso stampato in volto tutti i giorni!) che però hanno bisogno di trovare risposta..risposta sicura...attendendo un Vs. ulteriore consulto,saluto cordialmente.C.F
un trasferimento e io mi ritrovo in bilico con una psichiatra provvisoria(in attesa del sostituto),che tra l'ltro non conosco e di cui,è brutto dirlo,ma x questo ancora non mi "fido".Non riesco a capire se dentro di me avrò la forza per superare quei brutti momenti che mi accadono elimando con il passare del tempo lo xanax senza il bisogno di una nuova assunzione del Cipralex,magari aggiungendo la psicanalisi e basta..purtroppo sono ormai abituata a convivere con questi sintomi e pertanto anche a gestirli finchè mi è possibile,quindi neanche io so più quanto ho bisogno di una nuova cura,nonostante la dottoressa abbia registrato un miglioramento..ora la mia domanda è:a 20 anni è possibile continuare questa strada tortuosa di farmaci che poi forse non avrà mai fine nè soluzione?Non sono una che ama farsi le cure da sè..però penso che ormai una minima conoscienza del mio corpo io la abbia e quindi mi permetto di considerare le varie ipotesi..dato che sarei IO ad affrontare tutto ciò vorrei capire al meglio le dinamiche del percorso..si dice poi che si cresca di peso di almeno 10 kg una volta intrapresa la cura del "cipralex"anche se so che poi è un qualcosa di molto soggettivo...sta di fatto che per me risulterebbe un'ulteriore sconfitta assumere peso..dato che già ne ho presi 5 smettendo di fumare.Penso siano paure normali le mie(soprattutto a 20..quando vorrei avere il sorriso stampato in volto tutti i giorni!) che però hanno bisogno di trovare risposta..risposta sicura...attendendo un Vs. ulteriore consulto,saluto cordialmente.C.F
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 03/02/2010.
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