Una mia possibile depressione post parto, ipotesi avvalorata dalle donne della mia famiglia
Buongiorno Gentili Dottori,
chiedo a voi un parere perche' non mi fido piu' molto delle mie capacita' critiche..
sono mamma di un bellissimo bimbo di 7 mesi e mezzo, nato con T.C. d'ugenza per distacco della placenta in fase espulsiva ( non ho avuto modo di averlo tra le mie braccia subito dopo il parto, l'ho visto solo dopo qualche ora )..il bimbo cresce bene, dorme, mangia, non mi ha dato mai problemi in merito, mi ha sempre lasciato riposare la notte , dormendo fin dal secondo mese senza interruzioni...quando aveva 5 mesi pero' ho richiesto un consulto con un NPI perche' mi ero fissata che ci fosse la possibilita' che fosse affatto da autismo( mi guardava poco, lo sguardo sfuggiva un po')..l'NPI ha pero'(come la pediatra e tutti i miei familiari informati del mio dubbio)escluso questa possibilita',
indicando invece una mia possibile depressione post parto, ipotesi avvalorata dalle donne della mia famiglia ( la mamma e' sempre la mamma !!) e dal mio medico curante..Dopo la visita del mio piccolino la situazione e' un po' migliorata, ho visto progressi incredibili...ma ogni tanto torno nel baratro del dubbio...faccio paragoni continui con altri bambini, soprattutto con la cuginetta di 13 mesi ( so che non dovrei..ma non riesco a non farlo!!), e' diventata per me un'ossessione il fatto che lui possa avere qualla brutta malattia, leggo di madri frigorifero, a volte ho paura di potergli far venire qualche turba nella crescita, di osservarlo troppo, di preoccuparmi troppo..
E' come se stessi trasferendo su di lui la necessita' che sento io di essere perfetta per far piacere agli altri...se lui non si gira quando lo chiamo e' un problema ( ma cavolo , ha solo 7 mesi!!!),se non sorride al nonno in quel momento, e' un problema..non voglio che cresca come me, con il chiodo di fare quello che gli altri si aspettano che faccia..
Non mi sono mai sentita indispensabile per lui, e' sempre stato un bimbo senza particolari problemi, pochissime colichette ( e di minima entita' ), poche lacrime, facilmente consolabili da chiunque, non riesco a vedere in lui il bisogno di me...credo potrebbe stare tranquillamente senza di me. Inizio a pensare che la mancanza di autostima di cui ho da sempre un po' sofferto stia aumentando e che forse avevo sperato che sentendomi necessaria ed indispensabile per un figlio la situazione sarebbe migliorata...ma non mi sento indispensabile..forse vedo questo problema (inesistente mi dicono tutti) perche' voglio che ci sia qualcosa che non va?!non so cosa pensare..
il medico curante mi ha prescritto un ciclo di Sulamid...devo ammettere che ho un po' paura ad assumerlo...vorrei capire se ho davvero dei problemi e se questa e' la soluzione..
Grazie per le risposte che vorrete darmi..
chiedo a voi un parere perche' non mi fido piu' molto delle mie capacita' critiche..
sono mamma di un bellissimo bimbo di 7 mesi e mezzo, nato con T.C. d'ugenza per distacco della placenta in fase espulsiva ( non ho avuto modo di averlo tra le mie braccia subito dopo il parto, l'ho visto solo dopo qualche ora )..il bimbo cresce bene, dorme, mangia, non mi ha dato mai problemi in merito, mi ha sempre lasciato riposare la notte , dormendo fin dal secondo mese senza interruzioni...quando aveva 5 mesi pero' ho richiesto un consulto con un NPI perche' mi ero fissata che ci fosse la possibilita' che fosse affatto da autismo( mi guardava poco, lo sguardo sfuggiva un po')..l'NPI ha pero'(come la pediatra e tutti i miei familiari informati del mio dubbio)escluso questa possibilita',
indicando invece una mia possibile depressione post parto, ipotesi avvalorata dalle donne della mia famiglia ( la mamma e' sempre la mamma !!) e dal mio medico curante..Dopo la visita del mio piccolino la situazione e' un po' migliorata, ho visto progressi incredibili...ma ogni tanto torno nel baratro del dubbio...faccio paragoni continui con altri bambini, soprattutto con la cuginetta di 13 mesi ( so che non dovrei..ma non riesco a non farlo!!), e' diventata per me un'ossessione il fatto che lui possa avere qualla brutta malattia, leggo di madri frigorifero, a volte ho paura di potergli far venire qualche turba nella crescita, di osservarlo troppo, di preoccuparmi troppo..
