Insonnia in allattamento

Buongiorno cari dottori,
Scrivo per avere informazioni su un problema che, da circa 5 mesi mi affligge...esattamente da quando è nata la mia bimba. Premetto che non ho mai avuto problemi legati al sonno, dormivo appena poggiata la testa sul cuscino e il mio sonno era lungo e ristoratore (fatta eccezione per brevi episodi legati a stress). Devo riconoscere, però, di essere una persona di natura leggermente ansiosa, infatti soffro da sempre di dermatite seborroica localizzata sulla cute della nuca. LA gravidanza è stata splendida (con tanto sonno!) e anche il parto naturale, tutto sommato, è andato bene. LA bimba è sana, prende il mio latte ma da subito appare molto agitata (piange sempre e dorme poco: la notte si svegliava anche ogni 40 min il primo mese). Dalla prima notte con bimba a casa ho cominciato ad avere difficoltà a dormire e per i primi 10 gg non riuscivo nemmeno a dormire di giorno. PEr i primi due mesi riesco a dormire 2- 3 ore per notte o a volte nemmeno quelle(tra mie difficoltà e risvegli della bimba), poi il terzo mese ho un miglioramento legato anche al fatto che la bimba inizia a dormire di più: il sonno è leggero ma almeno vengo svegliata da lei anche dopo 6-7 ore di sonno. Poi il tracollo: la bimba ricomincia a non dormire e si sveglia ogni ora senza riuscire a riaddormentarsi se non dopo ore di pianti. Io e mio marito abbiamo passato più di un mese a non dormire o a svegliarci in continuazione, io ero nervosissima. Adesso, da circa 20 gg la bimba ha ripreso a dormire almeno 5-6 ore di fila ma il mio problema persiste: a volte fatico a prendre sonno (anche 2 ore) e, avolte, se riesco a rilassarmi un po' sul divano, poi a letto mi addormento subito ma poi dopo 4,5 - 5 ore mi sveglio e di lì in poi fatico a riprendere sonno e, se riesco, è un sonno leggero, pieno di sogni e risvegli per le seguenti 3 - 4 ore (cerco di recuperare in mattinata).
Premetto che il mio umore non è pessimo (certo, quando non dormo, non sono al massimo, ma non mi sento depressa, anche se un po' questa paura di dormire poco sta diventando un'ossessione con tanto di paura di andare a letto la sera. Sto facendo sedute da una psicoterapeuta di indirizzo junghiano da circa un mese ma il problema non migliora. Cosa mi consigliate per risolvere il problema? Grazie a chi vorrà aiutarmi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

deve attendere il termine dell'allattamento e rivolgersi ad uno psichiatra per un trattamento.

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Utente
Utente
Gentile Dottore,

Grazie per la sua risposta. Mi chiedevo solo se per "trattamento" intenda di tipo farmacologico. Sono un po' prevenuta in materia perchè non capisco bene l'utilità di una soluzione "a termine". Mi chiedo se un'assunzione per breve periodo di sonniferi possa essere risolutiva oppure se sia solo in grado di risolvere il problema fin tanto che si assumono i farmaci.
La mia paura principale è quella della dipedenza.
Grazie ancora.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Il sonnifero e' comunque un farmaco che tra l'altro puo' dare dipendenza mentre altri tipi di trattamento non ne danno.

Il punto e' che l'insonnia puo' rappresentare un sintomo iniziale anche di altre forme di patologia psichiatrica.

Per questo motivo e' importante poter avere un trattamento dopo una diagnosi precisa.

Lei intanto sta facendo una psicoterapia ma l'indicazione quale e'?

Se non ha una diagnosi ed una indicazione ad un trattamento difficilmente puo' trarne giovamento.

Poi ha la liberta' di decidere se tenere l'insonnia, ed evenvualmente sviluppare altri sintomi, oppure intraprendere una strada adeguata al suo problema.
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Utente
Utente
Getile Dott. Ruggiero, Scusi se approfitto della sua disponibiltà ma non è facile trovarla in altri medici.
La psicologa da cui vado non ha sciolto alcuna prognosi, l'unico consiglio che mi ha dato è stato quello di prendere un sonnifero ogni tanto ma si renderà conto che con una bimba che ha bisogno di me si notte, non sia facile farlo. Inoltre, come le dicevo, sarei più propensa ad un trattamento che non dia assuefazione. Solo due richieste: queste soluzioni a cui si riferisce (forse si tratta di antidepressivi)possono dare una soluzione che va oltre l'assunzione del farmaco, oppure una volta interrotto il trattamento si è punto e accapo.
Sa, io non mi sono mai drogata, non ho mai fumato, bevo poco e anche se ho l'influenza non abuso di medicine, quindi può immaginare la mia titubanza... Inoltre vorrei chiederle se le fosse possibile indicarmi il nome di un collega nella mia zona (Torino).
GRazie mille ancora.
Saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Per Torino puo' cercare tra gli specialisti iscritti.

Per quanto riguarda i trattamenti, prima si fa una diagnosi e poi si stabilisce il trattamento.

Se il trattamento e' giusto e mantenuto per un tempo sufficiente possono on esserci ricadute di alcun tipo.

La psicologa non puo' consigliarle nessun farmaco, in quanto non e' un medico e ha con lei un rapporto professionale, cioe' non la incontra dal parrucchiere dove la vicina di shampoo consiglia all'altra un farmaco per dormire.
Per questo motivo sarebbe utile svolgere la propria funzione in modo adeguato.
Fa la psicoterapia per cosa?
Se deve fare quattro chiacchere ci sono metodi meno costosi.
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