Cipralex 20 mg?
Salve Dottori, sono una ragazza di 34 anni e credo di avere un grosso problema o forse tanti che mi fanno stare molto male. Da un pò di tempo provo attrazione per le donne, anche se non ho mai avuto relazioni con nessuna donna a parte aver fatto dei giochetti verso i 10/12 anni con una coetanea, e ogni tanto in alcuni giochi erotici simulavo di essere un maschio. Ormai evito qualsiasi situazione dove potrei essere a contatto con donne. C'è da dire che da piccola sono sempre stata legata alle figure femminili, in particolare a mia madre ed a una mia zia materna, e che non ho mai sopportato mio padre, mi sono sempre vergognata di lui. Durante la mia adolescenza passavo molto tempo fuori casa, e come se non mi fossi mai sentita parte di questa famiglia, e comunque non ho mai avuto un buon rapporto. In passato (mi riferisco anche a tanti anni fa) mi è capitato di provare qualcosa per le donne, ma non riuscivo a capire di cosa si trattasse. Oltre a questo avverto dei disturbi di identità, come se mi sentissi e volessi essere uomo. Ultimamente non indosso più accessori femminili (come per esempio i tacchi) e non mi trucco. Il fatto di essere vista come donna non mi va, soprattutto di poter essere oggetto dei desideri degli uomini. Poi quando mi capita di stare in mezzo alla gente (e non solo) ho immagini a sfondo omosessuale o eterosessuale di persone che conosco sia di persona o di vista. Un'altra cosa, non so se può essere importante, ho sempre odiato i bottoni in particolare quelli delle camicie mi hanno sempre disgustato, ho sempre avuto l'ossessione per l'ordine (ancora oggi) le cose in giro mi mettono confusione, spesso prendo e poso la stessa cosa più di una volta, in passato ho sofferto pure di ipocondria avevo paura di ammalarmi e morire di qualche brutta malattia, da piccola se mi facevo qualche ferita e mi usciva sangue avevo paura di morire, o di aver bisogno di punti di sutura. Questo anche fino a qualche anno fa, ma non con la stessa intensità e paura di quando ero piccola. Mi sento di impazzire, mi sento depressa senza voglia di far niente, incapace a fare tutto, non voglio andare a lavorare anche perchè per me non ha senso vivere così quindi mi dico perchè dovrei lavorare? Penso anche di farla finita, è insopportabile vivere così. Tutto questo mi procura un'ansia insopportabile e spesso rimetto. Mi sento anaffettiva, fredda e vuota, spesso dentro di me sento solo tanta rabbia e vorrei prendermela con tutti. Un'altra cosa io mi odio fortemente. Da maggio sto facendo psicoterapia ma non vedo miglioramenti. La psichiatra del centro salute mentale mi ha detto che ho una personalità ossessiva border a tratti depressivi, e da gennaio sto assumendo il cipralex da 20 mg.
Gentili Dottori non riesco a capire cosa ho, secondo voi è adatta la cura che sto facendo o avrei bisogno di un altro tipo di farmaco? Grazie per la vostra gentile attenzione
Gentili Dottori non riesco a capire cosa ho, secondo voi è adatta la cura che sto facendo o avrei bisogno di un altro tipo di farmaco? Grazie per la vostra gentile attenzione
[#1]
Gentile utente
riporta qui i problemi per i quali credo sia in trattamento combinato.
Il punto e' che andrebbe definito almeno un
orientamento diagnostico che in questi mesi non e' stato approntato.
Il trattamento farmacologico non e' per la diagnosi riferita
A questo punto sentirei un parere diverso.
riporta qui i problemi per i quali credo sia in trattamento combinato.
Il punto e' che andrebbe definito almeno un
orientamento diagnostico che in questi mesi non e' stato approntato.
Il trattamento farmacologico non e' per la diagnosi riferita
A questo punto sentirei un parere diverso.
https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Ex utente
Grazie Dottore per avermi risposto.
Non so perchè ma io non riesco a stare bene.
