Ansia e depressione

Buonasera,
Fin da bambino pensavo al futuro prima di andare a dormire e la mia testa partiva a pensare finché non pensavo alla morte e mi prendevano degli attacchi con accelerazione dei battiti e pianto.

Adesso che ho 45 anni la cosa non è cambiata, anzi, negli ultimi anni ho perso il mio migliore e unico amico e parte della mia famiglia (mia nonna e pochi mesi fa mio padre).

Non ho una forte autostima di me stesso, trovo gli altri sempre più bravi e più belli di me, e questa cosa la sdrammatizzo con una sorte d’ironia.

I miei attacchi adesso (stanno succedendo ogni giorno problemi a livello personale e lavorativi) sono contrastanti, mi sento inutile, mi sento perso, senza uno scopo nella vita e piango per qualunque cosa che mi ricordi avvenimenti piacevoli del passato.
Vorrei farla finita e non far star male la mia famiglia e il mio compagno, dall altra ho paura di morire perché penso che posso migliorare ma non trovo uno scopo per proseguire a vivere.
So che dovrei andare in studio per ore ed ore, ma purtroppo non posso permettermelo.
Se potete darmi un suggerimento di come muovermi.
Grazie
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 44.5k 1.1k
Gli attacchi, come li definisce lei, vanno inquadrati con appropriatezza in quanto possono appartenere a diverse condizioni patologiche od anche essere un suo modo di approcciarsi alle situazioni.

La visita psichiatrica è un passaggio utile per capire di cosa si tratta.

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