Assunzione di psicofarmaci in passato sul database del medico di base

Buonasera, nel 2008, causa un forte stress dovuto all'eccessivo studio e lavoro, ebbi ,a malaugurata idea di recarmi al pronto soccorso e passai 3 giorni all'interno del reparto con una diagnosi di disturbo bipolare (dopo 15 minuti di colloquio), dopo tre giorni uscii e gettai il piano terapeutico nel pattume, e mi feci seguire dal mio specialista per un disturbo ansioso assumento per un certo periodo depakin.
Ora, io non vorrei che quei 3 giorni passati al reparto, possano macchiare il mio futuro lavorativo, oggi ad esempio sono stato dalla sostituta del mio medico di base per avere un certificato di robusta costituzione per fare un corso di nuoto.....ebbene, ha detto che non conoscendomi, ed avendo in passato assunto psicofarmaci, non poteva farlo.
Il mio medico di base, ha avuto la bellissima idea di scrivere che ero seguito da uno specialista ecc ecc

La domanda è: posso fare in modo che tali informazioni vengano rimosse dal suo database?
E soprattutto, posso richiedere la cancellazione dei dati personali per quei maledetti 3 giorni al reparto?

Grazie
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

credo ci sia un pò di confusione: se lo specialista che lo sta curando le prescrive il Depakin non credo sia per problemi di ansia (il farmaco è utilizzato oltre che per le forme epilettche anche per i disturbi bipolari).

Non entro in merito sul discorso ospedaliero ma credo che diagnosticare grossolaneamente qualsiasi disturbo non rientri nella prassi medica comune: la invito ad effettuare eventualmente un'ulteriore consulenza psichiatrica che confermi o meno la diagnosi in questione.

Il fatto che il suo medico registri le informazioni inerenti il suo stato di salute (e quindi tutto quato lei ha fatto nel passato) evidenzia la ottima professionalità del medico stesso.

Detto questo deve rivolgere la domanda di cancellazione dei suoi dati al medico che la segue, sapendo che tutti i medici sono tenuti ad osservare il segreto professionale e pertanto i suoi dati non possono essere divulgati senza la sua specifica autorizzazione.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Utente
Utente
Ho fatto un po di confusione nell'esposizione, ho preso per un certo periodo deniban poichè la mia era una forma ansiosa mista ad un po di distimia (e su di me quel farmaco devo dire che funzionava molto bene); il depakin lo assunsi per qualche mese dopo la dimissione dall'ospedale, giusto per "sentirmi piu tranquillo", il fatto che non sia un bipolare, è manifestato dal fatto che da oltre un anno e mezzo non assumo nulla e sto bene, forse sono un po ciclotimico o metereopatico, in quanto risento molto dei cambi metereologici, purtroppo, non esiste una cura ben definita per tale patologia, almeno per quel che ne so.
Mi reco ogni 3 o 4 mesi dal mio specialista, per dei controli periodici oramai divenuti di routine.

Grazie per la consulenza
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Le hanno fatto una diagnosi che lei rifiuta, non si capisce perché. Il fatto che secondo lei i problemi siano ansiosi e depressivi e un medico in fase acuta abbia diagnosticato un disturbo bipolare con relativa prescrizione non è strano, di solito è così. Lei assunse il depakin secondo la prescrizione, il disturbo può ripresentarsi ciclicamente. Dovrebbe tener presente che i fattori ambientali, se la diagnosi fu quella (ma tipo I o tipo II ?) non hanno un ruolo decisivo. "Un po' ciclotimico" è una versione attenuata dell'ambito bipolare comuque.
Tale patologia non esiste, esiste il disturbo bipolare nelle sue varie forme, per cui esistono cure ben definite, tra cui quella che ha fatto.

