Cambio terapia per ansia generalizzata
38 anni da circa 4 mesi soffro di ansia generalizzata dovuta ad un periodo particolarmente stressante tra lavoro, un incidente e lutto in famiglia.
Decido di parlarne con uno psichiatra che mi consiglia xanax 0, 5 rp la sera e paroxetina 20 la mattina.
Purtroppo dopo 12 giorni ho una fortissima crisi (in ospedale hanno pensato tipo serotoninergica) risolta con 1 fiala di En da 5mg.
In ospedale mi fanno notare che l'errore è stato non titolare il farmaco quindi ripartiamo da paroxetina da 10 e sempre xanax 0, 5 rp.
Dopo 1 settimana a 20 e al terzo giorno di 20 di nuovo la stessa crisi.
A questo punto si decide di cambiare farmaco:
xanax 0, 5 rp la sera e trittico contramid a salire prima 50 poi 75 e 150.
Al 24esimo giorno, Dopo 10 giorni da 150 ho un bruttissimo effetto collaterale gambe quasi paralizzate, febbre, mal di gola e quindi anche se non consigliato si sospende immediatamente il trittico: fiale di tad per disintossicare.
Mai sospeso invece lo xanax 0, 5 rp la sera.
Ritorno 2 giorni fa dal psichiatra che mi propone:
5 gocce di escitalopram la mattina più sempre lo xanax 0, 5 rp la sera
Il medico di famiglia, preoccupato per i numerosi effetti collaterali mi sconsiglia vivamente di intraprendere questa nuova cura sia per i cambiamenti troppo ravvicinati e per paura che si verifichi la stessa situazione della paroxetina e del trittico (forse farmaci che non tollero)
Mi consiglia di iniziare psicoterapia (non avendo mai sofferto di ansia) tenere lo xanax 0, 5 rp e al max 25 lyrica mattina e sera in modo da aiutarmi anche con le nevralgie post incidente.
Dí sicuro ho trovato un psichiatra non all'altezza
Ma la mia domanda è: seguo il consiglio del medico o dello specialista?
Perché lo specialista mi da questo farmaco dopo gli effetti avuti?
Il lyrica può aiutare?
Dico la verità ho ormai paura a prendere farmaci e vorrei uscire da questo incubo
Decido di parlarne con uno psichiatra che mi consiglia xanax 0, 5 rp la sera e paroxetina 20 la mattina.
Purtroppo dopo 12 giorni ho una fortissima crisi (in ospedale hanno pensato tipo serotoninergica) risolta con 1 fiala di En da 5mg.
In ospedale mi fanno notare che l'errore è stato non titolare il farmaco quindi ripartiamo da paroxetina da 10 e sempre xanax 0, 5 rp.
Dopo 1 settimana a 20 e al terzo giorno di 20 di nuovo la stessa crisi.
A questo punto si decide di cambiare farmaco:
xanax 0, 5 rp la sera e trittico contramid a salire prima 50 poi 75 e 150.
Al 24esimo giorno, Dopo 10 giorni da 150 ho un bruttissimo effetto collaterale gambe quasi paralizzate, febbre, mal di gola e quindi anche se non consigliato si sospende immediatamente il trittico: fiale di tad per disintossicare.
Mai sospeso invece lo xanax 0, 5 rp la sera.
Ritorno 2 giorni fa dal psichiatra che mi propone:
5 gocce di escitalopram la mattina più sempre lo xanax 0, 5 rp la sera
Il medico di famiglia, preoccupato per i numerosi effetti collaterali mi sconsiglia vivamente di intraprendere questa nuova cura sia per i cambiamenti troppo ravvicinati e per paura che si verifichi la stessa situazione della paroxetina e del trittico (forse farmaci che non tollero)
Mi consiglia di iniziare psicoterapia (non avendo mai sofferto di ansia) tenere lo xanax 0, 5 rp e al max 25 lyrica mattina e sera in modo da aiutarmi anche con le nevralgie post incidente.
Dí sicuro ho trovato un psichiatra non all'altezza
Ma la mia domanda è: seguo il consiglio del medico o dello specialista?
Perché lo specialista mi da questo farmaco dopo gli effetti avuti?
Il lyrica può aiutare?
Dico la verità ho ormai paura a prendere farmaci e vorrei uscire da questo incubo
La scelta rispetto alla strada da seguire è personale.
In ogni caso, i trattamenti mantenuti per tempi troppo brevi, a dosaggi troppo bassi e comunque in una condizione di ansia non controllabile nel suo caso, in quanto la sintomatologia ansiosa è maggiore.
A questo punto, invece che utilizzare benzodiazepine e aggiungere altri prodotti alquanto dubbi, la terapia va ottimizzata con supporti farmacologici accanto ad una terapia validata per i suoi sintomi, senza fare troppe variazioni.
La psicoterapia non è applicabile a tappeto, tra l'altro sulla base di scelte pregiudizievoli.
In ogni caso, i trattamenti mantenuti per tempi troppo brevi, a dosaggi troppo bassi e comunque in una condizione di ansia non controllabile nel suo caso, in quanto la sintomatologia ansiosa è maggiore.
A questo punto, invece che utilizzare benzodiazepine e aggiungere altri prodotti alquanto dubbi, la terapia va ottimizzata con supporti farmacologici accanto ad una terapia validata per i suoi sintomi, senza fare troppe variazioni.
La psicoterapia non è applicabile a tappeto, tra l'altro sulla base di scelte pregiudizievoli.
https://wa.me/00390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2 visite dal 19/03/2025.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.