Inoltre volevo aggiungere che la psichiatra finora non mi ha fatto nessuna diagnosi di disturbo di identità di genere, ma solo la diagnosi di disturbo di personalità ossessiva border a tratti depressivi, ma senza avermi fatto alcun test (anche se non so se sono necessari), e soprattutto me l'ha detto dopo anni che ci vado e perchè gliel'ho chiesta io. Lo psicoterapeuta, che utilizza l'approccio sistemico-relazionale, sostiene che non ho nè un disturbo di identità di genere nè problemi legati al mio orientamento sessuale, è contrario che io assuma farmaci, lui sostiene che tutto è legato alle relazioni che ho avuto e che tuttora ho in famiglia.
Vorrebbe che cercassi di migliorare i rapporti in famiglia ma io non riesco, o forse per adesso sto talmente male da non riuscire a fare niente e poi non riesco a comunicare con nessuno e non solo in famiglia.
Mi scusi Dottore per essermi dilungata
La ringrazio ancora
Non so perchè ma io non riesco a stare bene.
Inoltre volevo aggiungere che la psichiatra finora non mi ha fatto nessuna diagnosi di disturbo di identità di genere, ma solo la diagnosi di disturbo di personalità ossessiva border a tratti depressivi, ma senza avermi fatto alcun test (anche se non so se sono necessari), e soprattutto me l'ha detto dopo anni che ci vado e perchè gliel'ho chiesta io. Lo psicoterapeuta, che utilizza l'approccio sistemico-relazionale, sostiene che non ho nè un disturbo di identità di genere nè problemi legati al mio orientamento sessuale, è contrario che io assuma farmaci, lui sostiene che tutto è legato alle relazioni che ho avuto e che tuttora ho in famiglia.
Vorrebbe che cercassi di migliorare i rapporti in famiglia ma io non riesco, o forse per adesso sto talmente male da non riuscire a fare niente e poi non riesco a comunicare con nessuno e non solo in famiglia.
Mi scusi Dottore per essermi dilungata
La ringrazio ancora
[#6]
Ex utente
Non so Dottore se a questo punto dovrei cambiare psicoterapeuta (che non fa altro che dirmi che i problemi stanno nelle relazioni familiari) ma potrebbe centrare qualcosa il disturbo di identità con questo? E anche cambiare psichiatra.
Quindi secondo il Suo parere il cipralex da 20 mg non è la cura adatta a me?
Grazie ancora
Quindi secondo il Suo parere il cipralex da 20 mg non è la cura adatta a me?
Grazie ancora
[#9]
Gentile utente,
mi sento di consigliare una valutazione specifica che tenga conto sia della problematica psicologico-psichiatrica che della problematica psicosessuologica.
L'ideale sarebbe uno psichiatra con competenze e formazione in sessuologia. Esistono professionisti in tal senso: magari ne parli con lo psichiatra per poter essere indirizzata in tal senso.
mi sento di consigliare una valutazione specifica che tenga conto sia della problematica psicologico-psichiatrica che della problematica psicosessuologica.
L'ideale sarebbe uno psichiatra con competenze e formazione in sessuologia. Esistono professionisti in tal senso: magari ne parli con lo psichiatra per poter essere indirizzata in tal senso.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#10]
Ex utente
Grazie ancora per avermi risposto, tempo fa ho chiesto alla psichiatra se sarebbe stato opportuno un sessuologo, mi ha detto di no, e che solitamente è adatto per problemi di coppia. Comunque ho dimenticato di aggiungere che ho sempre avuto avversione per il sesso (nei rapporti con i pochi uomini che ho avuto sono sempre stata frigida) e non ho mai praticato l'autoerotismo
[#14]
Ex utente
Grazie Dottore per avermi risposto.
Il problema è che andare da un professionista a pagamento non posso, per come le ho detto non lavoro perchè questa situazione mi paralizza, e la mia famiglia non mi sarebbe per niente d'aiuto.
Crede che potrei rivolgermi a qualche struttura pubblica?
Anche se la psichiatra che mi ha prescritto il cipralex è lei stessa del centro salute mentale.
Vivo in provincia di Catania
Il problema è che andare da un professionista a pagamento non posso, per come le ho detto non lavoro perchè questa situazione mi paralizza, e la mia famiglia non mi sarebbe per niente d'aiuto.
Crede che potrei rivolgermi a qualche struttura pubblica?
