Credo di essere fortemente depresso. che fare?
Salve. Da quasi 6 mesi la mia situazione è veramente pesante. Ho 24 anni, mi sono sempre reputato forte e in grado di superare i momenti tragici della vita. Ho sempre avuto totale controllo sul mio fisico e delle mie emozioni. Ma da una sera di luglio tutto questo non c'è più. Dopo un tremenda delusione d'amore tutto il mondo è crollato sotto i miei piedi. All'inizio (settimane seguenti), credevo che dovevo solo smaltire questa delusione. Oggi, dopo 6 mesi, credo di essere in maniera abbastanza grave depresso. Non sto qui a dire cosa successe quella sera e cosa successe nella mia vita in passato. Sono assolutamente consapevole di quel che mi accade e di quel che mi è accaduto. Anche perchè ho già fatto, in questi mesi, una decina di sedute con un esperto. Solamente a parole però, senza prendere farmaci. Un consulente. Ora, dopo che ho smesso di mia spontanea volontà (ovviamente la mia situazione non è cambiata, anche perchè non cambierà così, parlando...), mi sto accorgendo che sto camminando nel buio.
Solo per farvi un idea, in 24 anni è stata la mia unica esperienza con una ragazza. Fra l'altro finita dopo pochi mesi. Non sono mai stato ne un asociale ne un brutto ragazzo, ma in tutti questi anni, complice amicizie sbagliate e circostanze avverse la vita mi ha privato della vita stessa, ovvero dell'amore. Questa volta con questa ragazza, credevo di esserci riuscito e nel giorno più bello, tutto è finito (non per causa mia, non sono scemo). Da quella sera non ho più piacere di vivere. Perchè sono convinto nel mio inconscio che rimarrò sempre da solo. E a questo preferisco la morte, davvero. Quindi, ogni volta che penso al mio futuro mi vengono attacchi d'ansia e crisi di panico, vivo da 6 mesi con mal di pancia, con perdite di concentrazione e vertigini improvvise. Le nottate sono pessime e le giornate peggio. Mi chiudo spesso al buio in camera. Parlo poco ed esco meno. Il fatto di non aver mai avuto una ragazza mi fa sentire diverso dagli altri e quando esco noto questa differenza causando un mio stato cupo e serioso. Non trovo più piacere in niente. In più i miei pensieri quando mi entrano in testa mi fanno cedere le gambe, tremano! Ho bruciori al petto e dolori dalla parte del cuore. Dal punto di vista fisico, dopo tutte le visite, sono sano al 100%!
Ora, mi è stato detto che così non posso andare avanti.
Io so cosa mi serve per tornare "sano". Ovvero quell'unica cosa che la vita mi ha privato per 24 anni. E' proprio per questo che non sono per niente fiducioso del futuro.
Secondo voi, è il caso di andare da qualche specialista (psicoterapeuta, psichiatra) anche se la mia unica medicina è qualcosa di concreto ma che nonostante i miei sforzi non riesco a trovare?
Cosa devo fare? Sto spianandomi la strada verso la fine...
Grazie e scusate per essermi dilungato
Solo per farvi un idea, in 24 anni è stata la mia unica esperienza con una ragazza. Fra l'altro finita dopo pochi mesi. Non sono mai stato ne un asociale ne un brutto ragazzo, ma in tutti questi anni, complice amicizie sbagliate e circostanze avverse la vita mi ha privato della vita stessa, ovvero dell'amore. Questa volta con questa ragazza, credevo di esserci riuscito e nel giorno più bello, tutto è finito (non per causa mia, non sono scemo). Da quella sera non ho più piacere di vivere. Perchè sono convinto nel mio inconscio che rimarrò sempre da solo. E a questo preferisco la morte, davvero. Quindi, ogni volta che penso al mio futuro mi vengono attacchi d'ansia e crisi di panico, vivo da 6 mesi con mal di pancia, con perdite di concentrazione e vertigini improvvise. Le nottate sono pessime e le giornate peggio. Mi chiudo spesso al buio in camera. Parlo poco ed esco meno. Il fatto di non aver mai avuto una ragazza mi fa sentire diverso dagli altri e quando esco noto questa differenza causando un mio stato cupo e serioso. Non trovo più piacere in niente. In più i miei pensieri quando mi entrano in testa mi fanno cedere le gambe, tremano! Ho bruciori al petto e dolori dalla parte del cuore. Dal punto di vista fisico, dopo tutte le visite, sono sano al 100%!
