Confusione mentale e paure
Salve, da un po' di anni soffro di ansia e attacchi di panico. Ci sono stati periodi in cui tali disturbi sono stati maggiori e altri in cui i disturbi sono stati meno presenti.
Con la nascita del mio primo figlio, anzi ancor prima che nascesse, ho avuto un brutto periodo e tra i disturbi percepiti c'è stata per la prima volta anche una certa depressione.
Con una cura leggera suggeritami da uno psichiatra e un "po'" di buona volontà son riuscito (ci sono voluti quasi 2 anni) a marginare quasi tutti i problemi.
Ogni tanto però mi succede di avvertire paure se vogliamo piuttosto irrazionali... ad esempio paure di non riuscire a respirare più, di non riuscire a muovere che ne so una mano o un piede, di essere pericoloso per gli altri, della morte e dell'età che avanza, ma soprattutto di impazzire!
Questo avviene specialmente quando avverto una certa confusione mentale... continuo a pormi molti, troppi quesiti sulla vita, sul come riusciamo a fare qualsiasi cosa, etc etc.. l'altro giorno avevo come la sensazione, o forse sempre una paura, di non riconoscermi più o non riconoscere le mie persone più care o cose simili.
Tutto questo mi preoccupa e non poco.... purtroppo non riesco a comprendere facilmente i sintomi o il problema e inizio spesso ad immaginare troppe cose.
Veramente a volte mi sembra di diventare matto.... cosa dovrei fare? A chi dovrei rivolgermi?
Grazie.
Con la nascita del mio primo figlio, anzi ancor prima che nascesse, ho avuto un brutto periodo e tra i disturbi percepiti c'è stata per la prima volta anche una certa depressione.
Con una cura leggera suggeritami da uno psichiatra e un "po'" di buona volontà son riuscito (ci sono voluti quasi 2 anni) a marginare quasi tutti i problemi.
Ogni tanto però mi succede di avvertire paure se vogliamo piuttosto irrazionali... ad esempio paure di non riuscire a respirare più, di non riuscire a muovere che ne so una mano o un piede, di essere pericoloso per gli altri, della morte e dell'età che avanza, ma soprattutto di impazzire!
Questo avviene specialmente quando avverto una certa confusione mentale... continuo a pormi molti, troppi quesiti sulla vita, sul come riusciamo a fare qualsiasi cosa, etc etc.. l'altro giorno avevo come la sensazione, o forse sempre una paura, di non riconoscermi più o non riconoscere le mie persone più care o cose simili.
Tutto questo mi preoccupa e non poco.... purtroppo non riesco a comprendere facilmente i sintomi o il problema e inizio spesso ad immaginare troppe cose.
Veramente a volte mi sembra di diventare matto.... cosa dovrei fare? A chi dovrei rivolgermi?
Grazie.
[#1]
Caro utente,
si rivolga in prima battuta a uno psichiatra, che saprà valutare la sua situazione attuale ed, eventualmente, somministrarle dei farmaci per i momenti più difficili, come alcuni da lei riportati.
Le consiglio in ogni caso di rivolgersi a uno psicoterapeuta, con cui fare una valutazione diagnostica ed intraprendere un percorso di cura.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
si rivolga in prima battuta a uno psichiatra, che saprà valutare la sua situazione attuale ed, eventualmente, somministrarle dei farmaci per i momenti più difficili, come alcuni da lei riportati.
Le consiglio in ogni caso di rivolgersi a uno psicoterapeuta, con cui fare una valutazione diagnostica ed intraprendere un percorso di cura.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#3]
Caro utente,
personalmente non credo che internet sia il luogo adatto dove poter proporre delle diagnosi.
Sicuramente i sintomi di cui lei parla sono legati a questioni ansiose, ma sarà solo il contatto reale con uno specialista a permettere un corretto inquadramento del problema.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
personalmente non credo che internet sia il luogo adatto dove poter proporre delle diagnosi.
Sicuramente i sintomi di cui lei parla sono legati a questioni ansiose, ma sarà solo il contatto reale con uno specialista a permettere un corretto inquadramento del problema.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
[#4]
gentile utente,
il consiglio della Collega è corretto, probabilmente in questo momento dovrebbe ricontattare lo psichiatra e con lui stabilire un'eventuale farmacoterapia, soprattutto per gestire al meglio questi momenti ciclici di ricaduta.
perchè secondo me di ricaduta, anche se lieve, potrebbe trattarsi (condizionale d'obbligo via internet), a volte nel Disturbo di Panico, o comunque nel caso di forti reazioni d'ansia, possono comparire dei sintomi particolari: non mi riconosco, non conosco le persone che mi stanno intorno, ho paura di impazzire, ecc.
