Problema doc

Buonasera, avrei bisogno di una risposta in merito ad un dubbio che mi affligge da qualche tempo o forse di una rassicurazione, non so.

Soffro di Doc e soltanto nel mese di luglio mi sono rivolta ad una psichiatra della mia zona spinta non tanto dai soliti problemi che il mio doc mi provocava abitualmente ma piuttosto da un’importante difficoltà a studiare che mi si era presentata per la prima volta e che mi provocava tachicardia, capogiri, incapacità a memorizzare, tutte cose che non mi erano mai accadute prima perché lo studio è sempre stata l’unica certezza rispetto al resto della mia vita che vivo spesso in maniera disfunzionale.

Mi è stato prescritto il Cipralex gocce 20mg 10 gocce al giorno.
Le ho assunte per due mesi e finalmente ho potuto dare i miei esami in tranquillità, sembrava che tutto fosse tornato alla normalità.
Ora sono passati 7 mesi da quando lo assumo e a distanza da qualche giorno dal mio prossimo esame ecco che si presentano dei problemi di memoria legati alla mancata capacità di ricordare cosa devo dire, vuoto totale.

Mi sto un po’ fissando sul fatto di aver letto online che il Cipralex possa deteriorare a lungo termine alcune funzioni o che provochi annebbiamento.
Io lo prendo proprio per superare questi limiti e non voglio assolutamente che me li crei.
Mi trovo in un’altra città per il mio tirocinio universitario e non posso tornare per andare a visita e parlarne con la mia psichiatra quindi vorrei rassicurarmi chiedendo a voi.

È possibile che ci sia un deterioramento della memoria?
Mi sento come se conoscessi i termini, so di sapere ma non riesco a recuperarle nel mio cervello.

Vi ringrazio in anticipo
Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 269 9
Buonasera,

È sempre difficile dare una risposta certa da una descrizione online, ma Io credo che la difficoltà di concentrazione possa essere una sintomatologia della sua patologia di base piuttosto che un effetto collaterale del Cipralex.

La rassicuro dicendole che per determinare tali effetti di eventuale deterioramento sono necessari in genere decenni di terapia, non di certo soli 7 mesi.

Io comunque le consiglio di effettuare una visita specialistica psichiatrica per mettere "ordine" a questa situazione e trovare la terapia perfetta per te che ti faccia stare bene.

Io resto a disposizione, contattami pure se hai bisogno.

Un caro saluto, a presto

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46k 1k
"Mi sto un po’ fissando sul fatto di aver letto online che il Cipralex possa deteriorare a lungo termine alcune funzioni o che provochi annebbiamento."

Avendo il tipo di disturbo che ha, diciamo che le letture si sono incagliate su questo discorso che ovviamente riporta in una maniera già totalmente filtrata dalla lettura un po' semplificata e parziale in senso allarmistico.
Quindi ci mancherebbe che si desse una risposta a questa domanda ossessiva in maniera letterale, così da alimentare il ragionamento su questo punto, nato già male.

Ha ricevuto una prescrizione. Il suo doc reagisce innescando una serie di domande che si piazzano tra l'indicazione ricevuta e l'azione. Esattamente come si piazza tra il compito che deve svolgere e l'azione di svolgerlo, e la fanno rimanere arenato nello studio.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Innanzitutto la ringrazio per la risposta tempestiva e accurata, il problema è che io devo fare questi esami perché sono gli ultimi e non farli mi impedirebbero di laurearmi. A differenza della scorsa volta in cui la problematica era relativa all’approccio allo studio che non riuscivo proprio ad avere, adesso la cosa che mi ha allarmata è l’aspetto legato alla memoria, so le cose ma ho un vuoto, non riesco più a visualizzare le cose nella mia mente come facevo prima. Memorizzavo proprio la pagina e sapevo esattamente cosa veniva dopo nel mio discorso. Ora tutto questo mi sembra impossibile e mi sento veramente frustrata. La ringrazio ancora seguirò il suo consiglio di rivedere la terapia il prima possibile.
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La ringrazio molto e in effetti è tutto racchiuso in quella frase, ne sono consapevole ma non è semplice
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Approfitto della vostra disponibilità per chiedere se ci sono degli integratori che potrebbero aiutarmi nella memoria supportando l’azione del Cipralex e che quindi non abbiano interazioni negative perchè purtroppo non ho la possibilità di interfacciarmi con la mia psichiatra prima dell’esame e vorrei provare a risollevarmi dalla mia situazione.
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 269 9
Gentilissima,

Gli integratori a base di Ginkgo biloba hanno una buona azione come pro-cognitivi.

Alcuni dei miei pazienti li hanno assunti ed hanno avuto beneficio.

Magari può provare e tenermi aggiornato.

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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È stato davvero gentilissimo, la ringrazio molto, spero di aggiornarla presto positivamente.
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 269 9
A presto, felice di averla aiutata!

Resto sempre a disposizione

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46k 1k
Dalle risposte ultime però mi pare che non abbia allora chiaro il problema. Lei focalizza su elementi diversi che sono la stessa matrice. Ora la memoria, prima altro, e in futuro magari una cosa diversa ancora, ma la questione è la preoccupazione. In cui si è riconosciuta.
Se uno si fissa di veder male, non è che ha bisogno del collirio...
Ma probabilmente di una buona terapia per la sua fissazione. Non dovrebbe essere difficile metterla a punto.

Dr.Matteo Pacini
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Buongiorno dottore, innanzitutto la ringrazio per la sua risposta.
Sono sempre stata piuttosto consapevole del mio modo di ’sabotare’’ le situazioni e questo mi ha spinto a rifiutare qualunque terapia farmacologica proprio perché, comprendendo che ogni problema avesse come dice lei la ’stessa matrice’’ speravo di gestirla autonomamente. Sono arrivata però al punto di non poterlo più fare nel momento in cui il problema è andato ad intaccare l’unica cosa intatta che mi era rimasta cioè la capacità di studiare. Detto ciò, avendo ora iniziato oramai con il Cipralex da mesi, è difficile comprendere il confine tra ciò che io creo da sola e gli effetti di un farmaco che in ogni caso agisce. Difficile escludere con certezza che effettivamente il farmaco non mi stia comportando dei problemi. Questo è ciò che mi turba. La ringrazio ancora e le auguro una buona giornata
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 43.3k 1.1k
E' più probabile che la terapia non è efficace in modo completo sul suo disturbo per cui lei continua a fare operazioni consistenti nella ruminazione tipica del Doc.

La questione va ristabilita anche attraverso i controlli periodici che sono lo strumento fondamentale per capire quali opzioni terapeutiche possono essere utilizzate per portare ad una sintomatologia meno invalidante ed una terapia più efficace e stabile nel tempo.

Certamente non si può utilizzare il Ginkgo biloba che ha anche interazioni con farmaci ed alimenti oltre ad alimentare in lei la possibilità di escludere che abbia un disturbo psichiatrico da trattare.

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Buongiorno, la ringrazio per essere intervenuto circa la mia problematica. Purtroppo o per fortuna è difficile che io possa allontanarmi dall’idea di dover trattare il disturbo oramai, semplicemente vorrei la certezza che questa problematica di memoria non sia provocata dal farmaco e soprattutto che non sia irreversibile così come (erroneamente) ho letto online, perché purtroppo il fatto che sia ’più probabile’’ che sia legato al mio disturbo, non mi fa stare serena.
La ringrazio ancora tanto
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 43.3k 1.1k
Il problema principale è quello di agire sulla malattia in modo efficace coadiuvando anche il trattamento delle possibili problematiche correlate ad essa, senza spostarsi dall'obiettivo primario.

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