Anche se la psichiatra che mi ha prescritto il cipralex è lei stessa del centro salute mentale.
Vivo in provincia di Catania
[#15]
Se il centro di salute mentale lo consente puo' cambiare psichiatra.
Quindi anche lo psicoterapeuta e' del servizio pubblico?
Il problema non e' tanto nel cambiamento in se' ma almeno trovare due curanti che possano essere d'accordo sui trattamenti, altrimenti il suo problema non si risolve.
Quindi anche lo psicoterapeuta e' del servizio pubblico?
Il problema non e' tanto nel cambiamento in se' ma almeno trovare due curanti che possano essere d'accordo sui trattamenti, altrimenti il suo problema non si risolve.
[#16]
Ex utente
Grazie ancora Dottore per avermi risposto.
Comunque lo psicoterapeuta è privato, ma siccome sa delle mie difficoltà econoniche mi fa lo sconto, ma mi rendo conto che finora non ho avuto nessun miglioramento.
Per quanto riguarda i farmaci il problema Dottore è che già mi sento "fuori di testa" di mio, ho paura che se magari la stessa psichiatra dove vado o qalcun altro mi dovessero prescrivere antipsicotici starei peggio.
Comunque lo psicoterapeuta è privato, ma siccome sa delle mie difficoltà econoniche mi fa lo sconto, ma mi rendo conto che finora non ho avuto nessun miglioramento.
Per quanto riguarda i farmaci il problema Dottore è che già mi sento "fuori di testa" di mio, ho paura che se magari la stessa psichiatra dove vado o qalcun altro mi dovessero prescrivere antipsicotici starei peggio.
[#17]
Gentile utente,
Riferisce di provare attrazione per le donne e che questo sia il centro del suo problema, e poi evita qualsiasi contatto. Non torna. Questo tipo di pensiero è stato commentato dai suoi terapeuti in rapporto al fatto che le è stato diagnostiacato un disturbo di tipo ossessivo ?
Poi:
"disturbo di personalità ossessiva border a tratti depressivi"
E' una diagnosi confusa. La farei rifare. E ci vuole solo un colloquio e una ricostruzione della sua storia, niente di particolare.
Il resto è una interpretazione come al solito libera e infondata scientificamente. Inoltre le istigazioni a non utilizzare terapie efficaci sui sintomi non è un approccio accettabile, così come è sconcertante che qualcuno ancora classifichi le cure in "farmaci" contro "non farmaci". Le cure per la mente non sono cure DELLA mente, sono sempre cure del cervello che producono effetti ovviamente sulla mente (farmaci o non farmaci non fa differenza, l'importante è che ci sia l'indicazione dello strumento per lo specifico disturbo).
Riferisce di provare attrazione per le donne e che questo sia il centro del suo problema, e poi evita qualsiasi contatto. Non torna. Questo tipo di pensiero è stato commentato dai suoi terapeuti in rapporto al fatto che le è stato diagnostiacato un disturbo di tipo ossessivo ?
Poi:
"disturbo di personalità ossessiva border a tratti depressivi"
E' una diagnosi confusa. La farei rifare. E ci vuole solo un colloquio e una ricostruzione della sua storia, niente di particolare.
Il resto è una interpretazione come al solito libera e infondata scientificamente. Inoltre le istigazioni a non utilizzare terapie efficaci sui sintomi non è un approccio accettabile, così come è sconcertante che qualcuno ancora classifichi le cure in "farmaci" contro "non farmaci". Le cure per la mente non sono cure DELLA mente, sono sempre cure del cervello che producono effetti ovviamente sulla mente (farmaci o non farmaci non fa differenza, l'importante è che ci sia l'indicazione dello strumento per lo specifico disturbo).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#18]
Ex utente
Salve Dott. Pacini grazie per avermi risposto.
Non so perchè la psichiatra del centro salute mentale mi ha fatto questa diagnosi, forse perchè le ho detto che il pensiero sulla mia identità di genere e sulla mia presunta omosessualità è sempre presente nella mia mente e non mi fa vivere, forse anche perchè le ho detto che alterno momenti di rabbia a momenti di tristezza e che non provo affetto per nessuno.
