Individuazione di un corretto percorso di cura e supporto
Buongiorno, scrivo per una situazione che sto vivendo con mia madre; avrei bisogno di consigli sull'individuazione di un corretto percorso per la sua situazione in maniera tale che si possa alleviare la sua sofferenza psicologica e conseguentemente ne possa beneficiare anche io
Mi sono rivolto anche a specialisti in psichiatria geriatrica ma finora i risultati sono molto scarsi e la situazione sta diventando sempre più pesante.
Mia mamma ha 83 anni e, a causa di diversi eventi luttuosi che hanno colpito la nostra famiglia, è sempre stata una persona che ha sofferto la situazione ed ha sempre avuto difficoltà ad apprezzare le cose belle che la vita fortunatamente offre.
In particolare dopo la scomparsa di mio padre quando lei aveva 45 anni ed io 18, c'è stato un attaccamento molto forte fra di noi ed ho subito molti suoi condizionamenti nel corso della mia vita.
Spesso le cose o persone che lei riteneva mi allontanassero da lei, venivano viste come nemiche e quindi da allontanare.
Col tempo e con fatica (anche con l'aiuto di un percorso psicoterapico), sono riuscito a costruirmi la mia vita, i miei interessi, riuscendo a gestire con il giusto distacco il rapporto con lei.
Il 31 ottobre 2024 mia mamma è stata colpita da una consistente emorragia cerebrale in sede anomala (intraparenchimale temporale); dopo la dimissione dall'ospedale ha intrapreso le cure riabilitative (in particolare logopedia) e sembrava in via di miglioramento; inoltre da allora continuano a prescriverle numerosi medicinali per ridurre la pressione arteriosa oltre al lasix.
Dopo diversi mesi però ha iniziato a mostrare disturbi comportamentali con sbalzi d'umore.
Si alternano crisi di rabbia esplosiva e depressione che i medici dicono di contenere con farmaci come il Trittico che si rivelano poco efficaci.
In particolare c'è un pensiero ossessivo che è diventato problematico per me e vedo che la fa soffrire in maniera atroce (urla, piange ed ha pensieri sconsiderati come quello di lasciarsi andare e morire):
da due anni e mezzo convivo con la mia compagna nella stessa casa di mia mamma nell'appartamento sotto (casa singola).
La mia compagna ha i suoi difetti e non è mai stata vista di buon occhio da mia mamma.
Prima la cosa era gestibile abbastanza bene, ma dopo l'insorgere dei disturbi comportamentali non lo è più.
La mia compagna non ha più nemmeno nome per lei, è "il diavolo"; dice che non la sopporta più nonostante non la veda da mesi e che ha fatto diventare diavolo anche me e che dobbiamo andare via dalla sua casa, ecc.
Sono crisi violente che non so come gestire, qualunque cosa dica o faccia non la fanno stare meglio.
Ovviamente non è pensabile allontanarmi con la mia compagna da casa e lasciarla sola e non vuole nemmeno nessuno accanto a lei.
Ho pensato anche di allontanare la mia compagna per un pò di tempo ma non credo che sia una soluzione per nessuno.
Che tipo di aiuto posso dare a mia mamma per riuscire a stare meglio tutti e rendere la situazione gestibile?
Grazie
Mi sono rivolto anche a specialisti in psichiatria geriatrica ma finora i risultati sono molto scarsi e la situazione sta diventando sempre più pesante.
Mia mamma ha 83 anni e, a causa di diversi eventi luttuosi che hanno colpito la nostra famiglia, è sempre stata una persona che ha sofferto la situazione ed ha sempre avuto difficoltà ad apprezzare le cose belle che la vita fortunatamente offre.
In particolare dopo la scomparsa di mio padre quando lei aveva 45 anni ed io 18, c'è stato un attaccamento molto forte fra di noi ed ho subito molti suoi condizionamenti nel corso della mia vita.
Spesso le cose o persone che lei riteneva mi allontanassero da lei, venivano viste come nemiche e quindi da allontanare.
Col tempo e con fatica (anche con l'aiuto di un percorso psicoterapico), sono riuscito a costruirmi la mia vita, i miei interessi, riuscendo a gestire con il giusto distacco il rapporto con lei.
Il 31 ottobre 2024 mia mamma è stata colpita da una consistente emorragia cerebrale in sede anomala (intraparenchimale temporale); dopo la dimissione dall'ospedale ha intrapreso le cure riabilitative (in particolare logopedia) e sembrava in via di miglioramento; inoltre da allora continuano a prescriverle numerosi medicinali per ridurre la pressione arteriosa oltre al lasix.
Dopo diversi mesi però ha iniziato a mostrare disturbi comportamentali con sbalzi d'umore.
Si alternano crisi di rabbia esplosiva e depressione che i medici dicono di contenere con farmaci come il Trittico che si rivelano poco efficaci.
In particolare c'è un pensiero ossessivo che è diventato problematico per me e vedo che la fa soffrire in maniera atroce (urla, piange ed ha pensieri sconsiderati come quello di lasciarsi andare e morire):
da due anni e mezzo convivo con la mia compagna nella stessa casa di mia mamma nell'appartamento sotto (casa singola).
La mia compagna ha i suoi difetti e non è mai stata vista di buon occhio da mia mamma.
Prima la cosa era gestibile abbastanza bene, ma dopo l'insorgere dei disturbi comportamentali non lo è più.
La mia compagna non ha più nemmeno nome per lei, è "il diavolo"; dice che non la sopporta più nonostante non la veda da mesi e che ha fatto diventare diavolo anche me e che dobbiamo andare via dalla sua casa, ecc.
Sono crisi violente che non so come gestire, qualunque cosa dica o faccia non la fanno stare meglio.
Ovviamente non è pensabile allontanarmi con la mia compagna da casa e lasciarla sola e non vuole nemmeno nessuno accanto a lei.
Ho pensato anche di allontanare la mia compagna per un pò di tempo ma non credo che sia una soluzione per nessuno.
Che tipo di aiuto posso dare a mia mamma per riuscire a stare meglio tutti e rendere la situazione gestibile?
Grazie
In modo generico, lo specialista di riferimento per sua madre é il geriatra in coordinamento eventuale anche con altre figure per cercare di ristabilire una condizione clinica di compenso.
La valutazione quindi é necessaria anche per stabilire delle terapie che siano efficaci sul quadro neurologico residuo.
La valutazione quindi é necessaria anche per stabilire delle terapie che siano efficaci sul quadro neurologico residuo.
https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

Utente
La ringrazio per la risposta. Buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 126 visite dal 22/04/2025.
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