L'idea è comunque quella di affiancare un percorso di psicoterapia, meglio cognitivo-comportamentale, proprio per imparare a gestire tutte le potenziali situazioni che potrebbero innescarle i sintomi d'ansia: questo può farlo solamente attraverso un lavoro di tipo comportamentale, supportato da un'accurata elaborazione cognitiva.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
il consiglio della Collega è corretto, probabilmente in questo momento dovrebbe ricontattare lo psichiatra e con lui stabilire un'eventuale farmacoterapia, soprattutto per gestire al meglio questi momenti ciclici di ricaduta.
perchè secondo me di ricaduta, anche se lieve, potrebbe trattarsi (condizionale d'obbligo via internet), a volte nel Disturbo di Panico, o comunque nel caso di forti reazioni d'ansia, possono comparire dei sintomi particolari: non mi riconosco, non conosco le persone che mi stanno intorno, ho paura di impazzire, ecc.
L'idea è comunque quella di affiancare un percorso di psicoterapia, meglio cognitivo-comportamentale, proprio per imparare a gestire tutte le potenziali situazioni che potrebbero innescarle i sintomi d'ansia: questo può farlo solamente attraverso un lavoro di tipo comportamentale, supportato da un'accurata elaborazione cognitiva.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#5]
Psichiatra
Gentile utente,
alcuni dei sintomi che riferisce (penso, in particolare, alla paura di perdere il controllo e di poter fare del male a qualcuno oppure a se stessi, non volendolo), dal punto di vista psicopatologico sono definite idee di contrasto e sono riconducibili ad un disturbo ossessivo-compulsivo.
L'ideazione di contrasto può talora associarsi anche ad immagini di contrasto: in questo caso il soggetto riferisce immagini mentali intrusive e molto spiacevoli (generalmente a contenuto violento o "sconveniente")che non riesce ad allontanare in alcun modo.
Tali fenomenologie si accompagnano a notevole disagio soggettivo e, spesso, ad evitamento (per fare un esempio pratico, se ho paura di ferire [sottolineo non volendolo assolutamente] un familiare con un coltello, eviterò costantemente di maneggiare coltelli in sua presenza, ad esempio a tavola).
Questi disturbi sono curabili, in prima istanza, con terapie farmacologiche specifiche per il disturbo ossessivo-compulsivo.
Un cordiale saluto
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
alcuni dei sintomi che riferisce (penso, in particolare, alla paura di perdere il controllo e di poter fare del male a qualcuno oppure a se stessi, non volendolo), dal punto di vista psicopatologico sono definite idee di contrasto e sono riconducibili ad un disturbo ossessivo-compulsivo.
L'ideazione di contrasto può talora associarsi anche ad immagini di contrasto: in questo caso il soggetto riferisce immagini mentali intrusive e molto spiacevoli (generalmente a contenuto violento o "sconveniente")che non riesce ad allontanare in alcun modo.
Tali fenomenologie si accompagnano a notevole disagio soggettivo e, spesso, ad evitamento (per fare un esempio pratico, se ho paura di ferire [sottolineo non volendolo assolutamente] un familiare con un coltello, eviterò costantemente di maneggiare coltelli in sua presenza, ad esempio a tavola).
Questi disturbi sono curabili, in prima istanza, con terapie farmacologiche specifiche per il disturbo ossessivo-compulsivo.
Un cordiale saluto
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#6]
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Gentile utente,
credo che sia necessario un inquadramento diagnostico con specialista in psichiatria.
Non esistono "cure leggere" o cure pesanti, va semplicemente fatta un'adeguata terapia farmacologica, da specialista.
I suo disturbi attuali "sensazione di non riconoscere se stessa o chi le sta vicino,paura di commettere atti violenti, di perdere il controllo, confusione, paura di impazzire", potrebbero rientrare in un quadro di disturbo ossessivo-compulsivo ,ma , ripeto la diagnosi va posta da specialista in psichiatria,che le consigliera' anche gli opportuni farmaci,ed eventuale psicoterapia.
cordiali saluti
Dott.ssa I.Di Sipio
www.psicomedicina.mi.it
credo che sia necessario un inquadramento diagnostico con specialista in psichiatria.
Non esistono "cure leggere" o cure pesanti, va semplicemente fatta un'adeguata terapia farmacologica, da specialista.
I suo disturbi attuali "sensazione di non riconoscere se stessa o chi le sta vicino,paura di commettere atti violenti, di perdere il controllo, confusione, paura di impazzire", potrebbero rientrare in un quadro di disturbo ossessivo-compulsivo ,ma , ripeto la diagnosi va posta da specialista in psichiatria,che le consigliera' anche gli opportuni farmaci,ed eventuale psicoterapia.
cordiali saluti
Dott.ssa I.Di Sipio
www.psicomedicina.mi.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 28.8k visite dal 26/03/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.