Ora, mi è stato detto che così non posso andare avanti.
Io so cosa mi serve per tornare "sano". Ovvero quell'unica cosa che la vita mi ha privato per 24 anni. E' proprio per questo che non sono per niente fiducioso del futuro.
Secondo voi, è il caso di andare da qualche specialista (psicoterapeuta, psichiatra) anche se la mia unica medicina è qualcosa di concreto ma che nonostante i miei sforzi non riesco a trovare?
Cosa devo fare? Sto spianandomi la strada verso la fine...
Grazie e scusate per essermi dilungato
[#1]
Gentile utente,
Dal punto di vista "fisico" risulta sano a quanto dice ma non ha fatto esaminare il cervello nelle componenti che sono state "scosse" da un evento come questo, e che forse erano per una natura coerente e emotiva predisposte a tollerare male la fine o quel tipo di fine.
La depressione (e gli altri disturbi) sono malattie che si riconoscono con sintomi precisi, inclusi quelli visibili a occhio nudo o percepibili in un colloquio, a partite dall'espressione e dal tono di voce.
Direi che se dopo 6 mesi le cose peggiorano nonostante interventi teoricamente di counselling, è opportuno farsi valutare da uno psichiatra.
Dal punto di vista "fisico" risulta sano a quanto dice ma non ha fatto esaminare il cervello nelle componenti che sono state "scosse" da un evento come questo, e che forse erano per una natura coerente e emotiva predisposte a tollerare male la fine o quel tipo di fine.
La depressione (e gli altri disturbi) sono malattie che si riconoscono con sintomi precisi, inclusi quelli visibili a occhio nudo o percepibili in un colloquio, a partite dall'espressione e dal tono di voce.
Direi che se dopo 6 mesi le cose peggiorano nonostante interventi teoricamente di counselling, è opportuno farsi valutare da uno psichiatra.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Bhè... che dire?
Grazie della velocissima risposta!
Domani prenderò il telefono e chiamerò uno psichiatra. Il numero me lo ha dato il medico di base. Ma non ero sicuro sul da farsi.
A me spiace eh... cioè... se quell'unica parte di vita che non ho vissuto l'avrei vissuta come tutti gli altri miei coetanei a quest'ora non sarei qui in queste condizioni. Ovvero chiamare uno specialista per questo problema mi fa sentire ancora di più "inferiore". Ma che devo fare?
C'est la vie!
Una curiosità: cosa intende per "Dal punto di vista "fisico" risulta sano a quanto dice ma non ha fatto esaminare il cervello nelle componenti che sono state "scosse""?
Si può esaminare il cervello??!?!
Mi scuso per l'ignoranza.
Grazie della velocissima risposta!
Domani prenderò il telefono e chiamerò uno psichiatra. Il numero me lo ha dato il medico di base. Ma non ero sicuro sul da farsi.
A me spiace eh... cioè... se quell'unica parte di vita che non ho vissuto l'avrei vissuta come tutti gli altri miei coetanei a quest'ora non sarei qui in queste condizioni. Ovvero chiamare uno specialista per questo problema mi fa sentire ancora di più "inferiore". Ma che devo fare?
C'est la vie!
Una curiosità: cosa intende per "Dal punto di vista "fisico" risulta sano a quanto dice ma non ha fatto esaminare il cervello nelle componenti che sono state "scosse""?
Si può esaminare il cervello??!?!
Mi scuso per l'ignoranza.
[#3]
Gentile utente,
Sentirsi malato a volte aiuta a curarsi e star meglio, anche rispetto a come si è stati per lunghi periodi, cambiando così la nostra visione di sé e delle speranze per la nostra vita. Curare una depressione vuol dire anche neutralizzare un modo di pensare che al di là della sofferenza attuale aveva condizionato progetti, considerazione di sé e degli altri, proporzione dei problemi e della loro portata.
