Consulto per Reazione Ansiosa da stress acuto
Buonasera,
sono la mamma di una ragazza di 23 anni che non ha mai avuto problemi psicologici/psichiatrici o comportamentali.
E' una studentessa universitaria, studiosa e ambiziosa.
Circa 5 giorni fa ci ha confidato di aver avuto un'esperienza preliminare con un ragazzo che noi genitori non abbiamo visto bene per lei, e le abbiamo detto di non doverlo più frequentare.
Lei ha acconsentito a malincuore e dopo un po' di resistenza e ha liquidato questo ragazzo.
Da quel momento ha crisi di pianto continue, inizialmente riguardavano la "brutta figura" fatta a suo dire con questo ragazzo per averlo lasciato tramite messaggio, poi si sono concentrate su se stessa, sul fatto che aveva fatto cose brutte, che ha perso tempo perché non riesce più a studiare per l'università e il tempo scorre e non ritorna, che è una delusione per noi.
Ma fino a qui era ancora "lucida" con i discorsi anche se appariva sconfortata, depressa, triste e piangente.
(Da quando è successo questo ha problemi a dormire. Forse non dorme da più giorni).
Il problema è che ieri pomeriggio la situazione è precipitata.
Ha avuto allucinazioni e ha cominciato a fare discorsi sconnessi, non ricordava le cose che faceva tutti i giorni ad esempio come struccarsi.
La situazione è poi peggiorata ancora, non riconosce più i componenti della nostra famiglia, crede che siamo suoi compagni di università.
Siamo andati al DSM della nostra zona per avere un consulto con una psichiatra che le ha diagnosticato una "Reazione ansiosa da stress acuto".
Le ha prescritto Xanax una compressa al gg ore 8 e ore 20 + HALCION 125 una compressa al giorno alle ore 21.
Queste cure per una settimana e poi torniamo a controllo.
Vi chiedo, ho letto gli effetti collaterali di questi due medicinali e mi sto preoccupando che potrebbero peggiorare la situazione anziché migliorarla.
Inoltre se da questa cosa che ha si può uscire e riprendere la vita di sempre.
Sono molto preoccupata e in ansia.
In quanto tempo ci potrebbe essere un ritorno alla normalità?
Grazie a chi mi risponderà.
sono la mamma di una ragazza di 23 anni che non ha mai avuto problemi psicologici/psichiatrici o comportamentali.
E' una studentessa universitaria, studiosa e ambiziosa.
Circa 5 giorni fa ci ha confidato di aver avuto un'esperienza preliminare con un ragazzo che noi genitori non abbiamo visto bene per lei, e le abbiamo detto di non doverlo più frequentare.
Lei ha acconsentito a malincuore e dopo un po' di resistenza e ha liquidato questo ragazzo.
Da quel momento ha crisi di pianto continue, inizialmente riguardavano la "brutta figura" fatta a suo dire con questo ragazzo per averlo lasciato tramite messaggio, poi si sono concentrate su se stessa, sul fatto che aveva fatto cose brutte, che ha perso tempo perché non riesce più a studiare per l'università e il tempo scorre e non ritorna, che è una delusione per noi.
Ma fino a qui era ancora "lucida" con i discorsi anche se appariva sconfortata, depressa, triste e piangente.
(Da quando è successo questo ha problemi a dormire. Forse non dorme da più giorni).
Il problema è che ieri pomeriggio la situazione è precipitata.
Ha avuto allucinazioni e ha cominciato a fare discorsi sconnessi, non ricordava le cose che faceva tutti i giorni ad esempio come struccarsi.
La situazione è poi peggiorata ancora, non riconosce più i componenti della nostra famiglia, crede che siamo suoi compagni di università.
Siamo andati al DSM della nostra zona per avere un consulto con una psichiatra che le ha diagnosticato una "Reazione ansiosa da stress acuto".
Le ha prescritto Xanax una compressa al gg ore 8 e ore 20 + HALCION 125 una compressa al giorno alle ore 21.
Queste cure per una settimana e poi torniamo a controllo.
Vi chiedo, ho letto gli effetti collaterali di questi due medicinali e mi sto preoccupando che potrebbero peggiorare la situazione anziché migliorarla.
Inoltre se da questa cosa che ha si può uscire e riprendere la vita di sempre.
Sono molto preoccupata e in ansia.
In quanto tempo ci potrebbe essere un ritorno alla normalità?
Grazie a chi mi risponderà.
La diagnosi non è chiara e soprattutto non è neanche condivisibile di prodotti sintomatici per il solo trattamento del momento piuttosto che l'utilizzo di terapie da considerare anche nel lungo termine.
In ogni caso, il ripristino delle fasi sonno-veglia richiede attenzione per favorire la riduzione della sintomatologia.
La prognosi è valutabile nel tempo e non attualmente, dopo che la diagnosi sarà più accurata.
In ogni caso, il ripristino delle fasi sonno-veglia richiede attenzione per favorire la riduzione della sintomatologia.
La prognosi è valutabile nel tempo e non attualmente, dopo che la diagnosi sarà più accurata.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4 visite dal 14/03/2025.
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