Il mio psicoterapeuta sostiene che tutto è legato alle relazioni che ho avuto e che ho in famiglia.
E' anche vero che non mi sono mai sentita parte di questa famiglia ho sempre sognato di appartenere a un altro tipo di famiglia, quindi sostiene che tutto questo mi ha portato ad avere un'instabilità della mia identità.
Non so perchè la psichiatra del centro salute mentale mi ha fatto questa diagnosi, forse perchè le ho detto che il pensiero sulla mia identità di genere e sulla mia presunta omosessualità è sempre presente nella mia mente e non mi fa vivere, forse anche perchè le ho detto che alterno momenti di rabbia a momenti di tristezza e che non provo affetto per nessuno.
Il mio psicoterapeuta sostiene che tutto è legato alle relazioni che ho avuto e che ho in famiglia.
E' anche vero che non mi sono mai sentita parte di questa famiglia ho sempre sognato di appartenere a un altro tipo di famiglia, quindi sostiene che tutto questo mi ha portato ad avere un'instabilità della mia identità.
[#19]
Ex utente
Dimenticavo di aggiungere che ormai mi sento incapace a fare tutto anche a prendere la più piccola decisione, e che sono sono sempre stata una persona timida e fortemente insicura sempre criticata dalla mia famiglia e ho sempre considerato gli altri migliori di me tanto che spesso mi capitava di imitare alcune amiche.
[#22]
Non è necessario fare test. Esistono i criteri diagnostici che si valutano durante un colloquio più o meno guidato. Importante è la sua storia così come le verrà chiesta e riterrà di raccontarla.
Dalla domanda mi par di capire che non ritiene che le terapie siano date con un senso preciso. Se le dico di far fare la diagnosi come posso fare affermazioni sull'appropriatezza della cura ?
Dalla domanda mi par di capire che non ritiene che le terapie siano date con un senso preciso. Se le dico di far fare la diagnosi come posso fare affermazioni sull'appropriatezza della cura ?
[#23]
Ex utente
La psichiatra sa la mia storia e dopo tanto tempo e solo dopo che gliel'ho chiesta io mi ha fatto la diagnosi che le ho detto.
Ho assunto diversi tipi di antidepressivi, qualche anno fa mi ha dato pure il risperdal poi haldol da 10 mg in gocce ma mi facevano stare malissimo mi sentivo in aria più di quanto non mi senta adesso.
Ho assunto diversi tipi di antidepressivi, qualche anno fa mi ha dato pure il risperdal poi haldol da 10 mg in gocce ma mi facevano stare malissimo mi sentivo in aria più di quanto non mi senta adesso.
[#25]
Ex utente
Dopo le festività contatterò nuovamente la psichiatra.
Non so Dottore più passa il tempo e più io continuo a stare peggio. Mi sento apatica penso spesso che sarebbe meglio farla finita, allora per contrastare questo pensiero cerco di dormire.
Poi questa mancanza di sentimenti verso tutti, spesso provo solo rabbia, e l'incapacità di fare tutto mi fanno pensare che la vita continuando così non ha senso.
Non riesco a vivere per niente una vita tranquilla. Spesso sto seduta sul letto inizio a fare dei movimenti avanti e indietro con il corpo e a pensare a come mi sento oppure mi metto le mani tra i capelli e sento che sto impazzendo.
Quello che mi domando è ma questi sintomi sono legati al dubbio sulla mia identità o presunta omosessualità, oppure sono questi sintomi che mi portano ad avere questi dubbi?
Non so Dottore più passa il tempo e più io continuo a stare peggio. Mi sento apatica penso spesso che sarebbe meglio farla finita, allora per contrastare questo pensiero cerco di dormire.
Poi questa mancanza di sentimenti verso tutti, spesso provo solo rabbia, e l'incapacità di fare tutto mi fanno pensare che la vita continuando così non ha senso.
Non riesco a vivere per niente una vita tranquilla. Spesso sto seduta sul letto inizio a fare dei movimenti avanti e indietro con il corpo e a pensare a come mi sento oppure mi metto le mani tra i capelli e sento che sto impazzendo.
Quello che mi domando è ma questi sintomi sono legati al dubbio sulla mia identità o presunta omosessualità, oppure sono questi sintomi che mi portano ad avere questi dubbi?
