Psicoterapia

Gent.mi Dottori,
scrivo per avere un parere sulla mia situazione. Ho scritto circa un mese fa per un disturbo che si era presentato all'improvviso, riassumo di seguito il problema. Da circa due mesi mi è venuta la paura di poter fare male a qualcuno, sostituita poi da quella di poter farmi del male.. La paura dura un paio di giorni, se ne va per circa due settimane, poi torna (o l'una o l'altra).
Spaventata, e su vostro consiglio, sono andata subito a fare una visita psichiatrica in cui però non mi è stata diagnosticata nessuna patologia, solo una tendenza ansiosa ancora nei limiti della "norma". Non mi è stato prescritto nulla e tantomeno mi è stato chiesto di fare altri colloqui.
Dal momento che a distanza di qualche settimana il disturbo si è ripresentato, sono andata a fare un ulteriore colloquio. Lo psichiatra, avendo capito il disagio dovuto alle ossessioni, ha proposto di iniziare una terapia comportamentale, sostenendo che nel mio caso anche solo quella sarebbe efficace. Vorrei chiedere un parere, può realmente la sola terapia comportamentale essere efficace? Sono terapie lunghe?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente

se vi e' l'indicazione il trattamento può andare bene.

I tempi sono definiti dal curante

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Il relativamente lieve impatto del suo disturbo potrebbe giovarsi della sola psicoterapia cognitivo-comportamentale. Casi più gravi richiedono quasi sempre l'associazione di una terapia farmacologica.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
Utente
Gent.mi Dottori,
ringrazio innanzitutto per l'attenzione e la sollecitudine mostrata.
Desidero porVi un'ultima domanda, quand'è che un disturbo viene classificato come "lieve" o comunque "non grave"? Dal breve periodo da cui si presenta, o dal fatto che non invalida ancora la vita del soggetto che ne soffre?
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
La valutazione e' forse fatta sulla frequenza degli episodi.

Il problema e' che se la frequenza e' molto scarsa il trattamento cognitivo puo' non essere di ausilio, in quanto in seduta potrebbe ritrovarsi a non avere argomentazioni sufficienti per il trattamento stesso che prevede determinati "step" durante il corso delle sedute.
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Utente
Utente
Gent.mo Dottore,
in tal caso come ci si dovrebbe muovere?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Sarebbe opportuno monitorare l'andamento della sintomatologia per qualche tempo.
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Utente
Utente
Gent.mo Dottore,
La ringrazio per le delucidazioni fornite.
Cordiali saluti