Xanax gocce
Buongiorno e grazie per l'opportunità.
Soffro di reflusso gastroesofageo con sintomi atipici da circa due anni.
Ho fatto su prescrizione del gastroenterologo e dopo gastroscopia una forte cura di IPP, nonché, antiacidi e procinetici, con risultati scarsi.
Un secondo gastroenterologo mi consigliava Zoloft 50 perché a suo parere, nel mio caso, c'era una forte componente depressiva.
L'ho assunto per oltre sei mesi senza giovamento.
Poi, per una forma d'ansia che mi dava problemi di ritmo accelerato, il cardiologo mi ha consigliato, oltre al betabloccante, l'assunzione di 15 gocce di Xanax la sera.
Mi stanno facendo un gran bene per il battito e ho avuto una forte diminuizione del sintomi del reflusso.
Questa cosa riguardo al reflusso è certa perché se non lo prendo per una sera il giorno dopo mi ritrovo con i sintomi anticipi dello stesso.
La mie domande sono:
1) per quanto tempo posso assumere le 15 gocce di Xanax?
2) Perché Zoloft 50 non ha sortito effetto?
(Per completezza aggiungo che nel 2016 per una forma depressiva lo psichiatra mi diede Zoloft gocce 50 e in quel caso il farmaco fu di grande aiuto.
Adesso l'ho preso in compresse, forse per questo non ha funzionato?)
Per lo Xanax il medico mi dice di assumerle senza problemi perché sono una dose minima ma la mia preoccupazione è che dopo un po' possono darmi assuefazione con tutti le complicazioni che questo comporta.
Grazie infinite.
Soffro di reflusso gastroesofageo con sintomi atipici da circa due anni.
Ho fatto su prescrizione del gastroenterologo e dopo gastroscopia una forte cura di IPP, nonché, antiacidi e procinetici, con risultati scarsi.
Un secondo gastroenterologo mi consigliava Zoloft 50 perché a suo parere, nel mio caso, c'era una forte componente depressiva.
L'ho assunto per oltre sei mesi senza giovamento.
Poi, per una forma d'ansia che mi dava problemi di ritmo accelerato, il cardiologo mi ha consigliato, oltre al betabloccante, l'assunzione di 15 gocce di Xanax la sera.
Mi stanno facendo un gran bene per il battito e ho avuto una forte diminuizione del sintomi del reflusso.
Questa cosa riguardo al reflusso è certa perché se non lo prendo per una sera il giorno dopo mi ritrovo con i sintomi anticipi dello stesso.
La mie domande sono:
1) per quanto tempo posso assumere le 15 gocce di Xanax?
2) Perché Zoloft 50 non ha sortito effetto?
(Per completezza aggiungo che nel 2016 per una forma depressiva lo psichiatra mi diede Zoloft gocce 50 e in quel caso il farmaco fu di grande aiuto.
Adesso l'ho preso in compresse, forse per questo non ha funzionato?)
Per lo Xanax il medico mi dice di assumerle senza problemi perché sono una dose minima ma la mia preoccupazione è che dopo un po' possono darmi assuefazione con tutti le complicazioni che questo comporta.
Grazie infinite.
Innanzitutto, "forte componente depressiva" non è una diagnosi e non si capisce di cosa si stia parlando. Peraltro, se era forte, la dose invece era mediamente insufficiente (per una depressione).
E' possibile che in questi modi di esprimersi in realtà si indicasse quel che poi aveva cioè l'ansia. Lo xanax è un sintomatico e funziona bene, ma nel lungo termine invece non ha senso, anzi può indurre un legame che non dipende più da un'effettiva azione terapeutica.
La terapia di un disturbo d'ansia oltre il breve medio termine va fatta in maniera diversa.
Il fatto che siano stati dati betabloccanti però crea confusione: se il problema è un disturbo d'ansia, non vedo perché mettere in terapia stabile i betabloccanti. Ciò non consente poi di escludere che invece si tratti di un problema cardiologico sensibile ai betabloccanti.
Io riconsidererei la sua diagnosi dall'inizio, non è detto che poi lo zoloft fosse una scelta sbagliata, perché a quella dose il funzionamento può non esserci, e soprattutto dipende su che tipo di diagnosi.
E' possibile che in questi modi di esprimersi in realtà si indicasse quel che poi aveva cioè l'ansia. Lo xanax è un sintomatico e funziona bene, ma nel lungo termine invece non ha senso, anzi può indurre un legame che non dipende più da un'effettiva azione terapeutica.
La terapia di un disturbo d'ansia oltre il breve medio termine va fatta in maniera diversa.
Il fatto che siano stati dati betabloccanti però crea confusione: se il problema è un disturbo d'ansia, non vedo perché mettere in terapia stabile i betabloccanti. Ciò non consente poi di escludere che invece si tratti di un problema cardiologico sensibile ai betabloccanti.
Io riconsidererei la sua diagnosi dall'inizio, non è detto che poi lo zoloft fosse una scelta sbagliata, perché a quella dose il funzionamento può non esserci, e soprattutto dipende su che tipo di diagnosi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Utente
Grazie per la risposta, dottore.
Il termine forte l'ho utilizzato io, forse impropriamente, volendo fare comprendere che il medico riteneva che il mio reflusso era dovuto ad una problematica anche di tipo psichico e ciò (secondo lui) si evinceva anche dal fatto che due Lucen da 40 mg al giorno non sortivano effetto.
Per il betabloccante non volevo dilungarmi diventando prolisso, il cardiologo mi prescrisse questo farmaco anni fa per una tachicardia sinusale.
