Stomaco chiuso ed inappetenza senza zoloft
Buongiorno a tutti,
premetto che sin da bambino non sono mai stato un grande mangione, anzi mia mamma si è sempre disperata perchè mangiavo pochissimo e sono sempre stato molto mingherlino, sempre sottopeso in vita mia.
Circa 3 anni fa ho iniziato una cura con Zoloft a 100mg/die a causa di una depressione che mi portava attacchi di panico ed ansia.
Cura che ho interrotto una volta, poi ripresa a causa di una ricaduta.
In entrambe le circostante ho notato un grande aumento dell'appetito, ero quasi irriconoscibile, con un netto aumento del peso. Si basti pensare che partivo da un 55-56Kg (ero sottopeso anche a causa di questo periodaccio) e sono arrivato a pesarne addirittura 72-73 (sono alto 1. 70, quindi in leggero sovrappeso) per poi stabilirmi intorno ai 68-69 negli ultimi mesi.
Ora fortunatamente sono circa 8 mesi che ho interrotto la cura e sto provando con buoni risultati a camminare da solo.
Ho affrontato e sto affrontando grandi cambiamenti come la convivenza, ristrutturare casa, lavorare, cucinare, fare le faccende. Insomma, sfide impegnative. Alcuni giorni vanno bene, altri li affronto con più fatica... ma credo sia la vita, vado avanti e mi godo le cose belle quando mi capitano e cerco di non abbattermi nei giorni no.
L'unica cosa che mi turba è questo senso di inappetenza che mi capita spesso sia nell'arco della stessa giornata oppure a giorni alterni, magari due si e due no, uno si e uno no. Cosa che però mi è capitata in realtà solo nell'ultimo mese e mezzo, più o meno da quando mi sono trasferito a casa nuova. Ho avuto pure un'influenza gastrointestinale in questo periodo.
Veramente scarso appetito, anche se lo stomaco a volte mi brontola (soprattutto di notte se ho mangiato poco a cena) e delle volte sento un senso di nausea quando ho dei cibi in bocca. Ripeto, mi capita in maniera del tutto casuale ma piuttosto frequente.
Io sto cercando di viverla in maniera tranquilla, se ho fame mangio, se non ho fame non mangio o comunque mangio quello che sento di poter mangiare.
Ovviamente, questo mi ha portato a perdere qualche chiletto, attualmente sono intorno ai 64 Kg che credo sia un perfetto normopeso per una persona della mia età (30) e della mia altezza ma non vi nascondo una certa preoccupazione anche perchè in vita mia mi hanno sempre fatto "pesare" il fatto di mangiare poco ed essere magrissimo e quindi non avere più questa nomea mi faceva stare più sereno, pure perchè vedo sempre le persone intorno a me trarre proprio gioia dal cibo quasi sempre, un aggregatore sociale, mentre io mangio praticamente per sopravvivere. A volte a tavola, sia con parenti che con amici, mi sento quasi un guastafeste a rifiutare cibo.
Possibile che fosse un effetto collaterale del medicinale? Sia il maggior appetito, sia il fatto di essere ingrassato? Significa che la mia serotonina è bassa?
Vale la pena approfondire le cause di questa inappetenza?
Oppure mi sto solo facendo tante paranoie per nulla?
Grazie per i preziosi consigli.
premetto che sin da bambino non sono mai stato un grande mangione, anzi mia mamma si è sempre disperata perchè mangiavo pochissimo e sono sempre stato molto mingherlino, sempre sottopeso in vita mia.
Circa 3 anni fa ho iniziato una cura con Zoloft a 100mg/die a causa di una depressione che mi portava attacchi di panico ed ansia.
Cura che ho interrotto una volta, poi ripresa a causa di una ricaduta.
In entrambe le circostante ho notato un grande aumento dell'appetito, ero quasi irriconoscibile, con un netto aumento del peso. Si basti pensare che partivo da un 55-56Kg (ero sottopeso anche a causa di questo periodaccio) e sono arrivato a pesarne addirittura 72-73 (sono alto 1. 70, quindi in leggero sovrappeso) per poi stabilirmi intorno ai 68-69 negli ultimi mesi.
Ora fortunatamente sono circa 8 mesi che ho interrotto la cura e sto provando con buoni risultati a camminare da solo.
Ho affrontato e sto affrontando grandi cambiamenti come la convivenza, ristrutturare casa, lavorare, cucinare, fare le faccende. Insomma, sfide impegnative. Alcuni giorni vanno bene, altri li affronto con più fatica... ma credo sia la vita, vado avanti e mi godo le cose belle quando mi capitano e cerco di non abbattermi nei giorni no.
