La depressione è ereditaria?

Salve,
in questo ultimo anno mi sono successe cose piuttosto sgraadevoli, e spesso a causa di discussioni con il mio ragazzo mi sono trovata ad essere violenta, sia verbalmente che fisicamente, non riconoscendo assolutamente questa parte di me. Sono sempre stata una ragazza tranquilla, a cui non è mai piaciuto "attaccare", ma piuttosto mandare giù e andare avanti per non far stare male le persone accanto a me. Negli ultimi mesi però mi sono sentita molto strana, come immersa in una fitta nebbia, senza vedere ne avanti ne indietro, senza vedere più nemmeno me stessa, con un forte senso di pesantezza, di svogliatezza, tante paure ingiustificate, crisi di nervi e di pianto di cui soltanto dopo qualche tempo mi rendevo conto di aver esagerato, in più "soffro" di autolesionismo...
Comunque il motivo per cui veramente mi preoccupa tutto questo è che mia madre, da tanti anni in cura, è affetta da depressione da quando aveva circa 17 anni...quindi mi chiedevo se è possibile che io abbia ereditato la depressione...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

non vi e' una relazione diretta di tipo genetico con la depressione.
Intervengono sia fattori genetici con una predisposizione alla malattia che fattori ambientali con la possibilita' di sviluppare la malattia a seguito di eventi stressanti specifici.

Il fatto che sua madre sia da tanti anni affetta da questa patologia, e quindi ne ha visto l'evoluzione durante tutta la sua vita di bambina ed adolescente, e' un fattore ambientale negativo che puo' essere aggiunto alla sua predisposizione.
Potrebbe aver acquisito dei comportamenti che ha ritenuto normali durante la sua eta' piu' giovane ed ora comprende che tali comportamenti appartenevano alla malattia di sua madre.

Poi si deve estrapolare il suo sintomo attuale che deve essere valutato da uno specialista, indipendentemente dalla sua familiarita' alla malattia.

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Caro dottor Ruggiero intanto la ringrazio molto per la tempestiva risposta, inoltre volevo aggiungere alla descrizione del mio stato d'animo che ho sopra descritto, delle alternanze di inconsueta freddezza davanti ad eventi in cui forse ci si aspetterebbe un pò più di partecipazione, a momenti in cui invece la tristezza diventa quasi soffocante magari per una sciocchezza...
Dati questi fatti, lei crede che debba consultare uno specialista? Se si, che tipo di consulenza mi consiglia?

Cordiali saluti!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Si dovrebbe consultare uno specialista.

Sono dell'idea che il primo contatto deve essere con uno psichiatra, poi da qui sara' deciso un indirizzamento piu' specifico per la sua problematica.
Se eleggibile, l'approccio psicoterapeutico puo' essere utile, ma comunque escluderei con una visita diretta qualsiasi dubbio di diagnosi differenziale che richiederebbe trattamenti diversi.
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Era effettivamente qualche tempo che sentivo il bisogno di vedere qualcuno, più che altro forse, semplicemente di essere ascoltata e capita...ma non ho mai avuto il coraggio...mi aiuta molto in fatto che lei l'abbia fatto. Per questo cogliendo la sua raccomandazione colgo anche l'occasione per ringraziarla di nuovo.

Cordiali saluti!