Ansia e fobie o depressione?
Mia moglie, 44 anni, ha dei problemi che le rendono la vita difficile e faticosa.
Nei rapporti sociali o sul lavoro è socevole ma sempre in continua tensione tanto che al ritorno dal lavoro è stanchissima (dice che sta "sulle spine", si vede che è molto tesa). Ma non finisce qui: a casa non è tranquilla perché passa tutto il tempo con la preoccupazione che il giorno dopo deve andare di nuovo a lavorare. La sera è così stanca che si addormenta quasi come una narcolessica e non è possibile svegliarla e mantenerla sveglia, ma al mattino
di nuovo tesa si sveglia prima del necessario, in genere dalle 4 alle 5.(Negli ultimi mesi ha iniziato anche a soffrire di insonnia e dopo i primi colpi di sonno la notte si sveglia e riesce a dormire solo davanti alla tv.)
Se prende un impegno, sociale o di altro tipo, passa tutto il tempo in attesa di quell'evento preoccupata e quasi impaurita, ore o anche giorni. Nel frattempo è irritabile, nevrotica, intrattabile e non riesce a fare nulla; a volte è così "impaurita" che mi chiama con la voce strozzata e mi stringe forte le mani mormorando qualcosa.
Sembrerebbe fobia sociale ma ha un comportamento simile anche su altre cose: se per esempio decide che il giorno dopo deve fare le pulizie di casa allora sta tutto il tempo con la preoccupazione che ha il "dovere" di fare quella cosa e finisce che al momento di farlo è così stanca che non lo fa più, dopo di che si sente in colpa per un bel po' di tempo per non averlo fatto manifestando nervosismo e un
atteggiamento depresso.
Se decide di fare una cosa che le piace, per suo diletto, e per esempio ha deciso che la farà a distanza di un paio di giorni, comincia da subito ad esserne preoccupata e questa cosa, nella sua testa, da piacere diventa un dovere che finisce per pesarle molto, passando tutto il tempo nervosa e preoccupata di questa cosa che "deve" fare e finendo spesso per rinunciare.
Per stare tranquilla evita di frequentare persone al di fuori del lavoro e come conseguenza ora si ritrova senza amici.
Ha la passione dell'escursionismo ma per via della preoccupazione che anticipa di giorni il momento della escursione, non ci va quasi mai, pur essendo una escursionista esperta.
Questi problemi ci hanno allontanato perché non è facile convivere con una persona simile, tanto è vero che dormo in un un'altra stanza e non vado via solo perché altrimenti lei rimarrebbe completamente sola e senza amicizie.
Spesso ha atteggiamenti simili a quelli di una persona depressa e solo da poco mi ha confessato i motivi delle sue ansie, preoccupazioni, sensi di colpa. E' molto riservata e non parla facilmente dei suoi problemi interiori. Tende a rinunciare a tutto ciò le possa interessare (esclusi i libri e la tv che non le causano preoccupazione) e ad essere una persona repressa.
Certe volte si arrabbia in modo esagerato in rapporto al contesto.
Il medico le ha dato degli ansiolitici che è reticente a prendere, le rare volte che li prende perché è particolarmente tesa (e perché io insisto) funzionano poco ma le danno sonnolenza.
Vorrei un consiglio, sapere che genere di problemi ha, come si possono risolvere, se sono necessari psicofarmaci come per esempio gli antidepressivi.
Vi ringrazio anticipatamente.
Nei rapporti sociali o sul lavoro è socevole ma sempre in continua tensione tanto che al ritorno dal lavoro è stanchissima (dice che sta "sulle spine", si vede che è molto tesa). Ma non finisce qui: a casa non è tranquilla perché passa tutto il tempo con la preoccupazione che il giorno dopo deve andare di nuovo a lavorare. La sera è così stanca che si addormenta quasi come una narcolessica e non è possibile svegliarla e mantenerla sveglia, ma al mattino
di nuovo tesa si sveglia prima del necessario, in genere dalle 4 alle 5.(Negli ultimi mesi ha iniziato anche a soffrire di insonnia e dopo i primi colpi di sonno la notte si sveglia e riesce a dormire solo davanti alla tv.)
