Ideazioni suicidarie massacranti da oltre un mese in depressione ansiosa
Salve, ho 59 anni e da 1 anno sono in cura da uno Psichiatra di fama che mi ha diagnosticato Depressione Ansiosa Postraumatica ribaltando la diagnosi e cure di 21 anni fa, quando iniziai ad essere curata per Disturbo Bipolare con Disturbo Generalizzato D'Ansia.
Dalla nuova diagnosi sono passati 12 mesi in cui ho fatto massi8ccio décalage soprattutto, il più arduo da benziodiazepine, il tutto da sola, perchè so essere molto determinata.
Da 2 mesi assumo Xanax 1mg RP mattino e sera En gtt 28 gtt/die Prozac 20mg/die Remeron 30mg.
Purtroppo i miei rapporti con la famiglia dalla diagnosi di disturbo bipolare in avanti si sono deteriorati, le mie stesse figlie, allora da divorziata vivevano con me, ma in malattia hanno preferito stabilirsi dal padre e non si fanno mai sentire.
Sono molto sola, ho avuto una relazionne dopo il Divorzio di 17 ani finita male, in seguito ho perso 8 mesi fa quello ce era stato il mio "primo" Amore, di tumore ai polmoni, per me un rapporto meeraviglioso, lutto che non riesco ad eleborare.
Dico che sono seguita in un grosso centro dove non c'è calore umaano, io soffro da morire la siolitudine che mi si è creata intorno (gli amici in malattia si defilano purtroppo così come i parenti).
Insomma da 1 mese in particolare penso costantemente al suicidio e come metterlo in atto.
Soffrendo du RGE già mi faccio "film mentali" in cui eventuale cocktail di psicofarmaci li vomiterei.
La notte ho iniziato a non chiudere occhio neanche con uso abuso di Sonirem.
Finalmente la prossima settimana avrò modo di fare un colloquio come solvente psicoterapico, ma non conosco la persona, ho prenotato spinta dalla psichiatra, ma sono molto poco fiduciosa.
Ho sulle spalle una vita di traumi e non me la sento di affrontare la 3a età sola e malata.
Insomma oggi, non rispondendomi gli psichiatri per disperazione ho preso 40 grammi di Prozac anzichè 20, per sentirmi un po' meglio, ma tutto intorno non mi sento più la grande voglia di vivere che era la principale caratteristica del mio carattere.
Può una psicoterpia aiutare in un contesto ormai borderline?
Grazie C
Dalla nuova diagnosi sono passati 12 mesi in cui ho fatto massi8ccio décalage soprattutto, il più arduo da benziodiazepine, il tutto da sola, perchè so essere molto determinata.
Da 2 mesi assumo Xanax 1mg RP mattino e sera En gtt 28 gtt/die Prozac 20mg/die Remeron 30mg.
Purtroppo i miei rapporti con la famiglia dalla diagnosi di disturbo bipolare in avanti si sono deteriorati, le mie stesse figlie, allora da divorziata vivevano con me, ma in malattia hanno preferito stabilirsi dal padre e non si fanno mai sentire.
Sono molto sola, ho avuto una relazionne dopo il Divorzio di 17 ani finita male, in seguito ho perso 8 mesi fa quello ce era stato il mio "primo" Amore, di tumore ai polmoni, per me un rapporto meeraviglioso, lutto che non riesco ad eleborare.
Dico che sono seguita in un grosso centro dove non c'è calore umaano, io soffro da morire la siolitudine che mi si è creata intorno (gli amici in malattia si defilano purtroppo così come i parenti).
Insomma da 1 mese in particolare penso costantemente al suicidio e come metterlo in atto.
Soffrendo du RGE già mi faccio "film mentali" in cui eventuale cocktail di psicofarmaci li vomiterei.
La notte ho iniziato a non chiudere occhio neanche con uso abuso di Sonirem.
Finalmente la prossima settimana avrò modo di fare un colloquio come solvente psicoterapico, ma non conosco la persona, ho prenotato spinta dalla psichiatra, ma sono molto poco fiduciosa.
Ho sulle spalle una vita di traumi e non me la sento di affrontare la 3a età sola e malata.
Insomma oggi, non rispondendomi gli psichiatri per disperazione ho preso 40 grammi di Prozac anzichè 20, per sentirmi un po' meglio, ma tutto intorno non mi sento più la grande voglia di vivere che era la principale caratteristica del mio carattere.
Può una psicoterpia aiutare in un contesto ormai borderline?
Grazie C
Gentile utente, "depressione ansiosa post-traumatica" non è una diagnosi riconosciuta. Sembra più un tentativo di descrivere il suo quadro clinico. Ad ogni modo, a maggior ragione se avverte sintomi come insonnia e pensieri suicidari incrementare il dosaggio degli antidepressivi può risultare controproducente, ancor di più se fatto in modo autonomo. Prima di pensare alla psicoterapia dovrebbe sottoporsi quantoprima all'attenzione di uno psichiatra per una revisione diagnostico-terapeutica alla luce dei sintomi recenti "da 1 mese in particolare penso costantemente al suicidio e come metterlo in atto. Soffrendo du RGE già mi faccio "film mentali" in cui eventuale cocktail di psicofarmaci li vomiterei. La notte ho iniziato a non chiudere occhio neanche con uso abuso di Sonirem." Dopo di chè si può prendere in considerazione una psicoterapia.
Dr Accursio Raia, Medico Chirurgo
Specialista in Psichiatria (Università degli Studi di Pisa)
email: dott.raia.sm@gmail.com

Utente
Grazie per la sollecita risposta. Terrò presente. Ho cambiato Psichiatra cercando di andare al meglio e mi ritrovo una diagnosi non riconosciuta. Ora ho in corpo 40mg di Prozac che smaltirò. Di sicuro la revisione della farmacoterapia riverte la massima urgenza. Ringrazio Ancora SC
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 12 visite dal 14/03/2025.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.