Depakin in gravidanza
Soffro di disturbo bipolare con crisi di frequenza annuale.
Sono in cinta e ho interrotto la terapia farmacologica. Assumevo 1000mg di depakin chrono a rilascio prolungato, poi nella pianificazione della gravidanza dietro consiglio medico ho ridotto a 600mg e nel primo mese ne ho assunto volontariamente solo 300mg, avevo la sensazione di essere in cinta.
Alla fine del terzo mese dovrei riprendere la terapia essendo il rischio teratogeno più alto in questo periodo. Sarebbe troppo rischioso riprendere l'assunzione dopo la gravidanza, o il rischio di danni per il feto dal 4 mese in poi è così basso rispetto all'effetto di una eventuale crisi maniacale o depressiva?
Grazie per l'aiuto.
Cordiali saluti
Sono in cinta e ho interrotto la terapia farmacologica. Assumevo 1000mg di depakin chrono a rilascio prolungato, poi nella pianificazione della gravidanza dietro consiglio medico ho ridotto a 600mg e nel primo mese ne ho assunto volontariamente solo 300mg, avevo la sensazione di essere in cinta.
Alla fine del terzo mese dovrei riprendere la terapia essendo il rischio teratogeno più alto in questo periodo. Sarebbe troppo rischioso riprendere l'assunzione dopo la gravidanza, o il rischio di danni per il feto dal 4 mese in poi è così basso rispetto all'effetto di una eventuale crisi maniacale o depressiva?
Grazie per l'aiuto.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Utente,
"...Sarebbe troppo rischioso riprendere l'assunzione dopo la gravidanza..."
dopo il parto, se necessario, può continuare la cura come prima della gravidanza.
l'assunzione di farmaci in corso di gravidanza rientra in un rapporto rischi/benefici che deve essere valutato e gestito continuativamente dallo Psichiatra, nella fattispecie, in stretta collaborazione con lo specialista Ginecologo,
Cordiali Saluti
"...Sarebbe troppo rischioso riprendere l'assunzione dopo la gravidanza..."
dopo il parto, se necessario, può continuare la cura come prima della gravidanza.
l'assunzione di farmaci in corso di gravidanza rientra in un rapporto rischi/benefici che deve essere valutato e gestito continuativamente dallo Psichiatra, nella fattispecie, in stretta collaborazione con lo specialista Ginecologo,
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.9k visite dal 12/01/2010.
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