Se prende un impegno, sociale o di altro tipo, passa tutto il tempo in attesa di quell'evento preoccupata e quasi impaurita, ore o anche giorni. Nel frattempo è irritabile, nevrotica, intrattabile e non riesce a fare nulla; a volte è così "impaurita" che mi chiama con la voce strozzata e mi stringe forte le mani mormorando qualcosa.
Sembrerebbe fobia sociale ma ha un comportamento simile anche su altre cose: se per esempio decide che il giorno dopo deve fare le pulizie di casa allora sta tutto il tempo con la preoccupazione che ha il "dovere" di fare quella cosa e finisce che al momento di farlo è così stanca che non lo fa più, dopo di che si sente in colpa per un bel po' di tempo per non averlo fatto manifestando nervosismo e un
atteggiamento depresso.
Se decide di fare una cosa che le piace, per suo diletto, e per esempio ha deciso che la farà a distanza di un paio di giorni, comincia da subito ad esserne preoccupata e questa cosa, nella sua testa, da piacere diventa un dovere che finisce per pesarle molto, passando tutto il tempo nervosa e preoccupata di questa cosa che "deve" fare e finendo spesso per rinunciare.
Per stare tranquilla evita di frequentare persone al di fuori del lavoro e come conseguenza ora si ritrova senza amici.
Ha la passione dell'escursionismo ma per via della preoccupazione che anticipa di giorni il momento della escursione, non ci va quasi mai, pur essendo una escursionista esperta.
Questi problemi ci hanno allontanato perché non è facile convivere con una persona simile, tanto è vero che dormo in un un'altra stanza e non vado via solo perché altrimenti lei rimarrebbe completamente sola e senza amicizie.
Spesso ha atteggiamenti simili a quelli di una persona depressa e solo da poco mi ha confessato i motivi delle sue ansie, preoccupazioni, sensi di colpa. E' molto riservata e non parla facilmente dei suoi problemi interiori. Tende a rinunciare a tutto ciò le possa interessare (esclusi i libri e la tv che non le causano preoccupazione) e ad essere una persona repressa.
Certe volte si arrabbia in modo esagerato in rapporto al contesto.
Il medico le ha dato degli ansiolitici che è reticente a prendere, le rare volte che li prende perché è particolarmente tesa (e perché io insisto) funzionano poco ma le danno sonnolenza.
Vorrei un consiglio, sapere che genere di problemi ha, come si possono risolvere, se sono necessari psicofarmaci come per esempio gli antidepressivi.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile utente,
le numerosi dimensioni psicologiche, cognitive e comportamentali che appaiono alterate nel caso di Sua moglie non consentono in questa sede di suggerire altro che un consulto con uno specialista psichiatra (non neurologo nè psicologo) con particolare competenza nella diagnosi e nella farmacoterapia dei disturbi d'ansia e dell'umore. La terapia farmacologica, in questi casi complessa e da diegnarsi 'su misura', non deve essere lasciata al medico di base che non ha le competenze per gestire questo tipo di condizioni (esempio 'classico' è la prescrizione di ansiolitici benzodiazepinici, spesso per lunghi periodi, che non possiedono alcun effetto terapeutico e che inducono sempre fenomeni di assuefazione e dipendenza).
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
le numerosi dimensioni psicologiche, cognitive e comportamentali che appaiono alterate nel caso di Sua moglie non consentono in questa sede di suggerire altro che un consulto con uno specialista psichiatra (non neurologo nè psicologo) con particolare competenza nella diagnosi e nella farmacoterapia dei disturbi d'ansia e dell'umore. La terapia farmacologica, in questi casi complessa e da diegnarsi 'su misura', non deve essere lasciata al medico di base che non ha le competenze per gestire questo tipo di condizioni (esempio 'classico' è la prescrizione di ansiolitici benzodiazepinici, spesso per lunghi periodi, che non possiedono alcun effetto terapeutico e che inducono sempre fenomeni di assuefazione e dipendenza).
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#2]
Psichiatra
Gentile utente,
per quanto mi riguarda concordo in pieno con le considerazioni fatte dall'amico e collega Dr. Presta.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
per quanto mi riguarda concordo in pieno con le considerazioni fatte dall'amico e collega Dr. Presta.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#3]
Ex utente
Ringrazio per il consiglio ricevuto, però mi sarebbe utile avere qualche informazione in più su quale può essere il problema. So che se lo specialista non visita di persona il paziente non è possibile fare una diagnosi reale e che per questo motivo qualunque cosa possiate dirmi va preso con le pinze.
