Fiato corto
Da quasi tre anni ho di tanto in tanto la sensazione di avere il fiato corto, costreto a sbadigliare in continuazione,il chè in certe situazione mi provoca disagio. Effettuati ecocardiogramma, vista cardiologica esami vari e rx petto, tuto regolare.
Consultato pschiatra mi ha diagnosticato uno stato d'ansia non particolarmente problematica, consigliandomi di non prendere più caffè e al bisogno 10 gocce di Compendium, ma non esagerare con il farmaco.
Di tanto in tanto prendo le 10 gocce, dopo un pò di tempo il problema si ripresenta senza motivazioni o situazioni particolari.
Chiedo se a vostro avviso c'è da fare una terapia continua o qualcos'altro ?????
Vi ringraziuo per i suggerimenti che mi darete. Cordialmente Paolo.
Consultato pschiatra mi ha diagnosticato uno stato d'ansia non particolarmente problematica, consigliandomi di non prendere più caffè e al bisogno 10 gocce di Compendium, ma non esagerare con il farmaco.
Di tanto in tanto prendo le 10 gocce, dopo un pò di tempo il problema si ripresenta senza motivazioni o situazioni particolari.
Chiedo se a vostro avviso c'è da fare una terapia continua o qualcos'altro ?????
Vi ringraziuo per i suggerimenti che mi darete. Cordialmente Paolo.
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Gentile utente,
"uno stato d'ansia" è un po' vago, e non è una diagnosi. Il compendium al bisogno non mi sembra una prescrizione sensata. Se la cosa frequente, il bisogno diventerà facilmente tutti i giorni e così il compendium non funzionerà più ma le avrà creato un certo grado di dipendenza. Di "non esagerare" è ragionevole, ma non è lei che decide, purtroppo è l'ansia.
Il caffé non è certo un fattore decisivo per sostenere un disturbo, a meno che la diagnosi non sia abuso di caffeina. Quindi direi di chiedere un secondo parere.
"uno stato d'ansia" è un po' vago, e non è una diagnosi. Il compendium al bisogno non mi sembra una prescrizione sensata. Se la cosa frequente, il bisogno diventerà facilmente tutti i giorni e così il compendium non funzionerà più ma le avrà creato un certo grado di dipendenza. Di "non esagerare" è ragionevole, ma non è lei che decide, purtroppo è l'ansia.
Il caffé non è certo un fattore decisivo per sostenere un disturbo, a meno che la diagnosi non sia abuso di caffeina. Quindi direi di chiedere un secondo parere.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 03/12/2009.
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