[#29]
Ex utente
Si lo so Dottore che mi avete dato diverse risposte.
Il problema è che appunto non riesco a capire di cosa soffro perchè continuo a stare male.
Quindi voi mi consigliate di rivolgermi alla psichiatra del centro salute mentale o a qualcun altro per farmi fare una diagnosi precisa e associare i farmaci giusti?
Io penso che purtroppo come dice lo psicoterapeuta tutto è legato alle relazioni che ho avuto in famiglia sia nell'infanzia che nell'adolescenza.
Ma come si fa ad uscirne se ormai certi rapporti non possono cambiare più e se io ho un odio e un rifiuto per la mia famiglia che considero la causa dei miei problemi? Inoltre mia madre continua a ripetermi che io non ho niente che sono fissata e che potrei farne anche a meno di prendere farmaci.
Il problema è che appunto non riesco a capire di cosa soffro perchè continuo a stare male.
Quindi voi mi consigliate di rivolgermi alla psichiatra del centro salute mentale o a qualcun altro per farmi fare una diagnosi precisa e associare i farmaci giusti?
Io penso che purtroppo come dice lo psicoterapeuta tutto è legato alle relazioni che ho avuto in famiglia sia nell'infanzia che nell'adolescenza.
Ma come si fa ad uscirne se ormai certi rapporti non possono cambiare più e se io ho un odio e un rifiuto per la mia famiglia che considero la causa dei miei problemi? Inoltre mia madre continua a ripetermi che io non ho niente che sono fissata e che potrei farne anche a meno di prendere farmaci.
[#30]
Naturalmente sceglie soluzioni che le forniscono risposte esterne. Tra il cervello e l'ambiente, viene prima il cervello.
Naturalmente la conclusione è di non curarsi, è sempre così che vanno a finire queste rimuginazioni.
Se lei non ha niente ed è fissata vuole dire che non è vero che non ha niente, ha una fissazione.
E' quello che sembra infatti, per questo le si è detto di farsi fare una diagnosi psichiatrica più "secca".
Naturalmente la conclusione è di non curarsi, è sempre così che vanno a finire queste rimuginazioni.
Se lei non ha niente ed è fissata vuole dire che non è vero che non ha niente, ha una fissazione.
E' quello che sembra infatti, per questo le si è detto di farsi fare una diagnosi psichiatrica più "secca".
[#31]
Ex utente
Grazie Dottore per avermi risposto.
Contatterò di nuovo la psichiatra del centro salute mentale.
Volevo chiederle un'altra cosa, per come ho scritto nella prima mail ho sempre sofferto di alcune fobie (dei bottoni del sangue e delle ferite e da un pò di tempo anche di quella sociale).
Crede che ci sia una cura anche per questo?
Grazie ancora
Contatterò di nuovo la psichiatra del centro salute mentale.
Volevo chiederle un'altra cosa, per come ho scritto nella prima mail ho sempre sofferto di alcune fobie (dei bottoni del sangue e delle ferite e da un pò di tempo anche di quella sociale).
Crede che ci sia una cura anche per questo?
Grazie ancora
[#35]
Ex utente
Buongiorno Dottori, pomeriggio chiamo il centro salute mentale per prendere appuntamento con la psichiatra.
Temo che appena le dico dei miei sintomi mi da gli antipsicotici come è successo qualche anno fa.
Mi chiedo se in base ai miei problem se esistono altri farmaci che non siano antipsicotici (perchè davvero mi fanno stare malissimo).
Temo che appena le dico dei miei sintomi mi da gli antipsicotici come è successo qualche anno fa.
Mi chiedo se in base ai miei problem se esistono altri farmaci che non siano antipsicotici (perchè davvero mi fanno stare malissimo).
[#36]
Gentile utente,
se la sua diagnosi è una psicosi con sintomi psicotici e le danno antipsicotici è il meglio che possano fare, tollerabilità a parte. Se non ha fiducia in quei medici può chiedere ad altri, o discutere con i colleghi del csm su che tipo di effetti negativi le hanno dato per vedere se c'è qualche cosa di migliore.
