Assunzione di antidepressivi per lungo tempo
Egregi dottori !
Mia madre ha 58 anni ed è depressa da oltre 25 anni.
Dopo vari tentativi di cura farmacologica ora sta assumendo da 7 anni 1 compressa di Noritren 25 mg al giorno, e una di Contral 2,5 mg e da anni ormai non fa una visita di controllo presso lo specialista.
Dal punto di vista depressivo sta "quasi bene" poichè riesce a vivere una vita quasi normale;
io però sono molto, molto preoccupato e in ansia per gli effetti collaterali e gli effetti tossici dei suddetti farmaci sull' organismo e volevo domandarvi se:
- questi farmaci sono così "pericolosi" se assunti per così tanto tempo ?
- mia madre dovrà assumerli per sempre o ha il 10 - 30 - 40% di possibilità di eliminarli ?
- negli ultimi sette anni sono "nati" nuovi faramci altrettanto efficaci con meno effetti collaterali ?
In attesa della vostra cortese risposta, porgo cordiali saluti e vi ringrazio tantissimo per l'aiuto.
Mia madre ha 58 anni ed è depressa da oltre 25 anni.
Dopo vari tentativi di cura farmacologica ora sta assumendo da 7 anni 1 compressa di Noritren 25 mg al giorno, e una di Contral 2,5 mg e da anni ormai non fa una visita di controllo presso lo specialista.
Dal punto di vista depressivo sta "quasi bene" poichè riesce a vivere una vita quasi normale;
io però sono molto, molto preoccupato e in ansia per gli effetti collaterali e gli effetti tossici dei suddetti farmaci sull' organismo e volevo domandarvi se:
- questi farmaci sono così "pericolosi" se assunti per così tanto tempo ?
- mia madre dovrà assumerli per sempre o ha il 10 - 30 - 40% di possibilità di eliminarli ?
- negli ultimi sette anni sono "nati" nuovi faramci altrettanto efficaci con meno effetti collaterali ?
In attesa della vostra cortese risposta, porgo cordiali saluti e vi ringrazio tantissimo per l'aiuto.
[#1]
Psichiatra
Gentile utente,
per quanto riguarda gli antidepressivi (Noritren nel caso specifico), non esistono problemi particolari nell'assunzione a lungo termine, tuttavia è consigliabile l'esecuzione di esami ematochimici di routine (transaminasi, gamma-GT, creatininemia etc.etc.) una o due volte l'anno, come controllo.Aggiungo che gli antidepressivi non procurano assuefazione alcuna nè tantomeno dipendenza e/o astinenza.
Per quanto riguarda le benzodiazepine o ansiolitici (lei scrive Contral da 2.5 mg, ma probabilmente intende Control da 2.5 mg, cioè il lorazepam), ebbene l'impiego di farmaci di questo tipo dovrebbe essere limitato a periodi brevi, settimane, pochi mesi, non certo anni e ciò non perchè essi abbiano qualche lesività d'organo (in tal senso la tollerabilità è buona), ma poichè è oramai ampiamente noto che essi determinano assuefazione, dipendenza ed astinenza.
E' sempre auspicabile programmare qualche visita specialistica di controllo, anche per programmare l'eventuale sospensione del trattamento in atto o la sua eventuale prosecuzione, i dossaggi da assumere etc.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
per quanto riguarda gli antidepressivi (Noritren nel caso specifico), non esistono problemi particolari nell'assunzione a lungo termine, tuttavia è consigliabile l'esecuzione di esami ematochimici di routine (transaminasi, gamma-GT, creatininemia etc.etc.) una o due volte l'anno, come controllo.Aggiungo che gli antidepressivi non procurano assuefazione alcuna nè tantomeno dipendenza e/o astinenza.
Per quanto riguarda le benzodiazepine o ansiolitici (lei scrive Contral da 2.5 mg, ma probabilmente intende Control da 2.5 mg, cioè il lorazepam), ebbene l'impiego di farmaci di questo tipo dovrebbe essere limitato a periodi brevi, settimane, pochi mesi, non certo anni e ciò non perchè essi abbiano qualche lesività d'organo (in tal senso la tollerabilità è buona), ma poichè è oramai ampiamente noto che essi determinano assuefazione, dipendenza ed astinenza.
E' sempre auspicabile programmare qualche visita specialistica di controllo, anche per programmare l'eventuale sospensione del trattamento in atto o la sua eventuale prosecuzione, i dossaggi da assumere etc.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#2]
Gentile utente,
sono giuste e complete le considerazioni dell'amico Giuseppe Ruffolo.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
sono giuste e complete le considerazioni dell'amico Giuseppe Ruffolo.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#3]
Gentile Utente,
concordo con le affermazioni del collega Dr. Ruffolo e aggiungo alcune precisazioni. La terapia antidepressiva in genere viene somministrata per un periodo di 12-18 mesi, dopodichè se la sintomatologia è in remissione la terapia andrebbe sospesa. La prosecuzione di un trattamento in mdo cronico con dosi di mantenimento è opportuna in quei pazienti nei quali le sospensioni pilotate (dallo psichiatra e non dal paziente) del trattamento hanno dato in più di un'occasione esito negativo con comparsa di recidive sintomatologiche. In questi casi è prassi consolidata utilizzare dei trattamenti a dosaggi minimi, talvolta in associazione a farmaci stabilizzatori del tono dell'umore. L'uso per anni di farmaci come il Control, come dicevano i colleghi, invece può essere dannoso in quanto foriero di effetti collaterali importanti (dipendenza, assuefazione, disturbi della memoria, astenia) e addirittura di depressione secondaria. Il trattamento ansiolitico se in essere da molto tempo dovrà essere scalato utilizzando dei prodotti in gocce (anche il solito farmaco finora utilizzato) con modalità da individuare per ogni singolo paziente dallo specialista.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
concordo con le affermazioni del collega Dr. Ruffolo e aggiungo alcune precisazioni. La terapia antidepressiva in genere viene somministrata per un periodo di 12-18 mesi, dopodichè se la sintomatologia è in remissione la terapia andrebbe sospesa. La prosecuzione di un trattamento in mdo cronico con dosi di mantenimento è opportuna in quei pazienti nei quali le sospensioni pilotate (dallo psichiatra e non dal paziente) del trattamento hanno dato in più di un'occasione esito negativo con comparsa di recidive sintomatologiche. In questi casi è prassi consolidata utilizzare dei trattamenti a dosaggi minimi, talvolta in associazione a farmaci stabilizzatori del tono dell'umore. L'uso per anni di farmaci come il Control, come dicevano i colleghi, invece può essere dannoso in quanto foriero di effetti collaterali importanti (dipendenza, assuefazione, disturbi della memoria, astenia) e addirittura di depressione secondaria. Il trattamento ansiolitico se in essere da molto tempo dovrà essere scalato utilizzando dei prodotti in gocce (anche il solito farmaco finora utilizzato) con modalità da individuare per ogni singolo paziente dallo specialista.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
Dr. Claudio Lorenzetti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 29.6k visite dal 06/03/2007.
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