E' come se stessi trasferendo su di lui la necessita' che sento io di essere perfetta per far piacere agli altri...se lui non si gira quando lo chiamo e' un problema ( ma cavolo , ha solo 7 mesi!!!),se non sorride al nonno in quel momento, e' un problema..non voglio che cresca come me, con il chiodo di fare quello che gli altri si aspettano che faccia..
Non mi sono mai sentita indispensabile per lui, e' sempre stato un bimbo senza particolari problemi, pochissime colichette ( e di minima entita' ), poche lacrime, facilmente consolabili da chiunque, non riesco a vedere in lui il bisogno di me...credo potrebbe stare tranquillamente senza di me. Inizio a pensare che la mancanza di autostima di cui ho da sempre un po' sofferto stia aumentando e che forse avevo sperato che sentendomi necessaria ed indispensabile per un figlio la situazione sarebbe migliorata...ma non mi sento indispensabile..forse vedo questo problema (inesistente mi dicono tutti) perche' voglio che ci sia qualcosa che non va?!non so cosa pensare..
il medico curante mi ha prescritto un ciclo di Sulamid...devo ammettere che ho un po' paura ad assumerlo...vorrei capire se ho davvero dei problemi e se questa e' la soluzione..
Grazie per le risposte che vorrete darmi..
[#1]
Gentile utente
la valutazione del suo problema e' di comptenza psichiatrica
E' necessario capire realmente l'entita' dei suoi disturbi ed introdurre il trattamento più adeguato.
la valutazione del suo problema e' di comptenza psichiatrica
E' necessario capire realmente l'entita' dei suoi disturbi ed introdurre il trattamento più adeguato.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
tenga presente che disturbi da lei lamentati potrebbero essere ascritti all'area dei disturbi dell'umore. Tuttavia senza un esame accurato e una visita vis a vis non è possibile fare diagnosi e tanto meno indicare una cura.
Il consiglio è di rivolgersi ad uno psichiatra anche in tempi brevi al fine di non cronicizzare o peggiorare il quadro clinico.
tenga presente che disturbi da lei lamentati potrebbero essere ascritti all'area dei disturbi dell'umore. Tuttavia senza un esame accurato e una visita vis a vis non è possibile fare diagnosi e tanto meno indicare una cura.
Il consiglio è di rivolgersi ad uno psichiatra anche in tempi brevi al fine di non cronicizzare o peggiorare il quadro clinico.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#5]
Ex utente
verissimo...ma difficilmente uno psicologo avrebbe potuto visitare un bimbo di 5 mesi..
non volevo assolutamente offendere, se così le e' sembrato,dato il tono della risposta.Mi fa paura la parola perche' mi sembra di mettermi troppo a nudo con uno psichiatra....non mi chieda perche', ma vedo uno psichiatra come una figura che cerca assolutamente qualcosa che non va, e somministra una cura farmacologica...errore mio?luogo comune?sicuramente...ma non posso farci nulla.
Se per il bene del mio bimbo e' uno psichiatra che devo consultare lo faro'....se mi dite che per iniziare anche una visita da uno psicologo puo' essere d'aiuto...allora iniziero' da qui.
non volevo assolutamente offendere, se così le e' sembrato,dato il tono della risposta.Mi fa paura la parola perche' mi sembra di mettermi troppo a nudo con uno psichiatra....non mi chieda perche', ma vedo uno psichiatra come una figura che cerca assolutamente qualcosa che non va, e somministra una cura farmacologica...errore mio?luogo comune?sicuramente...ma non posso farci nulla.
Se per il bene del mio bimbo e' uno psichiatra che devo consultare lo faro'....se mi dite che per iniziare anche una visita da uno psicologo puo' essere d'aiuto...allora iniziero' da qui.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 07/01/2010.
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