Però senza diagnosi questi ragionamenti non sono possibili.
se la sua diagnosi è una psicosi con sintomi psicotici e le danno antipsicotici è il meglio che possano fare, tollerabilità a parte. Se non ha fiducia in quei medici può chiedere ad altri, o discutere con i colleghi del csm su che tipo di effetti negativi le hanno dato per vedere se c'è qualche cosa di migliore.
Però senza diagnosi questi ragionamenti non sono possibili.
[#37]
Ex utente
Salve Dottori, ho chiamato il centro salute mentale e ho preso appuntamento con la psichiatra per il 21 gennaio.
La diagnosi che l'ultima volta mi ha fatto (da premettere che gliel'ho chiesta io) è stata "disturbo di personalità ossessiva border a tratti depressivi", e mi avete risposto che è una diagnosi confusa.
Mi chiedo quando andrò all'appuntamento cosa devo dire alla psichiatra che è confusa come diagnosi? Sicuramente mi chiederà sulla base di cosa affermo questo e non so cosa potrei risponderle.
Vi ringrazio in anticipo per i vostri consigli.
La diagnosi che l'ultima volta mi ha fatto (da premettere che gliel'ho chiesta io) è stata "disturbo di personalità ossessiva border a tratti depressivi", e mi avete risposto che è una diagnosi confusa.
Mi chiedo quando andrò all'appuntamento cosa devo dire alla psichiatra che è confusa come diagnosi? Sicuramente mi chiederà sulla base di cosa affermo questo e non so cosa potrei risponderle.
Vi ringrazio in anticipo per i vostri consigli.
[#38]
Gentile utente,
"Disturbo ossessivo di personalità", ok, poi "border" scritto così presumo sia borderline, che gerarchicamente dovrebbe venire prima come importanza, e appartiene ad un'altro tipo di personalità. Niente vieta di avere anche tutte le personalità insieme, ma proprio per questo le diagnosi di disturbo di personalità sono considerate poco affidabilin in quanto poco riproducibili, ovvero tendono troppo a risentire di come lo psichiatra interpreta i criteri diagnostici. I criteri suddetti sono inoltre non di tipo sintomatico, ma fanno riferimento alle modalità con cui una persona si rapporta, quindi sono già di per sé meno limpide. Per finire con "a tratti depressivi" che è un sottotipo di personalità border (?) di cui si intuisce il senso, ma nella personalitù borderline già ci sono i tratti depressivi di un certo tipo.
Quindi il significato vero e proprio lo saprà probabilmente la sua psichiatra. Spesso le descrizioni non corrispondono a diagnosi vere e proprie, e non esiste una sola classificazione di riferimento.
Insomma, si capisce cosa vuol dire ma una diagnosi di personalità rimane una diagnosi meno riproducibile di una di altro tipo.
Saluti
"Disturbo ossessivo di personalità", ok, poi "border" scritto così presumo sia borderline, che gerarchicamente dovrebbe venire prima come importanza, e appartiene ad un'altro tipo di personalità. Niente vieta di avere anche tutte le personalità insieme, ma proprio per questo le diagnosi di disturbo di personalità sono considerate poco affidabilin in quanto poco riproducibili, ovvero tendono troppo a risentire di come lo psichiatra interpreta i criteri diagnostici. I criteri suddetti sono inoltre non di tipo sintomatico, ma fanno riferimento alle modalità con cui una persona si rapporta, quindi sono già di per sé meno limpide. Per finire con "a tratti depressivi" che è un sottotipo di personalità border (?) di cui si intuisce il senso, ma nella personalitù borderline già ci sono i tratti depressivi di un certo tipo.
Quindi il significato vero e proprio lo saprà probabilmente la sua psichiatra. Spesso le descrizioni non corrispondono a diagnosi vere e proprie, e non esiste una sola classificazione di riferimento.
Insomma, si capisce cosa vuol dire ma una diagnosi di personalità rimane una diagnosi meno riproducibile di una di altro tipo.
Saluti
[#43]
Ex utente
Sì Dottore lo so che chiedo sempre la stessa cosa.
Il problema è che non ho ancora capito di cosa soffro, cioè se il mio disturbo di identità (il non sentirmi donna e a volte voler essere uomo) dipende da qualche patologia o è il disturbo di identità che mi porta a sentirmi depressa ossessiva anaffettiva ecc ecc.
