Espressioni facciali involontarie
Gent.ssimi Medicitalia,
Vi scrivo per comprendere meglio cosa mi è accaduto circa dieci giorni fa. Non saprei bene come spiegarlo ma, sostanzialmente, mentre prima ero una persona piena di solarità - seppur pacato e controllato - ora qualcosa è cambiato. Mi spiego meglio: ogni volta che vedevo una persona, anche non conosciuta, mi veniva da sorridere, per lo meno con gli occhi. E fin qui direi che è tutto nella norma: anzi, forse un pò troppo empatico e sicuro di sé. Direi che all'improvviso non ho più risposto alla vista di un volto con un sorriso ma con un espressione spaventata e, debbo dire, anche un pò inquietante. Non ho tardato molto a prendere in considerazione l'idea di essere impazzito; e, debbo dire, che il comportamento spaventato degli altri mi è ben comprensibile - se mi trovassi di fronte una persona che ha queste espressioni facciali sarei terrorizzato. Sembrerebbero reazioni acute di stupore; ma il bello è che io non provo stupore. Ora comprendo bene che possa apparire pazzo da questo consulto e, forse lo sono diventato; ma il dubbio è: un pazzo se ne rende conto delle espressioni folli che fa?
In definitiva, a me sembra che si instauri un espressione facciale involontaria ai volti delle persone; i miei stessi genitori ed amici lo hanno notato, anche se con loro - e qui deve necessariamente subentrare un gioco psicologico - è più moderato il fenomeno, ed effettivamente non lo trovano molto "gradevole" e "presentabile", riconoscendomi però una totale lucidità mentale e la consueta brillantezza, per lo meno verbale.
Infine, certo di aver trovato un servizio efficiente, Vi invio i miei più cordiali saluti, attendendo la Vostra risposta.
Renato
Vi scrivo per comprendere meglio cosa mi è accaduto circa dieci giorni fa. Non saprei bene come spiegarlo ma, sostanzialmente, mentre prima ero una persona piena di solarità - seppur pacato e controllato - ora qualcosa è cambiato. Mi spiego meglio: ogni volta che vedevo una persona, anche non conosciuta, mi veniva da sorridere, per lo meno con gli occhi. E fin qui direi che è tutto nella norma: anzi, forse un pò troppo empatico e sicuro di sé. Direi che all'improvviso non ho più risposto alla vista di un volto con un sorriso ma con un espressione spaventata e, debbo dire, anche un pò inquietante. Non ho tardato molto a prendere in considerazione l'idea di essere impazzito; e, debbo dire, che il comportamento spaventato degli altri mi è ben comprensibile - se mi trovassi di fronte una persona che ha queste espressioni facciali sarei terrorizzato. Sembrerebbero reazioni acute di stupore; ma il bello è che io non provo stupore. Ora comprendo bene che possa apparire pazzo da questo consulto e, forse lo sono diventato; ma il dubbio è: un pazzo se ne rende conto delle espressioni folli che fa?
In definitiva, a me sembra che si instauri un espressione facciale involontaria ai volti delle persone; i miei stessi genitori ed amici lo hanno notato, anche se con loro - e qui deve necessariamente subentrare un gioco psicologico - è più moderato il fenomeno, ed effettivamente non lo trovano molto "gradevole" e "presentabile", riconoscendomi però una totale lucidità mentale e la consueta brillantezza, per lo meno verbale.
Infine, certo di aver trovato un servizio efficiente, Vi invio i miei più cordiali saluti, attendendo la Vostra risposta.
Renato
[#1]
Gentile utente
sinceramente non ho capito la sua domanda, può charirla?
sinceramente non ho capito la sua domanda, può charirla?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Gent.ssimo Dottor Ruggiero,
mi perdoni se dal mio post non traspare una domanda esplicita. Il mio quesito è: queste espressioni facciali involontarie di spavento e stupore di che natura sono? Una terapia psicofarmacologica o psicoterapica possono essere d'aiuto? Sto diventando pazzo (daltronde le espressioni che produco, e me ne accorgo, sono proprio quelle)?
mi perdoni se dal mio post non traspare una domanda esplicita. Il mio quesito è: queste espressioni facciali involontarie di spavento e stupore di che natura sono? Una terapia psicofarmacologica o psicoterapica possono essere d'aiuto? Sto diventando pazzo (daltronde le espressioni che produco, e me ne accorgo, sono proprio quelle)?
