Senso di angoscia profonda
salve,
sono una ragazza di 22 e da circa due anni soffro di attacchi d'ansia, inizialmente controllabili, difatti continuavo serenamente sia la mia vita da studente, che il mio lavoro part-time; un anno fa, invece, in conseguenza di un malore avuto durante il viaggio in treno verso l'università, causato da una leggera anemia, sembra essermi crollato il mondo addosso.
ho iniziato a non frequentare più l'università, ad andarci solo per sostenere gli esami (ora nemmeno più quelli), a non uscire più con gli amici, ad isolarmi in camera senza voler fare nulla, se non dormire il più possibile durante il giorno e stare sveglia la notte.
ogni volta che provo ad uscire, lo faccio controvoglia, con una paura incontrollabile ad ogni passo che faccio, di stare male, di non riuscire a afarcela, di dover morire da un momento all'altro, e seppur sforzandimi di fare comunque qualcosa, come un pò di palestra, mi sento sempre stanca, e meno ci sto, meglio è.
ho iniziato una terapia psicologica comprendendo bene, come i miei problemi siano radicati nella mia infanzia, e se durante l'adolescenza sono riuscita a controllarli era esclusivamente perchè non ero ancora nella condizione di dover decidere quello che avrei dovuto/voluto fare successivamente nella mia vita.
ci sono dei periodi in cui qualcosa sembra andare meglio, in cui mi alzo la mattina piena di energia, e sono abbastanza serena, e poi dei picchi di tristezza che mi fanno tornare a raggomitolarmi nel letto.
nell'ultimo mese, le cose sembravano andare meglio, avevo ripreso fiducia in me stessa, dando anche un esame, però in conseguenza di un altro esame rimandato, sono tornataa vedere buio...ma la cosa ogni volta che "ritorna" mi sembra peggiori, poichè è da una settimana esatta che mi sveglio con un senso di angoscia rofonda, come se tutto il mondo fosse velato da una patina grigia; mi sevglio nel curoe della notte terrorizzata, con incubi alquanto vividi e particolarmente angosciosi.
ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa, e seppure ho un fidanzato, non provo più alcun piacere sessuale, tanto da averne abbandonato l'attività da alemno un anno e mezzo.
io non riesco a capire se questi sbalzi di umore possano essere visti come un miglioramento o come un peggioramento, perchè appena sento di stare meglio, il mio cuore si riempie di gioia, ma al contrario quando succede qualcosa che mi fa tornare insicura sembra sempre peggio, e non sono mai stata così male come questa settimana.
ho paura di non riuscire più a vedere la luce e a vivere come vorrei.
le uniche cose che prendo sono l'ansiolin e/o i fiori di bach, consigliatomi dal medico curante ( il quale a mio avviso però non da molto peso alle mie parole), che seppur mi danno una mano nei giorni di maggior sconforto, non riescono completamente a dipanare questa tristezza.ho molta paura di non riuscire ad uscirne....spero in qualche vostro consiglio.
grazie mille.
sono una ragazza di 22 e da circa due anni soffro di attacchi d'ansia, inizialmente controllabili, difatti continuavo serenamente sia la mia vita da studente, che il mio lavoro part-time; un anno fa, invece, in conseguenza di un malore avuto durante il viaggio in treno verso l'università, causato da una leggera anemia, sembra essermi crollato il mondo addosso.
ho iniziato a non frequentare più l'università, ad andarci solo per sostenere gli esami (ora nemmeno più quelli), a non uscire più con gli amici, ad isolarmi in camera senza voler fare nulla, se non dormire il più possibile durante il giorno e stare sveglia la notte.
ogni volta che provo ad uscire, lo faccio controvoglia, con una paura incontrollabile ad ogni passo che faccio, di stare male, di non riuscire a afarcela, di dover morire da un momento all'altro, e seppur sforzandimi di fare comunque qualcosa, come un pò di palestra, mi sento sempre stanca, e meno ci sto, meglio è.
ho iniziato una terapia psicologica comprendendo bene, come i miei problemi siano radicati nella mia infanzia, e se durante l'adolescenza sono riuscita a controllarli era esclusivamente perchè non ero ancora nella condizione di dover decidere quello che avrei dovuto/voluto fare successivamente nella mia vita.
ci sono dei periodi in cui qualcosa sembra andare meglio, in cui mi alzo la mattina piena di energia, e sono abbastanza serena, e poi dei picchi di tristezza che mi fanno tornare a raggomitolarmi nel letto.
nell'ultimo mese, le cose sembravano andare meglio, avevo ripreso fiducia in me stessa, dando anche un esame, però in conseguenza di un altro esame rimandato, sono tornataa vedere buio...ma la cosa ogni volta che "ritorna" mi sembra peggiori, poichè è da una settimana esatta che mi sveglio con un senso di angoscia rofonda, come se tutto il mondo fosse velato da una patina grigia; mi sevglio nel curoe della notte terrorizzata, con incubi alquanto vividi e particolarmente angosciosi.
ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa, e seppure ho un fidanzato, non provo più alcun piacere sessuale, tanto da averne abbandonato l'attività da alemno un anno e mezzo.
io non riesco a capire se questi sbalzi di umore possano essere visti come un miglioramento o come un peggioramento, perchè appena sento di stare meglio, il mio cuore si riempie di gioia, ma al contrario quando succede qualcosa che mi fa tornare insicura sembra sempre peggio, e non sono mai stata così male come questa settimana.
ho paura di non riuscire più a vedere la luce e a vivere come vorrei.
le uniche cose che prendo sono l'ansiolin e/o i fiori di bach, consigliatomi dal medico curante ( il quale a mio avviso però non da molto peso alle mie parole), che seppur mi danno una mano nei giorni di maggior sconforto, non riescono completamente a dipanare questa tristezza.ho molta paura di non riuscire ad uscirne....spero in qualche vostro consiglio.
grazie mille.
[#1]
Gentile utente,
la sua condizione sta progressivamente andando incontro ad un peggioramento clinico in quanto non trattato in modo adeguato e comportando una difficolta' nel tempo per la introduzione di un trattamento efficace ed utile per lei.
Sarebbe il caso di fare una visita psichiatrica che possa inquadrare il problema e fornire il giusto trattamento per la situazione.
la sua condizione sta progressivamente andando incontro ad un peggioramento clinico in quanto non trattato in modo adeguato e comportando una difficolta' nel tempo per la introduzione di un trattamento efficace ed utile per lei.
Sarebbe il caso di fare una visita psichiatrica che possa inquadrare il problema e fornire il giusto trattamento per la situazione.
https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.9k visite dal 24/01/2010.
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