L'unica cosa che mi turba è questo senso di inappetenza che mi capita spesso sia nell'arco della stessa giornata oppure a giorni alterni, magari due si e due no, uno si e uno no. Cosa che però mi è capitata in realtà solo nell'ultimo mese e mezzo, più o meno da quando mi sono trasferito a casa nuova. Ho avuto pure un'influenza gastrointestinale in questo periodo.
Veramente scarso appetito, anche se lo stomaco a volte mi brontola (soprattutto di notte se ho mangiato poco a cena) e delle volte sento un senso di nausea quando ho dei cibi in bocca. Ripeto, mi capita in maniera del tutto casuale ma piuttosto frequente.
Io sto cercando di viverla in maniera tranquilla, se ho fame mangio, se non ho fame non mangio o comunque mangio quello che sento di poter mangiare.
Ovviamente, questo mi ha portato a perdere qualche chiletto, attualmente sono intorno ai 64 Kg che credo sia un perfetto normopeso per una persona della mia età (30) e della mia altezza ma non vi nascondo una certa preoccupazione anche perchè in vita mia mi hanno sempre fatto "pesare" il fatto di mangiare poco ed essere magrissimo e quindi non avere più questa nomea mi faceva stare più sereno, pure perchè vedo sempre le persone intorno a me trarre proprio gioia dal cibo quasi sempre, un aggregatore sociale, mentre io mangio praticamente per sopravvivere. A volte a tavola, sia con parenti che con amici, mi sento quasi un guastafeste a rifiutare cibo.
Possibile che fosse un effetto collaterale del medicinale? Sia il maggior appetito, sia il fatto di essere ingrassato? Significa che la mia serotonina è bassa?
Vale la pena approfondire le cause di questa inappetenza?
Oppure mi sto solo facendo tante paranoie per nulla?
Grazie per i preziosi consigli.
Gentilissimo,
L’inappetenza che descrive, con nausea e fluttuazioni giornaliere, potrebbe essere legata a più fattori.
Un effetto collaterale comune dello Zoloft è l'aumento dell'appetito con conseguente aumento di peso, come ha sperimentato passando da 56 a 72-73 kg.
L’interruzione dopo 8 mesi può aver riportato il suo appetito al livello pre-terapia, coerente con la sua storia di scarso appetito e sottopeso.
L’attuale normopeso (64 kg, BMI ~22) è sano per la sua altezza ed età
L’inappetenza, con nausea e "stomaco che brontola", potrebbe probabilmente riflettere ansia residua e/o stress da cambiamenti, con un ritorno al suo pattern alimentare naturale (non patologico, vista la sua storia).
La sospensione dello Zoloft potrebbe aver influito anche nel peggioramento della sintomatologia ansiosa con conseguente inappetenza.
Tuttavia è sempre buona norma effettuare esami ematici di controllo, perchè per prudenza è sempre meglio non ecludere a priori cause organiche (ma questo vale per tutti gli individui, a prescindere dalla sua storia psichiatrica).
Pertanto il mio consiglio è comunque di recarsi dal suo specialista e/o medico curante per valutare eventuali sintomatologie psichiche residue ed escludere per prudenza delle eventuali cause organiche.
Resto a disposizione in caso di necessità, un caro saluto.
L’inappetenza che descrive, con nausea e fluttuazioni giornaliere, potrebbe essere legata a più fattori.
Un effetto collaterale comune dello Zoloft è l'aumento dell'appetito con conseguente aumento di peso, come ha sperimentato passando da 56 a 72-73 kg.
L’interruzione dopo 8 mesi può aver riportato il suo appetito al livello pre-terapia, coerente con la sua storia di scarso appetito e sottopeso.
L’attuale normopeso (64 kg, BMI ~22) è sano per la sua altezza ed età
L’inappetenza, con nausea e "stomaco che brontola", potrebbe probabilmente riflettere ansia residua e/o stress da cambiamenti, con un ritorno al suo pattern alimentare naturale (non patologico, vista la sua storia).
La sospensione dello Zoloft potrebbe aver influito anche nel peggioramento della sintomatologia ansiosa con conseguente inappetenza.
Tuttavia è sempre buona norma effettuare esami ematici di controllo, perchè per prudenza è sempre meglio non ecludere a priori cause organiche (ma questo vale per tutti gli individui, a prescindere dalla sua storia psichiatrica).
Pertanto il mio consiglio è comunque di recarsi dal suo specialista e/o medico curante per valutare eventuali sintomatologie psichiche residue ed escludere per prudenza delle eventuali cause organiche.
