Ansia cura con vatran valeas da parecchi anni
salve ho 38 anni e da circa 10 anni prendo vatran valeas da 5mg.
questo farmaco me lo prescrisse uno specialista e tutti i mesi per circa 7 anni andavo a controllo. faccio presente che non ho mai avuto sedute di psicoterapia ma, essendo un medico diciamo "diciamo vecchio stampo" mi visitava e in base a come mi trovava mi diminuiva o aumentava la cura da una a tre al giorno. io sono un soggetto prettamente ansioso e voglio aggiungere che ho una tiroidite cronica da circa 10 anni.
Sono un paio di anni che da questo medico non vado piu' e ho iniziato ha scalare da sola le pasticche. Adesso ne prendo una al mattino e mezza verso il tardo pomeriggio eliminando quella della sera(dopo un buon periodo che prendevo mezza la sera). volevo sapere se questo mio scalare potrebbe portare delle conseguenze(visto che comunque soffro d'ansia) se si quale? o se devo cambiare farmaco. Grazie
questo farmaco me lo prescrisse uno specialista e tutti i mesi per circa 7 anni andavo a controllo. faccio presente che non ho mai avuto sedute di psicoterapia ma, essendo un medico diciamo "diciamo vecchio stampo" mi visitava e in base a come mi trovava mi diminuiva o aumentava la cura da una a tre al giorno. io sono un soggetto prettamente ansioso e voglio aggiungere che ho una tiroidite cronica da circa 10 anni.
Sono un paio di anni che da questo medico non vado piu' e ho iniziato ha scalare da sola le pasticche. Adesso ne prendo una al mattino e mezza verso il tardo pomeriggio eliminando quella della sera(dopo un buon periodo che prendevo mezza la sera). volevo sapere se questo mio scalare potrebbe portare delle conseguenze(visto che comunque soffro d'ansia) se si quale? o se devo cambiare farmaco. Grazie
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Gentile utente,
per queste domande dovrebbe rivolgersi alla sezione di psichiatria. Le consiglio comunque di andare da uno specialista in psichiatria e non agire in modo autonomo con i farmaci. E perché non va più dal suo medico?
Cordiali saluti
per queste domande dovrebbe rivolgersi alla sezione di psichiatria. Le consiglio comunque di andare da uno specialista in psichiatria e non agire in modo autonomo con i farmaci. E perché non va più dal suo medico?
Cordiali saluti
Dr.ssa Valeria Cristiano
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Gentile utente, la sua situazione necessita di essere seguita da uno psichiatra, visto anche il suo disturbo alla tiroide. Non so se lo specialista a cui si riferiva è uno psichiatra. Se vuole possiamo girare per lei la domanda in area Psichiatria.
Ad ogni modo non è mai una buona prassi quella di decidere di aumentare o togliersi da soli i farmaci, senza consiglio medico. Possono esserci effetti indesiderati, spiacevoli o pericolosi.
Cordiali saluti
Ad ogni modo non è mai una buona prassi quella di decidere di aumentare o togliersi da soli i farmaci, senza consiglio medico. Possono esserci effetti indesiderati, spiacevoli o pericolosi.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Gentile utente,
La valutazione in merito alla riduzione ed alla sospensione del trattamento deve essere necessariamente seguita da un medico che possa considerare anche eventuali ricadute.
La valutazione in merito alla riduzione ed alla sospensione del trattamento deve essere necessariamente seguita da un medico che possa considerare anche eventuali ricadute.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Ex utente
Grazie x avermi risposto.
So che non e' saggio diminuire il trattamento autonomamente, ne ho parlato con il mio medico di famiglia che mi aveva detto senza mezzi termini "ANCORA CONTINUI A PRENDERE QUESTO FARMACO"!!!!, dicendomi che non mi serviva, pero' gli dissi anche che appunto stavo scalando e che non potevo smettere di prenderlo x paura di una ricaduta, allora lui mi ha consigliato di sostituire il vatran con le gocce di valium 20 al mattino, 10 il pomeriggio e 10 la sera scalando poi piano piano. Le chiedo gentile dottore se e' giusto cambiare senza che ci siano conseguenze. I sintomi della mia ansia sono tachicardia, tremore alle gambe e alcune volte si aggiunge anche qualche episodio di exstrasistolia portandomi poi ad avere paura di sentirmi male. Attendendo una sua risposta cordialmente ringrazio.
So che non e' saggio diminuire il trattamento autonomamente, ne ho parlato con il mio medico di famiglia che mi aveva detto senza mezzi termini "ANCORA CONTINUI A PRENDERE QUESTO FARMACO"!!!!, dicendomi che non mi serviva, pero' gli dissi anche che appunto stavo scalando e che non potevo smettere di prenderlo x paura di una ricaduta, allora lui mi ha consigliato di sostituire il vatran con le gocce di valium 20 al mattino, 10 il pomeriggio e 10 la sera scalando poi piano piano. Le chiedo gentile dottore se e' giusto cambiare senza che ci siano conseguenze. I sintomi della mia ansia sono tachicardia, tremore alle gambe e alcune volte si aggiunge anche qualche episodio di exstrasistolia portandomi poi ad avere paura di sentirmi male. Attendendo una sua risposta cordialmente ringrazio.
[#7]
Gentile utente,
va stabilito se il suo disturbo d'ansia è "calmo" al momento, e quale di preciso fosse. Aver preso valium a lungo termine non ne ha influenzato l'andamento, è un farmaco che dopo poco induce assuefazione ma sviluppa attaccamento, ragion per cui si rimane per molto tempo convinti che faccia bene. In ciò si trova apparente conferma quando non prendendolo si sta subito male, il che è astinenza e non prova di una necessità terapeutica di assumerlo.
In ogni caso ha ragione il medico sullo scalaggio in gocce di valium (che è sempre diazepam), ma deve saper gestire il problema a 360 gradi, indicandole tempi ed entità delle riduzioni e cosa fare se l'ansia al momento non è comunque ben controllata.
va stabilito se il suo disturbo d'ansia è "calmo" al momento, e quale di preciso fosse. Aver preso valium a lungo termine non ne ha influenzato l'andamento, è un farmaco che dopo poco induce assuefazione ma sviluppa attaccamento, ragion per cui si rimane per molto tempo convinti che faccia bene. In ciò si trova apparente conferma quando non prendendolo si sta subito male, il che è astinenza e non prova di una necessità terapeutica di assumerlo.
In ogni caso ha ragione il medico sullo scalaggio in gocce di valium (che è sempre diazepam), ma deve saper gestire il problema a 360 gradi, indicandole tempi ed entità delle riduzioni e cosa fare se l'ansia al momento non è comunque ben controllata.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 17.5k visite dal 27/10/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.