Un'altra domanda è come si fa ad escludere che l'ipertensione momentanea non sia causata

Salve,

ho 33 anni e da circa 4 soffro di ansia depressiva. Sono fobico delle visite cardiologiche, quindi, fin da adolescente, mi hanno sempre trovato la pressione alta nelle visite (a parte qualche eccezione) perchè di fatto le facevo in situazione di panico (100-120 pulsazioni al minuto e 100/160 di pressione: questi sono i valori tipici se dovessi fare una statistica). Nell'ultimo anno mi sono controllato più volte dal medico curante perchè arrivavo in stato ansioso, ma questi, rilevandomela in più momenti nell'arco di una decina di minuti, vedeva la mia pressione scendere e ha sempre concluso che non è ipertensione. Di recente sono stato operato di appendicite, ma non mi hanno detto di preoccuparmi della pressione, anche se quando sono arrivato al pronto soccorso avevo 80/145 e in una delle visite del mattino avevo 80/140. Ovviamente, sono sempre agitato quando mi rilevano la pressione. Nell'ultimo anno ho fatto 2 ecg con esito negativo. Negli ultimi 3 anni ho visto un incremento anche di extra-sistole sulle quali non sono riuscito a indagare sulla natura perchè quando sono stato a fare l'ecg sotto sforzo ero troppo agitato e la cardiologa ha preferito non farmela.
Tre giorni fa sono andato dal mio nuovo medico curante che mi ha rilevato la pressione e me l'ha trovata alta, non mi ha detto i valori e mi ha consigliato di prendere lovibon, mezza pastiglia al giorno. A me è sembrato un po' superficiale perchè per un solo rilevamento di pressione mi ha dato un medicinale. Lui dice che anche se questa cosa avviene eccezionalmente, devo proteggere il mio sistema cardio-circolatorio da questi picchi. La mia paura è che lui sia stato approssimativo e che il farmaco mi possa dare assuefazione. Penso di essere ancora giovane per un farmaco per tutta la vita. E' vero anche che mio padre è iperteso essenziale da quando aveva circa 25 anni.
Un'altra domanda è come si fa ad escludere che l'ipertensione momentanea non sia causata dall'ansia: esiste un protocollo, del tipo mascherare l'ansia con un ansiolitico e poi rilevare la pressione per escludere che il rilevamento non sia condizionato dal panico?
E' giusto che continui a prendere il farmaco per "proteggere" il mio sistema cardio-circolatorio?

Grazie mille in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente

sono concorde con il suo medico.
Comunque deve farsi visitare da uno psichiatra se vuole risolvere il suo problema, se di ansia si tratta.

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Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Sono già in cura presso due psicoterapeute da circa 3 anni ma non ho mai assunto psico-farmaci perchè erano entrambe contrarie al loro utilizzo. In realtà ho trovato dei miglioramenti ma ancora non sto benissimo e comunque non ho mai vinto la fobia delle visite cardiologiche.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Scusi ma e' in cura da due psicoterapeute contemporaneamente?

No comment sul non uso di farmaci....
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Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Mi spiego meglio. Sono stato in cura presso una psicoterapeuta a potenza che si occupa di bio-energetica. Dopo sei mesi sono andato a vivere a bologna e mi sono affidato ad una psicoterapeuta che si occupa di bio-sistemica. Entrambe non hanno voluto prescrivermi farmaci.
Ora sono ritornato a vivere a potenza e sono andato nuovamente dalla stessa psicoterapeuta.
In passato ho anche fatto una visita in un centro per i disturbi d'ansia (CETRADA) a Zogno, vicino Bergamo.
Sull'uso dei farmaci sono sempre stato scettico, per cui ho preferito sempre evitarli.
Lei cosa ne pensa?
Non mi ha risposto a una domanda che le ponevo, ossia se esiste una maniera per escludere che i miei picchi di ipertensione siano causati dall'ansia o meno. Non vorrei curarmi una malattia che non ho. Riesco a comunicarle la mia apprensione?

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,


le psicologhe non hanno voluto prescriverle farmaci perche' non potevano farlo in quanto non sono medici.

Per cio' che riguarda la sua ipertensione, avere picchi pressori puo' provocare piu' danni rispetto ad avere la pressione costantemente alta perche', in un certo senso, le sue arterie ed il suo sistema cardiocircolatorio non sono meccanicamente preparati ai picchi, mentre un iperteso subisce delle modificazioni che cercano di compensare il problema.

Per cio' che riguarda la correlazione con l'ansia, ci puo' anche essere ma deve curare entrambi i problemi cioe' l'ipertensione e l'ansia.
[#6]
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Grazie per le sue risposte. Visto che ci siamo vorrei chiederle alcune cose sugli psico-farmaci:

che rischi comportano?
danno dipendenza?
una terapia farmacologica va abbinata ad una psicoterapia
o il solo utilizzo dei farmaci è sufficiente?
mi risulta però che anche con i farmaci non è facile risolvere problemi di questo genere, dato che io ho amici che ne hanno preso nel corso della loro vita e periodicamente li prendono.
Se io continuo a non prenderli, che rischi corro?
Sono alla ricerca di risposte che mi aiutino a farmi un quadro della situazione perchè ho paura di entrare nel tunnel degli psico-farmaci e di non uscirne più

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Il tunnel degli psicofarmaci e' un luogo comune che non ha alcun senso.

Lei ha un problema che deve essere inquadrato prima di tutto.

Non sappiamo se sia ansia o altro, fino ad ora mi pare che abbia perso solo tempo dietro a tecniche dubbie che non hanno dato risultati su quello che e' ancora il suo problema principale.

Quindi, e' inutile discutere sul futuro se non lo conosciamo.

Credo che l'utilizzo di un antiipertensivo puo' essere stata un consiglio appropriato.
Per quanto riguarda il resto deve rivolgersi ad uno psichiatra.
[#8]
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Ok. Mi va di seguire il suo consiglio. Ho bisogno però di affidarmi ad un buono psichiatra, non al primo che capita, per cui vorrei sapere se su potenza o dintorni lei o qualcuno di MEDICI italia può consigliarmi un bravo psichiatra o una struttura alla quale affidarmi.

Grazie ancora
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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