Per lo Zoloft, il medico dopo alcuni mesi senza risultato, propose un aumento del dosaggio
(ma anni fa, 50 mg in gocce prescritte dallo psichiatra,mi hanno risolto la depressione).
Cosa che non ho fatto per la preoccupazione di un effetto sul cuore, avendo avuto alcuni episodi di Fibrillazione Atriale.
Anche se il mio cardiologo prima di iniziarlo e dopo alcune settimane mi ha sottoposto ad ECG, considerandolo normale.
Grazie ancora e saluto cordiali.
Il termine forte l'ho utilizzato io, forse impropriamente, volendo fare comprendere che il medico riteneva che il mio reflusso era dovuto ad una problematica anche di tipo psichico e ciò (secondo lui) si evinceva anche dal fatto che due Lucen da 40 mg al giorno non sortivano effetto.
Per il betabloccante non volevo dilungarmi diventando prolisso, il cardiologo mi prescrisse questo farmaco anni fa per una tachicardia sinusale.
Per lo Zoloft, il medico dopo alcuni mesi senza risultato, propose un aumento del dosaggio
(ma anni fa, 50 mg in gocce prescritte dallo psichiatra,mi hanno risolto la depressione).
Cosa che non ho fatto per la preoccupazione di un effetto sul cuore, avendo avuto alcuni episodi di Fibrillazione Atriale.
Anche se il mio cardiologo prima di iniziarlo e dopo alcune settimane mi ha sottoposto ad ECG, considerandolo normale.
Grazie ancora e saluto cordiali.
Ho capito, anche se il perché del termine forte mi sfugge.
La tachicardia sinusale esiste, ma i rilievi fatti in maniera non scrupolosa possono individuare tachicardie ricorrenti che non sono la tachicardia sinusale, legate a fenomeni cerebrali di ordine ansioso.
Visto che il medico conosceva presumo la fibrillazione atriale, chi le ha detto che la sertralina non va bene in chi ha una storia di fibrillazione atriale ? Al di là che l'ecg in quel momento sia normale.
La tachicardia sinusale esiste, ma i rilievi fatti in maniera non scrupolosa possono individuare tachicardie ricorrenti che non sono la tachicardia sinusale, legate a fenomeni cerebrali di ordine ansioso.
Visto che il medico conosceva presumo la fibrillazione atriale, chi le ha detto che la sertralina non va bene in chi ha una storia di fibrillazione atriale ? Al di là che l'ecg in quel momento sia normale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Utente
Nessuno, però lo psichiatra, la prima volta che dovevo assumerlo mi ha fatto fare un ECG prima di iniziarlo ed uno dopo una ventina di giorni dall'inizio della cura, dicendomi che potevo assumerla.
Io, riproverei a prenderla però forse 50 mg datomi dal gastroenterologo erano pochi e per questo non mi hanno aiutato, l'ultima volta che l'ho assunto.
Grazie ancora per la Sua disponibilità.
Io, riproverei a prenderla però forse 50 mg datomi dal gastroenterologo erano pochi e per questo non mi hanno aiutato, l'ultima volta che l'ho assunto.
Grazie ancora per la Sua disponibilità.
Non è che deve Lei prendere iniziative. Ha dei medici che le danno delle indicazioni, se ha il dubbio della fibrillazione glielo dice, anche se ovviamente il medico si presumo già ne abbia tenuto conto. L'ecg fatto prima e dopo non credo avesse a che fare con questo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Utente
Prendere iniziative?
Per quanto concerne la ripresa del farmaco parlavo della mia disponibilità a riassumerlo.
Perché, credo che oltre ad essere paziente, si è anche esseri senzienti e questo implica che una terapia proposta, deve essere condivisa e accettata.
Riguardo l''ecg, lo specialista che lo mi fece fare prima di iniziare la cura e quello dopo alcuni giorni dall'inizio della cura medesima, mi disse che erano finalizzati a vedere se il farmaco dava problemi rispetto agli episodi di FA che gli avevo raccontato.
Grazie ancora per l'interessamento.
Cordiali saluti.
Per quanto concerne la ripresa del farmaco parlavo della mia disponibilità a riassumerlo.
Perché, credo che oltre ad essere paziente, si è anche esseri senzienti e questo implica che una terapia proposta, deve essere condivisa e accettata.
Riguardo l''ecg, lo specialista che lo mi fece fare prima di iniziare la cura e quello dopo alcuni giorni dall'inizio della cura medesima, mi disse che erano finalizzati a vedere se il farmaco dava problemi rispetto agli episodi di FA che gli avevo raccontato.
Grazie ancora per l'interessamento.
Cordiali saluti.
Evitiamo inutili polemiche. Quando scrive "io riproverei" alla fine del consulto obbliga chi risponde a precisare quel che ho precisato.
"mi disse che erano finalizzati a vedere se il farmaco dava problemi rispetto agli episodi di FA che gli avevo raccontato."
La cosa mi stupisce, sia per il metodo che perché non capisco da dove si evinca questo tipo di influenza, che c'è su altro (a quello credevo potesse riferirsi il controllo ecg).
"mi disse che erano finalizzati a vedere se il farmaco dava problemi rispetto agli episodi di FA che gli avevo raccontato."
La cosa mi stupisce, sia per il metodo che perché non capisco da dove si evinca questo tipo di influenza, che c'è su altro (a quello credevo potesse riferirsi il controllo ecg).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Utente
Ha ragione.
La ringrazio.
Cordiali saluti.
La ringrazio.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 633 visite dal 25/01/2025.
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