Uno psichiatra il quale mi ha prescritto una terapia farmacologia
Salve sono una ragazza di 28 anni da circa un anno soffro di DOC e sono in terapia presso uno psichiatra il quale mi ha prescritto una terapia farmacologia in associazione ad una terapia verbale.. All’inizio assumevo 20 mg al giorno di Eutimil + 2 compresse da 10 mg di prazene (una al mattino e una alla sera). I contatti con il medico nell’arco dell’anno sono stati circa 4 mantenendo la stessa terapia. All’inizio ho avuto un buon risultato dato ciò il medico mi proposto di ridurre gradualmente il dosaggio, in quanto le ansie si sono fortemente ridotte, successivamente non ho avuto ulteriori miglioramenti. Pochi giorni fa ci siamo rivisti e gli ho confermato che desideravo fortemente questa patologia. Mi ha consigliato di aumentare le sedute (una ogni 15 gg) e aumentare gradualmente il dosaggio di eutimil fino a 60 mg per la durata di 6/8 mesi mantenendo invariato il dosaggio di prazene. Il mio sintomo fondamentale è dover controllare più volte l’azione fatta (fenomeno che si presenta solo al lavoro) e nel guidare l’auto. Mi considero una ragazza forte e con tanta voglia di risolvere questa situazione che mi limita nella mia vita quotidiana. Vi chiedo cortesemente cosa ne pensate della terapia farmacologia e della terapia psichiatrica, vorrei sapere se questa patologia, considerando il dosaggio aumentato fino a 60 mg, può realmente regredire in poco meno di un anno. Vi chiedo inoltre se questa terapia può essere assunta in concomitanza con una gravidanza.
Vorrei avere il nominativo di qualche altro specialista della mia zona che possa aiutarmi.
Molte grazie saluti
Vorrei avere il nominativo di qualche altro specialista della mia zona che possa aiutarmi.
Molte grazie saluti
[#1]
Gentile utente,
Il dosaggio di farmaco e' giusto, ma non sono state ridotte le benzodiazepine. Non capisco molto il razionale dell'andamento di tale terapia farmacologica.
in ogni caso la terapia 'verbale' non esiste e 4 incontri in un anno non sono sufficienti ad un trattamento psicoterapeutico.
E' necessaria una terapia farmacologica adatta ma l'inizio della psicoterapia deve essere una scelta valida e con incontri settimanali.
Il trattamento cognitivo e' di elezione.
Personalmente preferisco non far assumere farmaci in gravidanza.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il dosaggio di farmaco e' giusto, ma non sono state ridotte le benzodiazepine. Non capisco molto il razionale dell'andamento di tale terapia farmacologica.
in ogni caso la terapia 'verbale' non esiste e 4 incontri in un anno non sono sufficienti ad un trattamento psicoterapeutico.
E' necessaria una terapia farmacologica adatta ma l'inizio della psicoterapia deve essere una scelta valida e con incontri settimanali.
Il trattamento cognitivo e' di elezione.
Personalmente preferisco non far assumere farmaci in gravidanza.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile Utente,
concordo con quanto affermato dal collega, oltre alla terapia farmacologica si deve associare una psicoterapia cognitivo-comportamentale che con la tecnica dell'esposizione graduale con prevenzione della risposta risulta essere l'intervento d'elezione nella sintomatologia DOC. Le consiglio di rivolgerso anche ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale che in collaborazione con lo psichiatra farà una valutazione accurata per poi proporle un programma psicoterapeutico mirato al suo caso.
Cordialmente
Massimo Ronchei
concordo con quanto affermato dal collega, oltre alla terapia farmacologica si deve associare una psicoterapia cognitivo-comportamentale che con la tecnica dell'esposizione graduale con prevenzione della risposta risulta essere l'intervento d'elezione nella sintomatologia DOC. Le consiglio di rivolgerso anche ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale che in collaborazione con lo psichiatra farà una valutazione accurata per poi proporle un programma psicoterapeutico mirato al suo caso.
Cordialmente
Massimo Ronchei
[#3]
Gentile Utente,
concordo con i Colleghi nel consigliarle di affiancare alla terpaia farmacologica una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale. Proprio in questi casi il lavoro psicoterapeutico insegna a gestire, attraverso esperienze comportamentali, le ansie legate, ad esempio, alla guida, le spinte a controllare, ecc.
Approfitti del fatto che in questo momento Lei sembra ben disposta ad impegnarsi per debellare questa patologia, che se non curata nel tempo può divenire davvero molto invalidante, soprattutto dal punto di vista sociale.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
concordo con i Colleghi nel consigliarle di affiancare alla terpaia farmacologica una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale. Proprio in questi casi il lavoro psicoterapeutico insegna a gestire, attraverso esperienze comportamentali, le ansie legate, ad esempio, alla guida, le spinte a controllare, ecc.
Approfitti del fatto che in questo momento Lei sembra ben disposta ad impegnarsi per debellare questa patologia, che se non curata nel tempo può divenire davvero molto invalidante, soprattutto dal punto di vista sociale.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#4]
Gentile utente,
la paroxetina è solo uno dei molti farmaci specificamente attivi sul DOc, e non è nemmeno uno dei più efficaci. I tempi di trattamento sono sempre soggettivi, ed il DOC è patologia molto ostica,per cui non ha senso dire a priori quanto durerà la cura. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è molto utile, ma non sufficiente se non affiancata ad una corretta farmacoterapia.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
la paroxetina è solo uno dei molti farmaci specificamente attivi sul DOc, e non è nemmeno uno dei più efficaci. I tempi di trattamento sono sempre soggettivi, ed il DOC è patologia molto ostica,per cui non ha senso dire a priori quanto durerà la cura. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è molto utile, ma non sufficiente se non affiancata ad una corretta farmacoterapia.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#5]
Psichiatra
Gentile utente,
concordo con i pareri espressi dai colleghi che mi hanno preceduto.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
concordo con i pareri espressi dai colleghi che mi hanno preceduto.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.8k visite dal 23/03/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.