Scusate la mia insistenza ma per sapere se ho un disturbo di identità di genere dovrei rivolgermi a qualche psicologo specializzato sulle tematiche oppure va bene lo stesso psichiatra.
Grazie ancora
Il problema è che non ho ancora capito di cosa soffro, cioè se il mio disturbo di identità (il non sentirmi donna e a volte voler essere uomo) dipende da qualche patologia o è il disturbo di identità che mi porta a sentirmi depressa ossessiva anaffettiva ecc ecc.
Scusate la mia insistenza ma per sapere se ho un disturbo di identità di genere dovrei rivolgermi a qualche psicologo specializzato sulle tematiche oppure va bene lo stesso psichiatra.
Grazie ancora
[#44]
"Scusate la mia insistenza". La scusiamo ma non possiamo assecondarla. E lei insiste con il disturbo dell'identità di genere, chiede se è il caso di rivolgersi ad uno specialista in questo, che non è una diagnosi ma una sua elaborazione. Vada a farsi visitare da uno psichiatra e ne segua le cure, senza proporgli troppe ipotesi e dubbi. NON è utile per Lei.
[#46]
Ex utente
Salve Dottori, oggi sono andata all'appuntamento dalla psichiatra del centro salute mentale.
Mi ha detto di continuare ad assumere il cipralex da 20 mg, e di prendere Apentin (dice che è uno stabilizzatore dell'umore). Onostemente le ho chiesto io se bastava solo l'antidepressivo, allora mi ha prescritto pure questo Apentin. Tra 20 giorni devo rivederla.
Ho chiesto dei chiarimenti sulla diagnosi, e mi ha detto che ho un disturbo di personalità border (anche se non ho tutte le caratteristiche), e pure un disturbo ossessivo, e che il tutto può essere definito n.a.s. (non altrimenti specificato).
Che ne pensate della cura?
Grazie ancora
Mi ha detto di continuare ad assumere il cipralex da 20 mg, e di prendere Apentin (dice che è uno stabilizzatore dell'umore). Onostemente le ho chiesto io se bastava solo l'antidepressivo, allora mi ha prescritto pure questo Apentin. Tra 20 giorni devo rivederla.
Ho chiesto dei chiarimenti sulla diagnosi, e mi ha detto che ho un disturbo di personalità border (anche se non ho tutte le caratteristiche), e pure un disturbo ossessivo, e che il tutto può essere definito n.a.s. (non altrimenti specificato).
Che ne pensate della cura?
Grazie ancora
[#47]
Gli elementi che ha qui riferito richiamano ad una simile ipotesi di disturbo ossessivo in effetti, ma possono coesistere altri aspetti.
La terapia è una terapia indirizzata verso aspetti ansiosi, vista la scelta dei medicinali (Gapapentin credo sia, non Apentin).
La finale però non è chiara:
n.a.s. è non altrimenti specificato, e invece dicendo disturbo ossessivo e disturbo borderline si specifica molto chiaramente.
La terapia è una terapia indirizzata verso aspetti ansiosi, vista la scelta dei medicinali (Gapapentin credo sia, non Apentin).
La finale però non è chiara:
n.a.s. è non altrimenti specificato, e invece dicendo disturbo ossessivo e disturbo borderline si specifica molto chiaramente.
[#48]
Gentile utente,
la inviterei a sentire un parere differente, in quanto la sua situazione si sta ingarbugliando ulteriormente poiche' la sua psichiatra non le mette bene in chiaro alcuni aspetti della sua patologia, non le fornisce una diagnosi adeguata, se la diagnosi riferita e' quella esatta il trattamento non e' indicato in alcun modo.
la inviterei a sentire un parere differente, in quanto la sua situazione si sta ingarbugliando ulteriormente poiche' la sua psichiatra non le mette bene in chiaro alcuni aspetti della sua patologia, non le fornisce una diagnosi adeguata, se la diagnosi riferita e' quella esatta il trattamento non e' indicato in alcun modo.
[#49]
Ex utente
Grazie per avermi risposto.
