Problemi insonnia

Buongiorno, sono un uomo di 36 anni.

Volevo chiedere un informazione se possibile.

Da circa tre mesi ho problemi nella continuità del sonno.

Mi addormento senza particolari problemi ma alle 2-3 di notte circa mi sveglio con incubi più disparati, alternando brevi fasi di sonno a risvegli con incubi/sogni.

Nei risvegli ho sensazione di caldo e battito accelerato.

Premetto che in passato non ho mai avuto problemi, se non in sporadiche situazioni (es.
notte Prima di esami o eventi particolari).
Ho provato i classici rimedi da farmacia es.
valeriana - melatonina etc con scarsi risultati.
Al momento non riesco a collegare questo stato a eventi quotidiani (non ho ansia mirata su qualcosa).
Ho effettuato anche polisonnografia senza anomalie.
Quale consiglio su come affrontare cosa?

Grazie mille a chi potrà darmi un riscontro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.8k 1k
L'insonnia va inquadrata anche psichiatricamente, questo perché spesso è un sintomo che precede, anche a lunga distanza, sindromi di tipo affettivo. Questo naturalmente se è abituale, non sporadica.
Dopo si stabilisce cosa può essere utile, o se invece seguire altre piste. Presumo che ancor prima della polisonnografia abbia fatto anche una visita medica generale, o solo quella ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno e grazie per il riscontro,
Ho fatto visita otorino e nulla particolare.
Non so se collegato ma dalla diagnosi di celiachia ho fastidi alla pancia (scoperta casualmente un anno fa senza sintomi con un analisi casualmente fatta).. tolto il glutine mi sento spossato sembra il contrario della norma.
In realtà prima insonnia era legata solo ad eventi particolari (esami , visite etc)..da due tre mesi sembra quasi costante ...
Ho fatto visita anche cardiologica con ECG tutto nella norma .
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Utente
Utente
Leggo che spesso problemi intestinali possono portare ad ansia e stress ... Non so se collegato con celiachia... Leggevo di psicobiotici utili come lactobacillus rhamnosus da prendere per settimane...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.8k 1k
Lei ha avuto una diagnosi di celiachia ma fatta come ? Con un'analisi.... quale ? Giusto per capire che non sia una di quelle diagnosi poste in maniera confusa.

Che possa esserci una copresenza di problemi psichici si, però qui stiamo dicendo che compaiono da quanto ha tolto il glutine, e non il contrario.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Buonasera,
Ho fatto le analisi del sangue Anticorpi anti transglutaminasi IgA che risultarono un anno fa altissimi (4047 con un massimo di 20) e i Anticorpi anti endomisio IgA (rapporto 1:160).
Poi gastroscopia con biopsia per confermare celiachia .

A distanza di un anno ho ripetuto le analisi e lgA portati a 4 e rapporto 1:20.

Non so se sia una coincidenza l aver eliminato glutine con i fastidi alla pancia . Sicuramente può esserci una concausa ansia-stress scoppiati dopo quel periodo e alla fine non rientrati .e penso che al momento le difficoltà siano anche legate alla paura di non dormire . È quasi un meccanismo incosciente.

Sinceramente non so dove orientarmi
Grazie x i suoi riscontri
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.8k 1k
Io procederei comunque con una valutazione psichiatrica, non so se ci sia un nesso ma sicuramente la celiachia va meglio e invece l'aspetto psichiatrico no.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Grazie dottore,
Ho prenotato una visita , anche perché non so da dove cominciare.
(Dimenticavo ...avendo sensazioni strane ho fatto anche ecografia tiroide risultata nella norma ).
Non so se è più utile visita psichiatrica o percorso psicologico (su quest' ultimo però al momento non ho percezione di come potrebbe essere aiuto)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.8k 1k
Non ho mai capito perché quando si parla di psicologia (ma a volte anche di psichiatria) si parte col termine "percorso". Non ho capito cosa intende, dovendo essere valutata, e perché con uno psichiatra non è un percorso e con uno psicologo non è una visita.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Buongiorno,
Ho differenziato in quel modo perché penso che con psichiatra si prendano dei farmaci seguendo una terapia con controlli poi periodici nel tempo (sicuramente a distanza spesso di mesi) , mentre con lo psicologo ci sono incontri a cadenza modo o bisettimanale...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.8k 1k
Può darsi, ma quindi solo una questione di frequenza delle visite ?

Dr.Matteo Pacini
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[#11]
Utente
Utente
Buonasera dottore,ho fatto la visita dallo psichiatra.
Non avevo proprio pensato al farmaco che utilizzo betabloccante per glaucoma. Leggendo il bugiardino ci sono tutti gli effetti collaterali che lamento in questo ultimo periodo (mal di testa , insonnia , battiti rallentati etc...) . Mai avrei collegato al collirio oculare. Lo psichiatra lo ha ritenuto prima causa consigliandomi in accordo con oculista il cambio con alternativa per poi aggiornarci tra qualche settimana. Spero sia quella la reale causa dei fastidi .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.8k 1k
Mah,

"Nei risvegli ho sensazione di caldo e battito accelerato."
"tutti gli effetti collaterali che lamento in questo ultimo periodo (mal di testa , insonnia , battiti rallentati etc...) "

Lei non lamenta effetti collaterali, ha dei sintomi. Che come può vedere riferisce in maniera anche opposta.

Ma scusi, ciò mi fa pensare che non siano stati presi i parametri: pressione, frequenza....

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
In realtà la mia sensazione di battito accelerato/scostante mi hanno detto si chiami palpitazione ed è un effetto collaterale del betabloccante.

Ho appositamente comprato un misuratore di pressione , misurando mattina e sera per 10 giorni e non ho rilevato anomalie .

Ora voglio vedere se con il cambio del farmaco gli effetti collaterali andranno a scemare o meno . Non so la tempistica in cui l organismo possa smaltire totalmente il farmaco .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.8k 1k
"In realtà la mia sensazione di battito accelerato/scostante mi hanno detto si chiami palpitazione ed è un effetto collaterale del betabloccante."

L'effetto collaterale è la tachicardia e a volte la palpitazione che significa che uno si sente battere. Sentirsi battere non significa di per sé niente.

A me tutto questo discorso pare molto strano. Senza neanche misurare i parametri dire che c'è un effetto da betabloccante. Lei non ha rilevato anomalie. .... E quindi questi effetti evidentemente.....

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Non saprei che dire ,
A questo punto mi auguro che i fastidi avuti siano legati effettivamente al betabloccante . Magari poi le concause saranno altre e spero di riuscire a risolvere anche quelle . Sinceramente più di andare dai vari professionisti non saprei cosa fare .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.8k 1k
Ma secondo quale logica dovrebbero essere legati al betabloccante ?
Addirittura se così non fosse il resto sarebbe concausa, cioè questa cosa del betabloccante passa per un dato acclarato in assenza di qualsivoglia riscontro e in presenza di parametri che non indicano questo ?

Io chiederei un secondo parere.

Dr.Matteo Pacini
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