Soffro da circa 6-7 mesi di attacchi di panico

Gentile utente,
gli ansiolitici sono solo dei sintomatici e non risolvono i problemi collegati agli attacchi di panico. Per inciso, gli attacchi di panico non durano per ore ed è raro che si susseguano quotidianamente. E' probabile che il suo problema sia inquadrabile nell'ambito di un altro disturbo d'ansia. La terapia con antidepressivi è il fondamento della psicofarmacologia dei disturbi d'ansia. Gli antidepressivi oggiin commercio, se correttamente usati, non compromettono alcuna attività di vita, nè lavorativa, nè sociale o ludica. In quanto alla psicotareapia i centri di salute mentale erogano tali prestazioni in convenzione con il ssn e quindi al costo del ticket (se dovuto). Il primo passo dovrebbe comunque essere quello di evitare l'autodiagnosi (anche i medici non si fanno diagnosi da soli) e rivolgersi ad uno specialista in psichiatria.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

ma chi le avrebbe detto che sarebbe meglio il buspirone?

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innanzitutto vi ringrazio per la celere risposta.Vorrei specificare che gli attacchi non durano per ore,è solo che in seguito all'attacco, che è costituito da una specie di svenimento il cui apice perdura solo per pochi secondi,si presenta una sensazione fortissima di stanchezza e un forte stato d'ansia che perdura anche più di un paio di giorni.Ad esempio ne ho avuto uno molto forte giovedi mentre ero a lezione,ed ancora oggi mi sento molto stanco e soprattutto molto poco lucido.Vorrei sapere se nelle vostre esperienze professionali vi siano capitati altri casi che presentano questa specie di sintomatologia postuma agli attacchi di panico.Come dice il dottor Martiadis sarebbe meglio evitare un' autodiagnosi,il problema era semplicemente cercare di spiegare il mio problema che mi sembrava molto affine alla sintomatologia degli attacchi di panico.Tra l'altro trascurando questi sintomi e la stanchezza cronica che a mio parere deriva da uno stato d'ansia generalizzato che non mi permette neanche di dormire bene,io conduco una vita completamente normale.Il problema è che mi ci vuole molta fatica per trovare le forze per condurre le stesse attività di prima,salvo poi che queste energie ci sono,ad esmpio pratico sport a livello agonistico e non ho riscontro di un peggioramento prestazionale,nello sport così come nello studio.Il problema è questa fortissima sensazione di stanchezza cronica di cui non mi riesco a liberare e,saltuariamente di questi attacchi che iniziano a spaventarmi.Per rispondere al dr.Ruggiero nessuno mi ha consigliato il buspirone,vi volevo solo chiedere informazioni al riguardo ,se possa essere funzionale al mio disturbo e soprattutto meno pesante a livello fisico,visto che gli effetti collaterali di un mezzo xanax mi durano anche per giorni.In generale la mia avversione ai farmaci di ogni genere è dovuta proprio a questa forte reazione che mi danno,non solo i farmaci ma anche l'alcol o la cannabis.Tali sostanze all'inizio della storia del disturbo erano proprio la causa scatenante del disturbo stesso,soprattutto la cannabis,che ho abbandonato ormai da circa 4 mesi,mentre l'alcol che all'inizio mi dava una sensazione di miglioramento,sembra essere diventato motivo di peggioramento soprattutto il giorno seguente al suo utilizzo.La mia sensazione è che il disturbo si acuisca ogni qualvolta il mio stato di coscienza è alterato da psicoattivi ma anche dalla semplice stanchezza fisica,ad esempio ho notato che persino fumare una sigaretta mi dà una forte sensazione di stanchezza.E' per questo che ho un pò paura ad intraprendere un percorso farmacologico proprio perchè tutti i tentativi fatti in questo senso hanno solo peggiorato la situazione.Cordiali saluti.

Gentile utente,
potrebbe darsi che i tentativi che lei abbia fatto non fossero quelli più adeguati alla sua situazione. Cercare conferme a quello di cui è già convinto non l'aiuterà molto. Si rivolga ad uno specialista in psichiatria e ne segua i consigli.
Cordiali saluti

Gentile Utente,
da studente di psicologia probabilmente Lei stesso sa che i migliori risultati nel trattamento dell'ansia e del panico si ottengono associando psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale e farmacoterapia.

Una persona può scegliere di fare solo la prima, solo seconda, entrambe o nessuna delle due. Ogni scelta comporta vantaggi e svantaggi.

E' un po' come andare in un posto prendendo l'autostrada oppure le stradine di campagna: nel primo caso si arriva prima.

Io se fossi in Lei (visto anche che in futuro sembra voler fare lo Psicologo) prenderei in esame l'ipotesi psicoterapeutica.

Se è un problema di denaro provi a leggere questo articolo dal titolo "Come spendere meno dallo Psicologo"

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/407-come-spendere-meno-dallo-psicologo.html

Se ha tempo e voglia legga anche questi articoli sui disturbi d'ansia

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html

la ringrazio molto per le informazioni fornitemi.Credo che la mia scelta iniziale ricadrà nell'ambito psichiatrico,perchè in questo momento di difficoltà ho bisogno anche di rassicurazioni sul punto di vista medico,visto che questa situazione genera paure contingenti di disturbi fisici,piuttosto che mentali.Se come spero riuscissi a definire ed inquadrare tali disturbi nell'ambito psicologico,non esiterò a rivolgermi ad uno specialista in questo settore.Grazie ancora per l'attenzione concessami,cordiali saluti.

Grazie a Lei di averci scritto