Resto a disposizione in caso di necessità, un caro saluto.
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?

Utente
Dottore buongiorno e grazie mille della risposta.
Si effettivamente sono un paio di anni che non effettuo controlli e potrebbe essere opportuno farli, la ringrazio molto per il consiglio.
Ci tengo a precisare che comunque questo cambiamento di peso è un qualcosa che è avvenuto gradualmente nei mesi, in entrambi i casi.
Attualmente, sono diverse settimane che sono attestato sui 65Kg e mi sono più o meno stabilizzato lì. Quindi potrebbe significare che comunque quello che mangio è sufficiente a mantenermi normopeso.
C'è da considerare che per me trasferirmi e convivere con la mia compagna è stato un cambiamento importante. Prima, dai miei genitori non muovevo un dito in casa, pensavo solo al lavoro, mentre adesso oltre a lavorare, io e la mia compagnia, ci dividiamo i compiti in casa. Rispetto a qualche mese fa, in cui ogni momento era buono per stare sul divano, adesso non mi fermo quasi mai e ho dovuto far fronte a pensieri che prima non immaginavo nemmeno. Far fronte improvvisamente tutto insieme a lavoro, casa, bollette, sport, hobby, mantenere una vita sociale attiva ecc.
Credo che comunque questo stress psico-fisico non sia da sottovalutare nella mia situazione ed è possibile che anche questo abbia influito sia sul peso sia su questa inappetenza, considerando che di base sono un soggetto ansioso.
Mi scusi per l'auto-diagnosi ma cerco comunque di ragionare lucidamente sui miei sintomi e non farmi prendere dalla paura, come mi è capitato in passato. Mi faccia sapere cosa ne pensa e ancora grazie.
Si effettivamente sono un paio di anni che non effettuo controlli e potrebbe essere opportuno farli, la ringrazio molto per il consiglio.
Ci tengo a precisare che comunque questo cambiamento di peso è un qualcosa che è avvenuto gradualmente nei mesi, in entrambi i casi.
Attualmente, sono diverse settimane che sono attestato sui 65Kg e mi sono più o meno stabilizzato lì. Quindi potrebbe significare che comunque quello che mangio è sufficiente a mantenermi normopeso.
C'è da considerare che per me trasferirmi e convivere con la mia compagna è stato un cambiamento importante. Prima, dai miei genitori non muovevo un dito in casa, pensavo solo al lavoro, mentre adesso oltre a lavorare, io e la mia compagnia, ci dividiamo i compiti in casa. Rispetto a qualche mese fa, in cui ogni momento era buono per stare sul divano, adesso non mi fermo quasi mai e ho dovuto far fronte a pensieri che prima non immaginavo nemmeno. Far fronte improvvisamente tutto insieme a lavoro, casa, bollette, sport, hobby, mantenere una vita sociale attiva ecc.
Credo che comunque questo stress psico-fisico non sia da sottovalutare nella mia situazione ed è possibile che anche questo abbia influito sia sul peso sia su questa inappetenza, considerando che di base sono un soggetto ansioso.
Mi scusi per l'auto-diagnosi ma cerco comunque di ragionare lucidamente sui miei sintomi e non farmi prendere dalla paura, come mi è capitato in passato. Mi faccia sapere cosa ne pensa e ancora grazie.
Gentile utente,
Credo che la sua sia una riflessione lucida.
Lo stress psico-fisico da convivenza, lavoro e nuove responsabilità può contribuire a inappetenza, amplificando l’ansia di base.
Tuttavia il graduale cambiamento di peso è rassicurante e sembra non indicare problemi acuti.
Rinnovo tuttavia il consiglio di effettuare esami ematochimici e anche una rivalutazione dal suo specialista di fiducia, sono sempre opportuni dei controlli di routine e delle visite di controllo, almeno una volta all'anno.
Rinnovo cari saluti, restando a disposizione
Credo che la sua sia una riflessione lucida.
Lo stress psico-fisico da convivenza, lavoro e nuove responsabilità può contribuire a inappetenza, amplificando l’ansia di base.
Tuttavia il graduale cambiamento di peso è rassicurante e sembra non indicare problemi acuti.
Rinnovo tuttavia il consiglio di effettuare esami ematochimici e anche una rivalutazione dal suo specialista di fiducia, sono sempre opportuni dei controlli di routine e delle visite di controllo, almeno una volta all'anno.
Rinnovo cari saluti, restando a disposizione
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 184 visite dal 28/04/2025.
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