Dottor Pacini sulla confezione del farmaco c'è scritto Apentin e sotto gabapentin medicinale equivalente (non so se è un farmaco nuovo).
Mi ha detto disturbo di personalità border e disturbo ossessivo, ma siccome dice che in me sono presenti diverse sfumature mi ha detto che si può definire n.a.s.
Per il Dott. Ruggiero la psichiatra mi ha fatto questa diagnosi, anche se mi ha detto che all'inizio (e cioè nel 2002 quando ho iniziato ad avvertire questo disturbo di identità) dice che sono partita con un disturbo ossessivo.
Non so più cosa pensare.
Grazie ancora
Dottor Pacini sulla confezione del farmaco c'è scritto Apentin e sotto gabapentin medicinale equivalente (non so se è un farmaco nuovo).
Mi ha detto disturbo di personalità border e disturbo ossessivo, ma siccome dice che in me sono presenti diverse sfumature mi ha detto che si può definire n.a.s.
Per il Dott. Ruggiero la psichiatra mi ha fatto questa diagnosi, anche se mi ha detto che all'inizio (e cioè nel 2002 quando ho iniziato ad avvertire questo disturbo di identità) dice che sono partita con un disturbo ossessivo.
Non so più cosa pensare.
Grazie ancora
[#51]
N.a.s significa non altrimenti specificato, mentre nel suo caso è stato specificato. O l'una, o l'altra. N.a.s. non significa che ci sono altri aspetti, direi di far rivedere la diagnosi.
Perché poi continua a usare il termine disturbo di identità in riferimento al sintom che già ha riferito non si capisce.
Perché poi continua a usare il termine disturbo di identità in riferimento al sintom che già ha riferito non si capisce.
[#52]
Ex utente
Salve Dott. Pacini, volevo dire che vado dalla psichiatra dal 2002, allora ci sono andata a causa di questo disturbo di identità che avvertivo e che avverto.
E lei l'ultima volta mi ha detto che all'inizio sono partita con un disturbo ossessivo, e ora che ho un disturbo di personalità border.
Non ci capisco più niente ho solo tanta confusione.
E lei l'ultima volta mi ha detto che all'inizio sono partita con un disturbo ossessivo, e ora che ho un disturbo di personalità border.
Non ci capisco più niente ho solo tanta confusione.
[#53]
Perché continua a ripetere questa storia del disturbo di identità "che avverte" ? Disturbo di identità è una diagnosi, lei usa questo termine riferendosi ad un suo dubbio, non c'entra niente. Per cortesia smetta di parlare di disturbo di identità come fosse una diagnosi, non è sulla strada giusta per lasciarsi curare con calma.
La diagnosi che ha ricevuto è ossessivo+border. Non c'è niente da capire. Segua la cura e poi si giudicheranno i risultati.
La diagnosi che ha ricevuto è ossessivo+border. Non c'è niente da capire. Segua la cura e poi si giudicheranno i risultati.
[#54]
Ex utente
Va bene Dottore mi correggo dubbio di identità. Spero che comunque la cura sia quella giusta.
Sono 10 giorni che assumo lo stabilizzatore dell'umore ma finora non vedo cambiamenti. Ci sono giorni che avverto una certa nausea e un senso di stordimento.
E' possibile che il farmaco non sia quello adatto o bisogna aspettare ancora per vedere qualche risultato positivo?
Grazie ancora
Sono 10 giorni che assumo lo stabilizzatore dell'umore ma finora non vedo cambiamenti. Ci sono giorni che avverto una certa nausea e un senso di stordimento.
E' possibile che il farmaco non sia quello adatto o bisogna aspettare ancora per vedere qualche risultato positivo?
Grazie ancora
[#56]
Ex utente
Dott. Pacini siccome ho dimenticato di chiederlo alla psichiatra, volevo sapere se lo stabilizzatore va assunto a stomaco pieno o va bene anche a stomaco vuoto?
La psichiatra mi ha detto di assumerlo la sera, e lo prendo prima di andare a letto ma non sempre alla stessa ora.
Dovrei rispettare comunque un orario?
La psichiatra mi ha detto di assumerlo la sera, e lo prendo prima di andare a letto ma non sempre alla stessa ora.
Dovrei rispettare comunque un orario?
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.