Trittico contramid o paroxetina?

Buonasera
Sono qui a chiedere un parere come da titolo.

Ho 38 anni mai sofferto di ansia o depressione.
Sono un manager aziendale e quindi al contrario sono sempre stato abituato a lavorare sotto stress, pressione e a gestire l'ansia (quella che si può presentare quando si tiene un discorso di fronte a 200 dipendenti)
3 mesi fa in seguito ad un periodo particolarmente stressante, un lutto in famiglia e la nascita di mio figlio, ho sperimentato per la prima volta in vita mia un attacco di ansia durante una riunione aziendale: palpitazioni, cuore a mille e non sono riuscito a tenere il mio intervento.
Non ho dato peso più di tanto essendosi verificato solo sul posto di lavoro ma in realtà da allora si è trasformata in una sorte di ansia lieve ma cronica (anche nella quotidianità familiare) con picchi soprattutto in situazioni lavorative particolarmente importanti (quasi un'ansia da prestazione)
Parlandone con il medico di famiglia mi ha consigliato di iniziare una terapia con trittico contramid 150 e xanax 0, 5 a rilascio la sera.
Sapendo di che farmaci si tratta ho preferito fare prima una visita psichiatrica.

Lo specialista conferma il quadro di ansia generalizzata ma mi consiglia di assumere paroxetina la mattina e sempre lo xanax 0, 5 rp la sera.

vista la mia situazione clinica vorrei un parere su quale dei 2 farmaci è più utile a questo punto.

Considerando anche gli effetti collaterali visto che per lavoro devo avere una costante "lucidità" e al contempo vorrei uscirne il prima possibile per evitare di compromettere la mia carriera e il mio futuro lavorativo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.9k 1k
Lo specialista mi pare abbia indicato qualcosa di più attinente al tipo di sintomi che ha riferito. Però al di là di questo ha delle preoccupazioni che originano dal disturbo stesso, ad esempio è preoccupato di perdere in lucidità. L'effetto delle cure se lo immagina come gravato da una perdita di lucidità ? In realtà il timore è sintomatico, cioè chi teme di esser meno lucido solitamente ha un eccesso nella "presenza" mentale ai problemi, che non aiuta a risolverli ma invece è fonte di scompenso ansioso, per forza di cose. E' come se uno si tenesse stretto con le mani e le gambe alla sedia per timore di cadere...alla fine della giornata si alzerebbe stanchissimo e dolorante.
Le medicine consentono di migliorare questi aspetti, ma la "lucidità" invece rimane più che altro un termine che fa capire che tipo di timori ha e che tipo di rapporto ha solitamente con le incombenze, gli impegni, etc.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
La ringrazio per la cortese e celere risposta. Diciamo che sto vivendo il tutto come una situazione nuova non avendo mai sperimentato (fortunatamente) ansia o queste sensazioni di cui parlava lei. Inizierò la terapia farmacologica consigliata dallo specialista ma sono consapevole che ci vorrà tempo e a questo sarà necessario aggiungere magari delle sedute di psicoterapia.
Il mio "lucido" si riferiva anche ai potenziali effetti collaterali dei 2 farmaci visti i continui spostamenti in auto per lavoro
Mi rendo conto (come diceva lei) che a volte è più la paura che si presenti nuovamente quella sensazione a generarmi ansia piuttosto che la quotidianità in sé
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.9k 1k
" e a questo sarà necessario aggiungere magari delle sedute di psicoterapia."

E perché ? Necessario in base a cosa ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Mi riferivo dottore alla sua prima esternazione e al modo che ho di gestire le incombenze o il mio lavoro. Un periodo difficile e di ansia da risolvere magari con l'aiuto dei farmaci ci può stare ma di certo non non voglio prenderli a vita
In questo senso penso che la psicoterapia mi possa aiutare a gestire diversamente le situazione e ad evitare di ritrovarmi nuovamente nella stessa problematica in futuro.
per adesso ho iniziato il percorso terapeutico con la paroxetina
Vediamo come va