Antidepressivi e immersioni subacquee

Gentili dottori,
da circa due anni sono in cura con farmaci antidepressivi per combattere il disturbo ossessivo compulsivo, che mi aveva completamente imprigionato. Faccio psicoterapia cognitiva comportamentale e negli ultimi mesi ho ottenuto notevoli miglioramenti. Periodicamente vado a controllo da una psichiatra che mi prescrive i farmaci come terapia di supporto.
I farmaci sono: Cipralex 20 mg al mattino e sera. Laroxyl 10 mg al mattino e 25 mg la sera. Mutabon forte solo la sera.
Vi chiedo se assumendo questi farmaci posso riprendere le immersioni subacquee con ARA, auto respiratori ad aria,a profondità di circa 20 o 30 metri. E' da tre anni che non mi immergo, si sta avvicinando l'estate e per me sarebbe importante riprendere un'attività così bella. Sarebbe uno stimolo in più alla guarigione, proprio adesso che sto riscoprendo il piacere di esserci. Vorrei sapere se corro dei rischi. So che anche una banale aspirina potrebbe essere pericolosa.
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

Non ci sono controindicazioni particolari per l'uso di antidepressivi mentre l'uso di benzodiazepine potrebbe ridurre l'attivita' respiratoria leggermente.
Cio' pero' non dovrebbe ridurre la sua possibilita' di svolgere la sua attivita' sportiva.
Per precauzione provi a vedere se la sua associazione di subacquei possiede una lista delle molecole controindicate per l'immersione e chieda anche alla sua psichiatra se evetualmente puo' ridurre la dose di benzodiazepina.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
concordo con le osservazioni effettuate dal collega Dr. Ruggiero.

Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo

www.psichiatria-online.it
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Dr. Mauro Milardi Psichiatra, Medico igienista, Anestesista, Psicoterapeuta 23
Io penso che potremmo considerare per analogia l'utilizzo di questi farmaci con il guidare un auto.Non penso tanto al rischio "biologico" dell'uso di una certa molecola, salvo il rischio di una sottavultazione del rischio di una situazione, ma anche del suo stato di benessere psicologico, cosa da chiedere al suo curante.

Mauro Milardi