Solo che per me non sarà facile convincerla a farsi visitare da uno psichiatra, perciò avere qualche anticipazione su quale può essere la malattia e quale potrebbe essere la cura (senza entrare in dettaglio sulla marca del farmaco) mi può essere utile sia per convicere mia moglie sia nel caso io non riesca a portarla dallo specialista per sapere con che problemi mi devo misurare e come comportarmi.
Solo che per me non sarà facile convincerla a farsi visitare da uno psichiatra, perciò avere qualche anticipazione su quale può essere la malattia e quale potrebbe essere la cura (senza entrare in dettaglio sulla marca del farmaco) mi può essere utile sia per convicere mia moglie sia nel caso io non riesca a portarla dallo specialista per sapere con che problemi mi devo misurare e come comportarmi.
[#4]
Gentile Utente,
condivido pienamente le posizioni dei colleghi,
la sintomatologia è varia e complessa e per giungere ad una diagnosi è assolutamente necessario effettuare un'indagine approfondita del caso ad opera di uno specialista in Psichitria.
Il suo bisogno di risposte è comprensibile ma alcune volte, attraverso il mezzo di cui ci stiamo servendo,
non è possibile neancheabbozzare una ipotesi diagnostica.
Cordialmente
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
condivido pienamente le posizioni dei colleghi,
la sintomatologia è varia e complessa e per giungere ad una diagnosi è assolutamente necessario effettuare un'indagine approfondita del caso ad opera di uno specialista in Psichitria.
Il suo bisogno di risposte è comprensibile ma alcune volte, attraverso il mezzo di cui ci stiamo servendo,
non è possibile neancheabbozzare una ipotesi diagnostica.
Cordialmente
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#5]
Gentile Utente,
effettivamente pur comprendendo la sua necessità dal punto di vista umano di avere più <informazioni possibile mi sento anche io di poter consigliare una visita psichiatrica.
Certo non si può portare sua moglie di peso dallo specialista, ma Lei sicuramente può assumere certe "posizioni", inducendola a farsi visitare. Non posso entrare troppo nel merito, appunto perchè non vi conosco di persona, però mi è capitato spesso che congiunti di persone con problemi psicologici ma senza motivazione alla cura venissero loro da me, anzichè il potenziale paziente, per un consulto ove fare un po' di chiarezza e poter gestire, appunto come chiede Lei, meglio il problema a casa.
Per cui non escluda a priori di contattare uno psicologo o psichiatra Lei in primis per avere chiarezza.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
effettivamente pur comprendendo la sua necessità dal punto di vista umano di avere più <informazioni possibile mi sento anche io di poter consigliare una visita psichiatrica.
Certo non si può portare sua moglie di peso dallo specialista, ma Lei sicuramente può assumere certe "posizioni", inducendola a farsi visitare. Non posso entrare troppo nel merito, appunto perchè non vi conosco di persona, però mi è capitato spesso che congiunti di persone con problemi psicologici ma senza motivazione alla cura venissero loro da me, anzichè il potenziale paziente, per un consulto ove fare un po' di chiarezza e poter gestire, appunto come chiede Lei, meglio il problema a casa.
Per cui non escluda a priori di contattare uno psicologo o psichiatra Lei in primis per avere chiarezza.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#6]
Gentile Utente,
concordo pienamente con quanto consigliato dai colleghi e amici Presta e Ruffolo. Sicuramente un problema come quello di sua moglie, soprattutto se con un primo trattamento non si è risolto, deve essere affrontato da uno specilista psichiatra. Le consiglio di fare pressioni sul medico di medicina generale di sua moglie affinchè personalmente si preoccupi di persuadere sua moglie a sottoporsi a visita specialistica.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
concordo pienamente con quanto consigliato dai colleghi e amici Presta e Ruffolo. Sicuramente un problema come quello di sua moglie, soprattutto se con un primo trattamento non si è risolto, deve essere affrontato da uno specilista psichiatra. Le consiglio di fare pressioni sul medico di medicina generale di sua moglie affinchè personalmente si preoccupi di persuadere sua moglie a sottoporsi a visita specialistica.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
Dr. Claudio Lorenzetti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.9k visite dal 07/03/2007.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.