Stabilizzatori dell'umore

Gentili dottori,
sono in cura da 5 anni con clomipramina 150 mg per una forma di depressione endogena di tipo ansioso (e con panico).Dopo vari tentativi di sopensione del farmaco, tutti andati male perchè la patologia si riprentava non appena due mesi dopo dalla sospensione, il mio psichiatra ha aggiunto uno stabilizzatore, la lamotrigina. Così facendo è convinto di avere un'arma in più per prevenire le ricadute.Visto poi che la clomipramina mi dà molti problemi sessuali, lo psichiatra mi ha detto che vorrebbe provare a ridurre il farmaco al minimo dosaggio possibile, anche al di sotto di quello terapeutico,tipo 10-20 mg e andare avanti così con l'aiuto dello stabilizzatore.Lui sostiene che la monoterapia con stabilizzatori, oppure con un'associazione di essi, è fattibile.Volevo una conferma da voi, o una smentita,in base alla vostra esperienza, sulla reale possibilità di andare avanti solo con gli stabilizzatori e fare a meno dell'antidepressivo.Grazie per le vostre risposte.
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Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
gli stabilizzatori dell'umore sono farmaci dotati di proprietà profilattiche sulle oscillazioni del tono dell'umore quindi rappresentano la terapia farmacologica elettiva del disturbo bipolare.

Fra gli stabilizzanti, alcuni sono dotati di proprietà gaba-ergiche, in sostanza sono dotati anche di effetti che, seppur impropriamente, potremmo definire "ansiolitici", per tale ragione essi vengono spesso usati, generalmente in associazione a farmaci ad attività serotoninergica, quando è presente un disturbo dell'umore in comorbidità con un disturbo d'ansia oppure quando ci si trova difronte ad un disturbo d'ansia che si controlla male con la sola terapia a base di serotoninergici. Il prototipo di farmaco appartenente a questa categoria è il valproato.

Va tuttavia sottolineato che le molecole (stabilizzanti gaba-ergici da una parte ed antidepressivi serotoninrgici dall'altra) non sono da ritenersi interscambiabili in quanto hanno meccanismi d'azione differenti, ciòè funzionano intervenendo sulla modulazione di sistemi neurotrasmettitoriali diversi fra loro, seppure con effetto sinergico sul controllo delle manifestazioni ansiose di tipo libero o critico (attacchi di panico).

Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo

www.psichiatria-online.it
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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta dottor Ruffolo.Vorrei fare delle precisazioni.La mia depressione è da considerarsi ricorrente con possibile patologia bipolare, anche se di fasi maniacali e ipomaniacali praticamente non ce ne sono, ma prevalgono e sono più gravi le crisi depressive.Mi chiedevo, però, se i nuovi antiepillettici hanno un efficacia paragonabile al litio, perchè mi sembra che quest'ultimo (mi corregga se sbaglio)può essere usato in monoterapia in alcuni pazienti bipolari, senza bisogno dell'antidepressivo.La lamotrigina che sto usando è molto indicata nelle patologie dove prevale la depressione. Mi chiedevo quindi se un'associazione di stabilizzatori che hanno un meccanismo diverso tra loro (per esempio lamotrigina e valproato o gabapentin)potesse bloccare le ricadute depressive anche senza l'aiuto dell'antidepressivo.Grazie. Cordiali saluti.
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Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
la prevenzione delle ricadute in un disturbo dell'umore caratterizzato ad oscillazioni del tono affettivo (di qualsiasi tonalità esse siano (depressive, maniacali,ipomanicali) si effettua con gli stabilizzanti dell'umore.
Per essere più chiari, l'uso continuativo di antidepressivi non rappresenta una terapia profilattica della depressione; se ci sono, nel tempo, delle ricorrenze la terapia farmacologica più corretta per cercare di prevenirle è quella a base di stabilizzatori dell'umore.

Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo

www.psichiatria-online.it
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Utente
Utente
Grazie dottore.Ultimi dubbi...Vorrei sapere se il dosaggio di 100 mg di lamotrigina che sto adesso usando può essere sufficiente, oppure sarebbe più sicuro tenere un dosaggio più alto.Sul foglio illustrativo si dice che il dosaggio terapeutico varia da 100 a 200 mg ma in alcuni casi è stato necessario il dosaggio di 400 mg.Sarebbe opportuno fare anche un esame del sangue, come si fa per il litio, per vedere i livelli del farmaco nell'organismo?
Infine un'ultima domanda: secondo lei con la mia depressione molto oscillante sarebbe meglio usare un ssri o un snri al posto della clomipramina che è un farmaco triciclico? Mi pare di aver letto che i triciclici aumenterebbero le oscillazioni dell'umore.Grazie mille per tutte le sue risposte.Cordiali saluti.
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Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
1) il dosaggio di lamotrigina dovrà essere "calibrato" dal suo curante sulla base della risposta (e delle eventuali reazioni avverese);

2) per la lamotrigina non è previsto, nella pratica medica di routine, alcun dosaggio dei livelli ematici;

3) se c'è una storia di oscillazioni dell'umore o, comunque, di ricorrenze la terapia elettiva è quella a base di stabilizzanti; per quanto riguarda la scelta (eventuale) della famiglia di antidepressivi, questo è condizionato, tra l'altro, dalla storia clinica del paziente e dal quadro clinico attuale; solo attraverso una conoscenza diretta del paziente (visita) è possibile esprimersi in tal senso. La invito dunque a fidarsi dello psichiatra che la ha in cura.

G. Ruffolo
www.psichiatria-online.it
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