Il mio psichiatra mi
[#1]
Da quanto tempo le e' stato prescritto e a quali dosaggi?
Parlare di "pesantezza" di un farmaco non ha alcun senso, se il suo psichiatra ha concordato questo trattamento con lei, vuol dire che e' il trattamento adeguato alla sua condizione.
Parlare di "pesantezza" di un farmaco non ha alcun senso, se il suo psichiatra ha concordato questo trattamento con lei, vuol dire che e' il trattamento adeguato alla sua condizione.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#6]
Gentile utente,
anche l'aria che respiriamo potrebbe essere dannosa...
Con queste considerazioni non raggiunge alcun obiettivo: il mio consiglio è di discutere in modo approfondito con lo psichiatra che le ha prescritto i farmaci ma una volta uscito dal suo studio fare le cose che avete concordato insieme.
E fidarsi!
anche l'aria che respiriamo potrebbe essere dannosa...
Con queste considerazioni non raggiunge alcun obiettivo: il mio consiglio è di discutere in modo approfondito con lo psichiatra che le ha prescritto i farmaci ma una volta uscito dal suo studio fare le cose che avete concordato insieme.
E fidarsi!
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#7]
Gentile utente
gli stabilizzatori anticonvulsivanti (tra cui il Tegretol) vengono metabolizzati dal fegato, e non possono provocare insufficienza renale. Questo lo scrivo non per lei, che tanto non ne verrebbe rassicurato, ma per chi altro debba leggere questo consulto.
Vorrei spendere qualche parola riguardo agli effetti collaterali dei farmaci in genere.
La verità è questa: la maggior parte dei farmaci attivi ha degli effetti collaterali: dall'aspirina agli antibiotici, agli anti-ipertensivi, ai farmaci per l'iperplasia prostatica e così via. La presenza o l'intensità degli effetti collaterali è fortemente condizionata dal codice genetico dell'individuo, e quindi difficilmente prevedibile.
Questi effetti collaterali andranno poi messi sul piatto della bilancia; nell'altro piatto vanno messi i vantaggi, e poi sarà il paziente a decidere. Si può anche decidere di non curarsi. Un dato di fatto è certo: in era prefarmacologica l'aspettativa di vita era la metà di quella attuale.
Cordiali saluti
gli stabilizzatori anticonvulsivanti (tra cui il Tegretol) vengono metabolizzati dal fegato, e non possono provocare insufficienza renale. Questo lo scrivo non per lei, che tanto non ne verrebbe rassicurato, ma per chi altro debba leggere questo consulto.
Vorrei spendere qualche parola riguardo agli effetti collaterali dei farmaci in genere.
La verità è questa: la maggior parte dei farmaci attivi ha degli effetti collaterali: dall'aspirina agli antibiotici, agli anti-ipertensivi, ai farmaci per l'iperplasia prostatica e così via. La presenza o l'intensità degli effetti collaterali è fortemente condizionata dal codice genetico dell'individuo, e quindi difficilmente prevedibile.
Questi effetti collaterali andranno poi messi sul piatto della bilancia; nell'altro piatto vanno messi i vantaggi, e poi sarà il paziente a decidere. Si può anche decidere di non curarsi. Un dato di fatto è certo: in era prefarmacologica l'aspettativa di vita era la metà di quella attuale.
Cordiali saluti
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#8]
Gentile utente,
il fatto che lei sia ossessivo non giustifica che possa continuare a fare sempre la stessa domanda, cambiando solo il nome del farmaco.
La sua regolamentazione dovrebbe farle comprendere che tali domande, appartenendo al suo disturbo, se trovassero risposta alimenterebbero altre domande sempre della stessa natura.
Cio' indica che comunque il suo trattamento non la compensa in modo efficace ed andrebbe introdotto in modo adatto, sia che possa essere con un antidepressivo che possa essere considerato l'utilizzo di uno stabilizzante, secondo le indicazioni che le deve dare il suo psichiatra curante.
Tutte le sue preoccupazioni non fanno altro che rimandare il suo trattamento che potrebbe essere anche utile per il suo problema.
il fatto che lei sia ossessivo non giustifica che possa continuare a fare sempre la stessa domanda, cambiando solo il nome del farmaco.
La sua regolamentazione dovrebbe farle comprendere che tali domande, appartenendo al suo disturbo, se trovassero risposta alimenterebbero altre domande sempre della stessa natura.
Cio' indica che comunque il suo trattamento non la compensa in modo efficace ed andrebbe introdotto in modo adatto, sia che possa essere con un antidepressivo che possa essere considerato l'utilizzo di uno stabilizzante, secondo le indicazioni che le deve dare il suo psichiatra curante.
Tutte le sue preoccupazioni non fanno altro che rimandare il suo trattamento che potrebbe essere anche utile per il suo problema.
[#10]
Gentile utente,
l'assunzione nel tempo di un trattamento deve essere una indicazione del suo curante.
Se il suo problema e' cronico, certamente il trattamento puo' essere prolungato per tempi molto lunghi.
Deve solo decidere di assumere i trattamenti come indicato, piu' perde tempo piu' il suo disturbo si cronicizza e diventa difficile da trattare.
l'assunzione nel tempo di un trattamento deve essere una indicazione del suo curante.
Se il suo problema e' cronico, certamente il trattamento puo' essere prolungato per tempi molto lunghi.
Deve solo decidere di assumere i trattamenti come indicato, piu' perde tempo piu' il suo disturbo si cronicizza e diventa difficile da trattare.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 4.7k visite dal 20/12/2009.
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