Ho sempre sofferto di attacchi d'ansia e panico

buonasera, sono una ragazza di 36 anni. Il problema è che sono molto emotiva. Cerco sempre di aiutare gli altri e soprattutto cercare di andare d'accordo con tutti.Sono quasi sempre nervosa, ma questo dipende perchè essendo troppo brava con gli altri,questi se ne aprofittano. Ho sempre sofferto di attacchi d'ansia e panico. Ho fatto vari esami e consulti con psicologi.Un anno fa finalmente ho trovato un medico che mi ha prescritto cipralex e pasaden. Cura azzeccata. stavo benissimo. Dopo tre mesi ho smesso di prenderli perchè stavo bene e mi dimenticavo di prenderli. Ora vorrei ricominciare ma non riesco più a rintracciare il medico. Potete aiutarmi? ricordo che prendevo una pastiglia di cipralex al giorno divisa a metà mattina e sera. Più gocce pasaden solo sera circa 15. grazie.
Dr. Luca Martis Psicologo, Psicoterapeuta 153 4

Gentile Utente,

per informazioni di natura farmacologica dovrà parlare con il Suo Medico curante...

Eventualmente potrà contattare uno Psichiatra in regime privato, oppure nel pubblico, presso i C.S.M della A.S.L.

Per quanto riguarda i disagi di natura relazionale, consulti un collega presso il suo studio privato o presso i Consultori, i C.S.M, i Dipartimenti di Psicologia Ospedaliera.

Cordiali saluti,

Dr. Luca Martis



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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 43.2k 1k
Gentile utente,

non e' consentito diagnosticare e suggerire trattamenti senza una visita diretta.

Il suo trattamento, di soli tre mesi, ha avuto una durata troppo breve in quanto i trattamenti vanno mantenuti per un periodo di tempo sufficiente che corrisponde a periodi molto piu' lunghi.

E' opportuno che ricontatti uno psichiatra di sua fiducia per il ripristino e la rivalutazione del precedente trattamento.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46k 1k
Gentile utente,

premesso che come dice il collega non è possibile consigliarle cosa fare con le medicine "saltando" la visita dal medico, se vuole può chiarire altri aspetti mancanti, tipo la diagnosi che fu fatta e perché smise dopo tre mesi di cura, ovvero dopo pochissimo. Non smise perché si dimenticava di prenderle, si dimenticava perché evidentemente già attribuiva scarsa importanza alla prosecuzione della cura, ma ci sarebbe da capire perché.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
comunque grazie per avermi risposto. dico al dr.Pacini che smettevo di prendere i farmaci solo perchè mi dimenticavo. anche perchè vedevo che stavo bene e sicuramente per pigrizia. Ma ora so che ho un problema serio e cercherò di curarmi bene. Ancora grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46k 1k
Gentile utente,

e una volta resasi conto che se li scordava spesso, come mai anziché riprenderne l'assunzione regolare secondo il programma, è passata alla sospensione totale ?
Evidentemente riteneva di non averne più bisogno, come spesso accade. Però se anziché chiedere delucidazioni al medico si "consacra" la dimenticanza rendendola di fatto una prova di sospensione che poi si conferma, evidentemente a monte c'è l'idea che appena si sta meglio si smette di propria iniziativa, cosa che è un errore strategico.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

considerati i consigli già espressi dai colleghi, posso aggiungere che talvolta è necessario associare alla cura farmacologica un approccio di tipo psicoterapeutico, al fine di ottimizzare il trattamento e consentire di avere i massimi benefici.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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