Un mese senza risultati apprezzabili ho buttato tutti i madicinali, sopportando circa una settimana

Salve sono un uomo di 45 sono coniugato e ho due figli di 10 e 9 anni, mi sono laureato in ingegneria nel 2008 e sono un caposquadra dei vigili del fuoco,è da circa un anno che avvverto disturbi fisici vari. Ho cominciato con dolori gastrointenstinali a cui le indagini diagnostiche(esami del sangue, ormoni tiroidei, ecografia dell'addome e della tiroide, ricerca di sangue occulto nelle feci e endoscopia del primo tratto digestivo con biopsia)non hanno rilevato patologie organiche, i dolori scompaiono e poi ritornano ciclicamente senza nessun presumibile fattore scatenante, ho cominciato ad avere degli episodi di emicrania( 5 o 6 al mese) senza aurea con forti dolori pulsanti alle tempie con nausea e vomito che mi costringevano a letto e duravano 7/8 ore,per questa situazione ho consultato un neurologo che mi ha prescritto per tre mesi fluxarten da 10 mg e almogran al bisogno, la cura non ha eliminato il problema ma ha reso gli episodi più lievi e sopportabili, ma pochi giorni dopo aver sospeso la cura con fluxarten, gennaio 2009, ho cominciato a svegliarmi alle 2 di notte tutto accaldato e agitato e non riuscivo più a riprendere sonno, dopo un paio di giorni ho avuto episodi di tachicardia 110/120 battiti al minuto per alcune ore del pomeriggio e per il resto della giornata sempre intorno agli 80 mentre normalmente mentre normalmente ne ho sempreavuti meno di 60, contemporaneamente anche la pressione sanguigna arriva a 140/90, l'ho sempre avuta sui 110/70, sono tornato dal neurologo che mi ha sostituito il fluxarten con laroxyl 12 gocce a sera, senza alcun risultato per cui mi sono rivolto a un neuropsichiatrico che all'inizio mi ha prescritto Halcion continuando con il laroxyil, e dopo una settimana senza risultati mi ha prescritto effexor da 75 al di continuando con il laroxyl,dopo due settimane di trattamento ho cominciato a dormire un pò di più ma il miglioramento è durato meno di 15 giorni ma ho continuato il trattamento per due mesi poi mi sono rivolto a una psicoterapeutica che dopo due sedute mi ha detto che il problema non era psicologico per cui non c'era nessun argomento su cui lavorare, mentre lo psichiatrico mi sostituiva effexor con entact, a fine aprile mi sono rivolto ad un'altro psichiatra, sempre in via privata, che mi ha detto di sospendere l'effexor e di prendere solo delle bustine di magnesio e una compressa di prazene da 10 mg la sera, dopo 2 settimane senza risultati il medico mi consiglia di aumentare il prazene a 20mg. Dopo un mese senza risultati apprezzabili ho buttato tutti i madicinali, sopportando circa una settimana di notti in bianco e man mano ho cominciato quasi a ritornare normale, ma sempre con sonno disturbato e continui risvegli notturni.Per circa tre mesi sono stato quasi bene ma da un paio di giorni ho ricominciato a svegliarmi alle 2 di notte e sono ritornati gli episodi di tachicardia mi chiedo ma è un problema di neurotrasmettitori visto che i medici insistono con ssri e snri o adt, che devo fare
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Dovrebbe seguire una terapia di uno psichiatra adatta e per un tempo sufficientemente lungo oltre che a dosaggi terapeutici efficaci.

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Utente
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Dott. Ruggiero soprattutto la ringrazio per la tempestiva risposta ma sono un pò sfiduciato perchè inizialmente mi hanno prescritto una terapia per l'emicrania a dire dello psichiatra con un farmaco antagonista della serotonina, poi in seguito agli altri disturbi mi hanno prescritto dei farmaci che dovrebbero aumentare la disponibilità di questo neurotrasmettitore,tre neuropsichiatri mi hanno dato delle cure e diagnosi diverse, ognuna seguita per almeno tre mesi senza risultati apprezzabili, poi non riesco a capire questi sintomi strani ieri senza che sia successo niente di inusuale dopo un pranzo leggero battiti cardiaci tra 90 e 95 fino alle 17 quando sono ritornati di colpo a 62/65 senza prendere niente come se si fosse acceso un interruttore.Dottore premetto che non ho mai avuto problemi del genere in passato e sono sempre stato forte di carattere, capace di gestire qualsiasi situazione, la mia calma e pazienza e a dire degli altri invidiabile, nel mio mestiere sono caposquadra dei vigili del fuoco, sono in prima linea in un posto in cui si effettuano tantissimi interventi, mi sono trovato molte volte in situazioni estreme e le ho gestite benissimo e senza postumi, non ho problemi familiari ne economici, ne di altra sorta, non bevo alcolici, non fumo ne ho mai fatto uso di stupefacenti, faccio un lavoro che mi piace e che mi da tante soddisfazioni, non riesco a capire le ragioni di questo mio stato di salute che mi sta creando non pochi problemi anche con il lavoro.Ma mi chiedo sono la serotonina o la noradrenalina i responsabili della mia situazione, ma è una carenza o un eccesso di tali neurotrasmettitori la mia deficienza. Scusate per la lunghezza dei miei interventi e vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
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