La pillola magica dell'ansia

Salve,
vorei un parere medico sulle terapie ipnotiche.
Ho letto molto al riguardo, su internet e sembrano assicurare ottimi risultati per problemi di ansia, somatizzazioni e attacchi di panico.
Non so cosa pensare.
Generalmente tendo a diffidare dei mezzi che offrono soluzioni immediate a problematiche così "resistenti"...tipo pillola magica per dimagrire...bisogna svegliarsi e prendere atto che nessuna pillola farà il miracolo e che occorrerà perseveranza, dieta, attività fisica e molto tempo.
Vi chiedo, l'ipnosi è la pillola magica dell'ansia?
O è un metodo che merita di essere preso in considerazione?
Mi rendo conto di quanto la domanda sia vaga e implichi risposte varie e soggettive!
Ringraziando sempre per il vostro lavoro porgo cordiali saluti.
Laura
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Esistono terapie standard per diversi disturbi. L'ipnosi è uno stato alterato di coscienza mediante cui si può stimolare il cervello mediante canali normalmente più "chiusi". Questo non ha né per ciò stesso un effetto terapeutico né è libero da controindicazioni o effetti collaterali.

Quando legge una di una qualsiasi cura deve guardare che tipo di risultati promette rispetto invece ai dati che sono presentati. Se ad esempio una tecnica promette di "smettere di fumare", non sta promettendo di eliminare la dipendenza o l'abitudine dal fumo, sta semplicemente dicendo che la aiuta a smettere di fumare, cosa che i fumatori abituali fanno anche senza alcun aiuto in qualche periodo della propria vita.

Se allega il link al problema specifico si può dire magari qualcosa di più preciso.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie dottore.
Lo posto imemdiatamente.

http://www.ipnosibenemeglio.com/ipnosi_ansia_attacchi_panico.php
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"Oggi con l’ipnosi è possibile risalire all’origine di questi disturbi, rimuovendo quei conflitti emotivi che li hanno causati."

Questo tipo di ragionamenti ha i suoi presupposti come conclusioni. Mi spiego: innanzitutto i conflitti emotivi sono manifestazioni, non substrato, quindi non causano niente. Il cervello che vi sta sotto causa loro e causa se mai altro, ma l'emotività non è causa di altri sintomi nel cervello della persona, in quanto manifestazione. Sarebbe come dire che una scena di un film ne causa un'altra, è la pellicola e i suoi fotogrammi che causano le scene del film così come sono.

Che i disturbi tipo panico originino da qualcosa di cerebrale, se mai, non visibile semplicemente chiedendolo alla persona può anche essere. L'ipnosi quindi come tecnica si basa su questa ipotesi, assolutamente mai verificata da niente. Quello che "viene fuori" con questa ipnosi pertanto secondo l'ipotesi è alla base del panico, rimane tutto da verificare e da capire in che senso. Certamente non "risale" a niente, perché prima bisognerebeb avere la certezza che c'è qualcosa a cui risalire, cioè che è vero che alla base ci deve essere qualcosa.

Ammesso che sia possibile risalire a eventuali conflitti emotivi sotto cui c'è un cervello malato, e con un collegamento tra i conflitti emotivi irrisolti e il panico, chi ha detto che solo risalendo alla radice la cosa si elimini ? Questo è un passo ancora successivo che va prima ipotizzato, poi verificato etc.

Quello che si può leggere però non è altro che la classica ipnosi psicodinamica, cioè un'ipotesi molto vecchia (non per dire che non è valida, per dire che non è una scoperta degli ultimi anni, rientra nelle esperienze della vecchia neurologia fin dalla fondazione della psicanalisi) non supportata poi da risultanze sperimentali. In stato di ipnosi è probabilmente più facile ottenere alcune reazioni o esplorare alcune funzioni, da questo a dire "terapeutico" ci passa il vaglio di una ricerca sperimentale con metodo statistico-scientifico, non importa se qualcuno ci si è "dedicato" e se questo qualcuno è la persona più brillante del mondo.
La stessa sua definizione, cioè il piano concettuale, è poco comprensibile. Termini come inconscio, che viene "servito" come fosse patrimonio della conoscenza del cervello, è soltanto parte dell'immaginario. Una parte del cervello funziona sicuramente senza che noi ce ne accorgiamo, una parte della mente no.

In ultimo, di tutta questa lunga e corposa ricerca sul comportamento umano non si trovano però le pubblicazioni. Si trovano invece le "testimonianze", che francamente sono un approccio poco scientifico, nel senso che non esprimono dati e misurazioni.
[#4]
Utente
Utente
Mi complimento innanzitutto per la sua analisi obiettiva.
A volte è difficile barcamenarsi in questa giungla di "soluzioni" e temo che lo sconforto possa facilmente far cadere in un'ossessiva ricerca di cause profonde, inconscie che spieghino disturbi che altrimenti sono così difficili da spiegare.
Intendo dire che sarebbe bello credere che la causa dei miei malesseri derivi da una lite avuta con mio padre 15 anni fa e poi rimossa! Equivarrebbe a dire che eliminando quel particolare problema, tutti i miei disturbi sparirebbero.
Mi rendo conto che la faccenda sia molto piu' complessa.
Trovare una causa...credo sia cio' che desidera qualunque appanicato, ansioso, ipocondriaco. Per quanto mi riguarda questo è stato allettante nel leggere dell'ipnosi...arrivare ad isolare la causa scatenante!
Quando si ha male alla gamba si va dal medico che prescrive un esame diagnostico...si trova la causa del dolore e poi si sceglie il farmaco adatto.
Nel mio caso, posso andare da uno psichiatra, posso prendere un farmaco...ma non è così semplice trovare la CAUSA. Questo mi genera confusione e frustrazione ed un senso di "malattia immaginaria" che non riesco ad accettare e che continua a spingermi alla ricerca spasmodica di cause organiche.
Ho divagato!
La ringrazio per la sua risposta molto chiara, convincente e soprattutto che fa trapelare un tentativo estremo di imparzialità, molto apprezzabile.
Buon lavoro,
carissimi saluti.
Laura
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"Quando si ha male alla gamba si va dal medico che prescrive un esame diagnostico...si trova la causa del dolore e poi si sceglie il farmaco adatto."

No, la causa spesso non si conosce. Le terapie spesso esistono senza che si sappia di preciso da dove origina il male, l'importante è conoscere come, su chi e in che modo funziona lo strumento.
E' ovvio che si tende a cercare di capire le ragioni, perché sapendole spesso si trovano cure risolutive e più efficaci, ma questo spesso non si sa, eppure di cure ce ne sono lo stesso.

Questo vale sia per il dolore che per le malattie psichiatriche.
[#6]
Utente
Utente
Probabilmente ha ragione lei.
Da brava ipocondriaca negli ultimi anni ho frequentato diversi medici ed ultimamente leggo molto anche in questo sito. Mi sono resa conto di avere un'immagine del tutto distorta dei medici e della medicina.
Ero veramente convinta che la medicina fosse una scienza esatta ed il medico una sorta di dio in terra che possedeva in sè la conoscenza necessaria a porre fine alle malattie.
Ho esagerato ovviamente, ma rende l'idea.
Devo accettare l'idea che il mondo non è sempre così matematico ed alcune volte bisogna accettare le cose senza domandarsi il perchè.

La ringrazio ancora molto, mi è stato di grande aiuto.
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