Depressione molto grave e farmaci

Sono una signora di 59 anni soffro di depressione da diversi anni, in particolare dal parto del mio terzo figlio , quando avevo 30 anni.
In quella occasione si è presentato un episodio depressivo grave che è durato all'incirca 5 mesi ( curata con antidepressivi ).
Da quell'episodio in poi tutti gli anni si è ripresentato un episodio ( solitamente a giugno-luglio ) della durata di 2-3 mesi in cui c'era un picco di 2 settimane molto gravi e poi un leggero miglioramento fino alla guarigione
( sempre curata con antidepressivi )

Negli ultimi 4 anni si sono verificati episodi molto più consistenti della durata di 5-6 mesi e con intesità molto più forte .
mi sono sempre curata con parmadolin, litio e lorenzepan.

L'ultimo episodio , ancora in corso, è iniziato a giugno ,
come al solito mi sono curata con i soliti medicinali ( la cura è stata tenuta costante negli ultimi 4 anni , riducendo solamente le dosi e aumentandole quando si manifestavano gli episodi di depressione ).

Da giugno a fine luglio mi sono curata con i soliti farmaci, a fine luglio poi ho cambiato psichiatra che mi ha fatto cambiare la cura ( margyl , rivotrill, depakin ).
Errore grave credo in quanto ho dovuto rimanere 15 giorni senza I-MAO e sono sprofondata in una situazione "insostenibile" in cui la sola salvezza era il suicidio.
Dopo 1 mese di nuova cura la situazione si è un po sbloccata dalla gravità in cui era ed ora riesco a parlare e a vedere ma sono però ancora molto depressa e soprtatutto sono assalita da un enorme senso di stanchezza che non mi permette di svolgere attività. Sono sul divano ed è come se fossi stanchissima e dovessi dormire ma non riesco a dormire , inoltre sento dolori articolari e muscolari alle gambe in modo particolare ma comunque diffusi.

Quello che vorrei chiedervi è :
- potrebbe essere il rivotrill che mi rimbabisce e mi stanca cosi ( 25 goccie prima di coricarmi la sera )?
- potrebbe essere il margyl che mi rimbabisce e mi stanca cosi ( 4 pastiglie al giorno )?
- consigli su come procedere

grazie mille per la disponibilità
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

E' passata ad un altro IMAO (margyl) ma è stato anche cambiato il litio con il depakin. Quanto era prima la sua litiemia, e quanto è adesso la sua valproatemia ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Aggiungo anche, quali erano i dosaggi di assunzione del litio e quelli attuali del valproato?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#3]
Utente
Utente
quando assumevo il litio erano 2 pastiglie
mi sembra 700mg ora depakin 1,5 mg.

Vi ribadisco che il sintomo più importante allo stato attuale è una stanchezza fortissima "non normale"
con dolori muscolare e articolari e una incapacità totale di concentrazione ( non riesco a leggere o a seguire la tv , dovuta alla stanchezza credo )

Grazie
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
la litiemia e la valproatemia ?
[#5]
Utente
Utente
ad oggi non so risponderle perchè non ho con me tutte le carte degli esami effettuati .

Quando prendevo il litio sono sicura che mi facevano eseguire analisi del sangue per controllare i valori
( credo che lì potrei trovare i valori di litiemia )
per quanto riguarda la valproatemia non saprei se in quegli esami vengono indicati.

grazie
[#6]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Il senso di profonda stanchezza e di scarsa lucidità possono essere un effetto collaterale dei farmaci o un sintomo residuo della depressione. Per discriminare meglio tra le due cause (ma potrebbe esserci una concomitanza di entrambi i fattori) sarebbe utile sapere se questi sintomi sono stabili o variano di intensità nel corso della giornata. I dolori muscolari ed articolari possono dipendere dalla depressione, che abbassa la soglia del dolore.
Visto che chiede "consigli su come procedere", direi che l'episodio attuale sembra in via di remissione, e che piuttosto bisognerà concentrare tutti gli sforzi sulla profilassi delle recidive.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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