[#3]
(..)Una terapia psicofarmacologica o psicoterapica possono essere d'aiuto? (..)
gentile ragazzo prima di chiedersi quali terapie possano aiutarla cerchi di capire qual'è in effetti il suo problema. E per farlo una visista specialistica diretta è il miglior modo.
saluti
gentile ragazzo prima di chiedersi quali terapie possano aiutarla cerchi di capire qual'è in effetti il suo problema. E per farlo una visista specialistica diretta è il miglior modo.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
"In definitiva, a me sembra che si instauri un espressione facciale involontaria ai volti delle persone"
Gentile utente, più che parlare di espressioni facciali involontarie direi che lei dichiara la preoccupazione di avere espressioni di un certo tipo, il che ovviamente se poi ci si fissa risulterà anche (l'espressione di uno che si preoccupa di avere qualcosa di strano che si vede, non qualcosa di strano che si vede a prescindere).
Il suo stato mentale e non facciale è il punto da chiarire.
Gentile utente, più che parlare di espressioni facciali involontarie direi che lei dichiara la preoccupazione di avere espressioni di un certo tipo, il che ovviamente se poi ci si fissa risulterà anche (l'espressione di uno che si preoccupa di avere qualcosa di strano che si vede, non qualcosa di strano che si vede a prescindere).
Il suo stato mentale e non facciale è il punto da chiarire.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Ex utente
Gent.ssimi Dottori De Vincentiis e Pacini,
Vi ringrazio per la celere risposta. Certamente farò una visita specialistica, suppongo psichiatrica - anche se il Dottor De Vincentiis non mi ha specificato di che tipo.
Ravviso anch'io, lucidamente, una componente ossessiva (la chiamate così voi psichiatri no?). Mi auguro che sia risolvibile anche se serbo ottimismo nella competenza della psichiatria.
Tengo a sottolineare aun altro aspetti del problema. Prima cosa: ho difficoltà a spostare l'attenzione visiva sui volti ed anche su oggetti; in generale non esploro lo spazio visivo bene. Quando pongo l'attenzione su un volto o su un oggetto - anche se in misura minore - oltre a produrre suddette espressioni, mi si gela lo sguardo, ogni tanto ho reazioni di sdoppiamento della vista (credo si chiami diplopia) e senso di vertigine.
Esposto ciò, spero non venga scambiato ciò che vorrei ulteriormente chiedere come un ennesimo dubbio rimuginativo. Mio padre, andrologo, ex-epilettico, ha suggerito che potrebbero essere lievi forme di epilessia.
E' possibile ciò?
Scusandomi per la lunghezza della mia risposta,
Vi invio i miei migliori saluti,
Renato
Vi ringrazio per la celere risposta. Certamente farò una visita specialistica, suppongo psichiatrica - anche se il Dottor De Vincentiis non mi ha specificato di che tipo.
Ravviso anch'io, lucidamente, una componente ossessiva (la chiamate così voi psichiatri no?). Mi auguro che sia risolvibile anche se serbo ottimismo nella competenza della psichiatria.
Tengo a sottolineare aun altro aspetti del problema. Prima cosa: ho difficoltà a spostare l'attenzione visiva sui volti ed anche su oggetti; in generale non esploro lo spazio visivo bene. Quando pongo l'attenzione su un volto o su un oggetto - anche se in misura minore - oltre a produrre suddette espressioni, mi si gela lo sguardo, ogni tanto ho reazioni di sdoppiamento della vista (credo si chiami diplopia) e senso di vertigine.
Esposto ciò, spero non venga scambiato ciò che vorrei ulteriormente chiedere come un ennesimo dubbio rimuginativo. Mio padre, andrologo, ex-epilettico, ha suggerito che potrebbero essere lievi forme di epilessia.
E' possibile ciò?
Scusandomi per la lunghezza della mia risposta,
Vi invio i miei migliori saluti,
Renato
[#6]
Gentile utente,
la diplopia e la vertigine sono sintomi che vanno esplorati con una visita neurologica.