Il cervello si esamina con un colloquio. Le diagnosi psichiatriche corrispondono a stati cerebrali.
Sentirsi malato a volte aiuta a curarsi e star meglio, anche rispetto a come si è stati per lunghi periodi, cambiando così la nostra visione di sé e delle speranze per la nostra vita. Curare una depressione vuol dire anche neutralizzare un modo di pensare che al di là della sofferenza attuale aveva condizionato progetti, considerazione di sé e degli altri, proporzione dei problemi e della loro portata.
Il cervello si esamina con un colloquio. Le diagnosi psichiatriche corrispondono a stati cerebrali.
[#4]
Gentile utente,
senza volermi sostituire allo psichiatra che vedrà e che deciderà il da farsi, le posso dire che casi in parte simile al suo hanno avuto un grosso beneficio da approcci combinati di cure farmacologiche accanto a trattamenti psicologici quali l'EMDR (visiti il sito per maggiori dettagli www.EMDRitalia.it )
senza volermi sostituire allo psichiatra che vedrà e che deciderà il da farsi, le posso dire che casi in parte simile al suo hanno avuto un grosso beneficio da approcci combinati di cure farmacologiche accanto a trattamenti psicologici quali l'EMDR (visiti il sito per maggiori dettagli www.EMDRitalia.it )
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#5]
Utente
Per Dottor Pacini:
Si è vero, sono d'accordo sulla frase che sentirsi malato a volte serve per curarsi e per star meglio.
Ma non vorrei mai che il mio stato sembrasse come un piacere ad essere malato e al centro dell'attenzione piuttosto che un mio vero bisogno (anche ai miei occhi).
Non so se si capisce se dico così.
In pratica: a volte credo che sia arrivato il punto di andare di nuovo da uno specialista e a volte mi autocensuro dicendo "deficente! e tu per un problema del genere vai da uun medico?"... sono molto combattuto!
Spero potete comprendermi perchè per me non è affatto facile.
Comunque, forse, e questo lo saprò solo tra qualche anno, questa depressione mi sarà servita ad aprire gli occhi!
Per Dottor Garbolino:
Grazie! Leggerò sicuramente quel sito!
Si è vero, sono d'accordo sulla frase che sentirsi malato a volte serve per curarsi e per star meglio.
Ma non vorrei mai che il mio stato sembrasse come un piacere ad essere malato e al centro dell'attenzione piuttosto che un mio vero bisogno (anche ai miei occhi).
Non so se si capisce se dico così.
In pratica: a volte credo che sia arrivato il punto di andare di nuovo da uno specialista e a volte mi autocensuro dicendo "deficente! e tu per un problema del genere vai da uun medico?"... sono molto combattuto!
Spero potete comprendermi perchè per me non è affatto facile.
Comunque, forse, e questo lo saprò solo tra qualche anno, questa depressione mi sarà servita ad aprire gli occhi!
Per Dottor Garbolino:
Grazie! Leggerò sicuramente quel sito!
[#6]
Gentile utente,
ciò che se mai è bene "cestinare" è il senso di colpa per il cercare aiuto dal medico. I medici sono addestrati per identificare un problema medico rispetto ad un "niente", ma il problema si pone raramente, in quanto le persone ci pensano da sole prima di rivolgersi al medico per questioni transitorie o lievi, se mai esiste il problema opposto, cioè la reticenza nel farsi valutare.
Non ci perde niente a farsi visitare.
ciò che se mai è bene "cestinare" è il senso di colpa per il cercare aiuto dal medico. I medici sono addestrati per identificare un problema medico rispetto ad un "niente", ma il problema si pone raramente, in quanto le persone ci pensano da sole prima di rivolgersi al medico per questioni transitorie o lievi, se mai esiste il problema opposto, cioè la reticenza nel farsi valutare.
Non ci perde niente a farsi visitare.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.3k visite dal 28/12/2009.
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