Allucinazioni e insonnia
Buongiorno,
volevo chiedere una consulta al riguardo dello stato di mio nonno.
Lui ha 97 anni e da circa due anni è in trattamento con Talofen circa 15 gogge giorno che prende puntualmente 30 minuti prima di coricarsi.
Fino ad oggi, non si sono manifestati problemi ma è da circa 4 giorni che anche aumentando il dosaggio a 20 gogge gg., durante tutta la giornata manifesta allucinazioni, vede cose inesistenti e, al mio contraddire che non è vero, ritorna in se e ci sorride sopra rendendosi conto che effettivamente non c'è nulla.
I problemi maggiori arrivano la notte che dal momento in cui si mette a letto, rigorosamente vuole la luce accesa, non chiude occhio, anzi sembra che si sia svegliato in quell'istante nel senso che è ancora più vigile ed attento.
Tutto questo unito ad alzate improvvise e perdita di orientamento, richiedendo la presenza costante di un familiare a dormire con lui.
Premetto che nel passato ha manifestato queste situazione per alcuni giorni e, sempre a ridosso dell'inizio dell'autunno.
Inoltre lui è sempre stato autonomo in tutto, l'estate faceva le sue passeggiate all'aria aperta, la sera prima di coricarsi procedeva da solo a dosarsi le gocce di Talofen.
A questo punto mi chiedo, il Talofen avrà cessato la sua funzione in quanto l'organismo si sarà abituato al farmaco, se si quale altro farmaco potrei provare, oppure il dosaggio non è più sufficiente.
Ancora in aggiunta al Talofen quale farmaco potrei somministrargli per farlo dormire?
Grazie a tutti per le risposte che mi verranno fornite.
Romeo
volevo chiedere una consulta al riguardo dello stato di mio nonno.
Lui ha 97 anni e da circa due anni è in trattamento con Talofen circa 15 gogge giorno che prende puntualmente 30 minuti prima di coricarsi.
Fino ad oggi, non si sono manifestati problemi ma è da circa 4 giorni che anche aumentando il dosaggio a 20 gogge gg., durante tutta la giornata manifesta allucinazioni, vede cose inesistenti e, al mio contraddire che non è vero, ritorna in se e ci sorride sopra rendendosi conto che effettivamente non c'è nulla.
I problemi maggiori arrivano la notte che dal momento in cui si mette a letto, rigorosamente vuole la luce accesa, non chiude occhio, anzi sembra che si sia svegliato in quell'istante nel senso che è ancora più vigile ed attento.
Tutto questo unito ad alzate improvvise e perdita di orientamento, richiedendo la presenza costante di un familiare a dormire con lui.
Premetto che nel passato ha manifestato queste situazione per alcuni giorni e, sempre a ridosso dell'inizio dell'autunno.
Inoltre lui è sempre stato autonomo in tutto, l'estate faceva le sue passeggiate all'aria aperta, la sera prima di coricarsi procedeva da solo a dosarsi le gocce di Talofen.
A questo punto mi chiedo, il Talofen avrà cessato la sua funzione in quanto l'organismo si sarà abituato al farmaco, se si quale altro farmaco potrei provare, oppure il dosaggio non è più sufficiente.
Ancora in aggiunta al Talofen quale farmaco potrei somministrargli per farlo dormire?
Grazie a tutti per le risposte che mi verranno fornite.
Romeo
[#1]
Gentiel utente
i sintomi che riporta sono tipici di un decadimento cognitivo,talofen potrebbe necessitare di un riaggiustamento della posologia;se mi permette un farmaco molto studiato per questo tipo di problematica è il risperidone,ne parli con il suo medico
i sintomi che riporta sono tipici di un decadimento cognitivo,talofen potrebbe necessitare di un riaggiustamento della posologia;se mi permette un farmaco molto studiato per questo tipo di problematica è il risperidone,ne parli con il suo medico
Tommaso Vannucchi
[#2]
Gentile utente,
Il talofen per quale diagnosi è stato somministrato, ed è stato aumentato (è un sonnifero "collaterale", ma la sua funzione fondamentale è antipsicotica) ?
Il talofen per quale diagnosi è stato somministrato, ed è stato aumentato (è un sonnifero "collaterale", ma la sua funzione fondamentale è antipsicotica) ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente
farei fare una valutazione geriatrica per capire i motivi di tale rensorgenza di sintomi.
farei fare una valutazione geriatrica per capire i motivi di tale rensorgenza di sintomi.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Utente
Gent.mi Dottori Tommaso Vannucchi, Matteo Pacini e Francesco Saverio Ruggiero,
volevo innanzitutto ringraziarvi per la celerità della risposta e volevo precisare quanto segue in risposta ai Vs. Post:
il Talofen, è stato somministrato nel momento in cui sono iniziati i sintomi del dimenticare le cose e stati di allucinazioni manifestatosi per la prima volta circa 2 anni fà. Il Dottore che me le ha prescritte, mi ha consigliato di somministrargliene dalle 15 alle 20 gocce, in relazione alla risposta di mio nonno alla terapia.
Infatti dopo 4/5 gg. è tornato tutto normale riconducendo la sua vita quotidiana come se non fosse successo niente.
volevo innanzitutto ringraziarvi per la celerità della risposta e volevo precisare quanto segue in risposta ai Vs. Post:
il Talofen, è stato somministrato nel momento in cui sono iniziati i sintomi del dimenticare le cose e stati di allucinazioni manifestatosi per la prima volta circa 2 anni fà. Il Dottore che me le ha prescritte, mi ha consigliato di somministrargliene dalle 15 alle 20 gocce, in relazione alla risposta di mio nonno alla terapia.
Infatti dopo 4/5 gg. è tornato tutto normale riconducendo la sua vita quotidiana come se non fosse successo niente.
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Gentile utente
la presenza di tali sintomi deve riconoscere una causa che deve essere indagata e trattata.
Lo specialista di riferimento e' il geriatra.
Il trattamento in atto può anche essere giustificato ma dopo una diagnosi ed una valutazione periodica.
la presenza di tali sintomi deve riconoscere una causa che deve essere indagata e trattata.
Lo specialista di riferimento e' il geriatra.
Il trattamento in atto può anche essere giustificato ma dopo una diagnosi ed una valutazione periodica.
[#6]
Gentile utente,
I sintomi sono chiari, ma la diagnosi in un anziano non è in genere quella di una psicosi classica "funzionale", quindi sapendo su che terreno ci si muove è possibile scegliere dosi e tipi di antipsicotico opportuni alla situazione. Dosi maggiori sono possibili, ma in un anziano producono qualche effetto collaterale peggio gestibile, specie se "sotto" c'è un deterioramento cerebrale che va avanti con il tempo.
I sintomi sono chiari, ma la diagnosi in un anziano non è in genere quella di una psicosi classica "funzionale", quindi sapendo su che terreno ci si muove è possibile scegliere dosi e tipi di antipsicotico opportuni alla situazione. Dosi maggiori sono possibili, ma in un anziano producono qualche effetto collaterale peggio gestibile, specie se "sotto" c'è un deterioramento cerebrale che va avanti con il tempo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12.4k visite dal 22/10/2009.
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