La presenza di dubbiosita' per la sua espressione facciale, andrebbe valutata con una visita psichiatrica.
Puo' anche essere che le due problematiche si intersechino e per questo possa avere un problema neurologico che si evidenzia con la sua espressione facciale.
la diplopia e la vertigine sono sintomi che vanno esplorati con una visita neurologica.
La presenza di dubbiosita' per la sua espressione facciale, andrebbe valutata con una visita psichiatrica.
Puo' anche essere che le due problematiche si intersechino e per questo possa avere un problema neurologico che si evidenzia con la sua espressione facciale.
[#7]
"Esposto ciò, spero non venga scambiato ciò che vorrei ulteriormente chiedere come un ennesimo dubbio rimuginativo."
Ecco, però, al di là del fatto che inevitabilmente quando denuncia problemi riguardanti la sfera x sarà inviato a compiere l'accertamento corrispondente per precauzione, perché fa un'affermazione paradossale del genere ?
Il fatto di voler "ulteriormente chiedere" perché non può essere ritenuto un dubbio rimuginativo, perché esclude che possa essere "riconosciuto" come un dubbio ossessivo e automaticamente dice che in tal caso sarebbe "scambiato".
Questo in effetti è compatibile un atteggiamento di tipo ossessivo, cioè dire che si è capito ma poi proseguire sulla linea della preoccupazione per il sintomo, che è di per sé maldefinito e sfuggente (lieve forme di... / descrizioni molto sfumate e particolareggiate da cui però non si definisce nettamente niente). Inoltre, Lei passa da un sintomo all'altro, come fossero focalizzazioni successive, tutte cose teoricamente urgenti per cui però ivnece non si è verificata una urgente richiesta di intervento (espressioni involontarie, qualcosa che lei riferisce come disturbo alla vista).
"Quando pongo l'attenzione su un volto o su un oggetto - anche se in misura minore - oltre a produrre suddette espressioni, mi si gela lo sguardo, ogni tanto ho reazioni di sdoppiamento della vista (credo si chiami diplopia) e senso di vertigine."
Questa sembra la descrizione di uno sguardo normale, con la preoccupazione che sia anormale. Chiunque fissi un oggetto e in particolare un volto preoccupato di "provare" la vista si troverò a tratti un po' sfuocato e gli verrà un po' di senso di "sbandamento".
Faccia i controlli che chi la visita riterrà ma secondo me quello psichiatrico è opportuno.
Ecco, però, al di là del fatto che inevitabilmente quando denuncia problemi riguardanti la sfera x sarà inviato a compiere l'accertamento corrispondente per precauzione, perché fa un'affermazione paradossale del genere ?
Il fatto di voler "ulteriormente chiedere" perché non può essere ritenuto un dubbio rimuginativo, perché esclude che possa essere "riconosciuto" come un dubbio ossessivo e automaticamente dice che in tal caso sarebbe "scambiato".
Questo in effetti è compatibile un atteggiamento di tipo ossessivo, cioè dire che si è capito ma poi proseguire sulla linea della preoccupazione per il sintomo, che è di per sé maldefinito e sfuggente (lieve forme di... / descrizioni molto sfumate e particolareggiate da cui però non si definisce nettamente niente). Inoltre, Lei passa da un sintomo all'altro, come fossero focalizzazioni successive, tutte cose teoricamente urgenti per cui però ivnece non si è verificata una urgente richiesta di intervento (espressioni involontarie, qualcosa che lei riferisce come disturbo alla vista).
"Quando pongo l'attenzione su un volto o su un oggetto - anche se in misura minore - oltre a produrre suddette espressioni, mi si gela lo sguardo, ogni tanto ho reazioni di sdoppiamento della vista (credo si chiami diplopia) e senso di vertigine."
Questa sembra la descrizione di uno sguardo normale, con la preoccupazione che sia anormale. Chiunque fissi un oggetto e in particolare un volto preoccupato di "provare" la vista si troverò a tratti un po' sfuocato e gli verrà un po' di senso di "sbandamento".
Faccia i controlli che chi la visita riterrà ma secondo me quello psichiatrico è opportuno.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.9k visite dal 05/01/2010.
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