La sostituta del medico che non la conosce magari non è la persona più adatta per farle un certificato di sana e robusta costituzione su due piedi, se non la conosce come minimo dovrebbe studiarsi la cartella e farle qualche accertamento almeno di base. Il medico che la conosce potrà fare altri ragionamenti.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Dunque, ringrazio per le risposte ma faccio un po di chiarezza.
Ho sempre sofferto di stati ansiosi sin dall'adolescenza e vengo seguito dal mio specialista periodicamente.
Non ho mai avuto fasi di mania o depressione,ma al massimo di stati di ansia molto forte.
Dunque, nel 2008 ebbi la magnifica idea di recarmi presso il pronto soccorso e mi fu chiesto se volevo ricoverarmi per un paio di giorni, ebbi la malaugurata idea di accettare e non è possibile diagnosticare dopo 10 minuti, un disturbo bipolare di tipo I ad un paziente. (naturalmente secondo la mia opinione e quella del mio specialista che mi ha sempre avuto in cura per stati ansiosi)
Lasciamo stare quale sia la qualità dei servizi dei vari CSM poichè ne avrei da raccontare anche per esperienza in abito psichiatrico come operatore e nel caso di mio padre, in quel periodo ero fortemente sotto stress poichè mi mancavano 2 esami per terminare la laurea e i ritmi di studio/lavoro a cui mi sottoponevo furono massacranti, quindi lo stato d'ansia raggiunse dei picchi che non potei più sopportare, ma di stati maniacali o euforici non ne ho mai avuti.
In ogni caso, pago ancora psicologicamente quella scelta presa solo poichè erano mesi che non sentivo il mio specialista e volli malauguratamente fare di testa mia.
In ogni caso, domani mi recherò dal mio specialista poichè sono stufo di soffrire di ansia e di somatizzarla e di avere sempre uno stato di allerta tropo alto, che mi consuma energie in maniera eccessiva, e credo di essere giunto alla conclusione di volermi curare per bene, anche con dei farmaci quali la sertralina o altri che ho sempre rifiutato per cocciutaccine.
Va da sè che quando lo stato ansioso raggiunge il peak state, il mio incubo peggiore diventa quello di diventare come mio padre, che è schizofrenico.

Saluti

Grazie mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"non è possibile diagnosticare dopo 10 minuti, un disturbo bipolare di tipo I ad un paziente."

Si è possibile.

Poco importa perché "secondo lei" stava male: non conosco nessuno che vada in pronto soccorso o in ambulatorio a farsi curare per uno stato di eccitamento (che non deve essere necessariamente euforico, forse la sua conoscenza del disturbo bipolare corrisponde a pensare che si alternino fasi euforiche e depressive, non è esattamente questo). Le persone con fasi acute di disturbo bipolare ci vanno, a farsi curare, o da depresse o in stato di eccitamento di vario tipo, ma riferendo ovviamente la parte che "vedono", ovvero l'ansia.

Se poi ha una forma benigna, menomale per Lei. Continuare a negare a priori di avere avuto una diagnosi non ha molto senso per lei.

Lei è stato di fatto meglio per qualche tempo prendendo un farmaco antibipolare.

Se ha alle spalle una diagnosi di disturbo bipolare fa bene a comunicarlo al medico, anzi ad andare da uno specialista. Gli antidepressivi con un'anamnesi di disturbo bipolare I sono strumenti da gestire con cautela.
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Utente
Utente
Guardi, la mia sintamatologia è molto semplice da spiegare, in determianti periodi della mia vita, somatizzo l'ansia in maniera fisica, come con enormi mal di testa o sensazioni di pressione al petto ed una eccessiva preoccupazione, che talvolta è stata anche positiva (ad esempio nel 2008 uscii da investimenti miei e dei miei famigliari, una settimana prima che fallisse la Lehmann, quindi, io ho dell'ansia anche una visione positiva quando riesco ad ottimizzarla.
Io vado in crisi e mi sento ferito, quando incontro qualcuno, come la signora di cui le ho raccontato, che mi "mostra" il mio incubo............divenire schizofrenico.
Allora si, che riconsoco di aver bisogno anche di un regolatore dell'umore, in quanto mi sento per alcuni giorni, fragile ed irritabile anche se non lo do a dimostrare, la cosa strana è che rientro subito nei binari quando qualcuno mi rassicura anche solo a parole o tramite colloquio
Insomma, ho capito quel che mi vuole riferire e ne ho piena coscienza, le faccio due domande e poi la saluto.....

1 in che senso una forma di bipolarismo può essere "benigna"
2 perchè il deniban su di me ha effetti così positivi

faccio presente che quando fui dimesso, la dose di depakin che mi fu prescritta fu di 600 mg die.

Grazie
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