Dismorfismo e doc

Buonasera.

Cerco di essere concisa anche se so già che sarà difficile.

Ho 32 anni e soffro di dismorfismo corporeo da quasi tutta la vita (diagnosticato per la prima volta circa 10 anni fa).
Prima le attenzioni negative riguardavano soprattutto il naso, che ho rifatto e che ovviamente, come prevedibile, continua a non piacermi, ma anche esterno cosce e pancia.

I miei difetti non sono solo percepiti ma anche reali, ma li camuffo credo bene. E nascondo continuamente la gravità dei miei problemi ad amici e conoscenti. La mia famiglia crede che io sia semplicemente eccessivamente ossessionata dal mio aspetto, ma non credo abbia reale cognizione del problema.

Premetto che razionalmente so benissimo e sono cosciente che ogni individuo è diverso e che le forme del corpo umano sono le più varie e che non siano queste le cose di cui preoccuparsi nella vita.
Ma non riesco ad accettare di avere questo aspetto.

Il motivo per il quale vi scrivo, ossia quello che ritengo davvero è preoccupante è la attenzione sempre più eccessiva e crescente che sto riponendo sui miei difetti e su me stessa in generale.
Se prima era forte, non comprometteva comunque eccessivamente la mia vita, mentre nell'ultimo anno è diventata totalmente invalidante e credo sia sfociata in un doc o in un disturbo paranoide.
Io non accetto di avere questo aspetto. A volte provo una intensa rabbia per il fatto che io non sia bella esteticamente.

Questo quadro sopra descritto mina la mia relazione sentimentale (penso che l'80% delle mie conversazioni verta su di me e sulla mia bruttezza), mina le relazioni con gli altri (credo di apparire come goffa e ho la costante sensazione che le persone fuori dal mio circolo di amici ridano di me e di quello che dico) e il lavoro (non ho più il coraggio di inviare curriculum per posti a contatto con il pubblico perché il sentimento di autoefficacia che ho è pressoché assente).

A complicare il tutto, sto maturando una forte fobia sociale, che si concretizza nella perenne sensazione che tutti mi trovino ridicola e brutta (probabilmente molte volte è così perché sono talmente preoccupata dalle interazioni con persone che non conosco che credo si percepisca).
So di non immaginarmelo, ho una forte intuizione e intelligenza emotiva. Non solo, sono cosciente del fatto che non avrei problemi sociali se fossi più "rilassata" e che le mie interazioni migliorerebbero, perché sono potenzialmente capace di creare legami significativi. La prova sta nel fatto che ho degli amici, ne ho sempre avuti, e quando sono a mio agio non ho difficoltà a stringere legami e a detta dei miei pari appaio come una persona simpatica e socievole (un po' particolare e chiassosa per alcuni forse, sto valutando con la mia terapeuta un probabile adhd).

Il problema è che ormai la situazione si è aggravatata, ho come una identità parallela di cui non parlo a nessuno per apparire una persona "normale", credo di passare ore ed ore della giornata a guardarmi allo specchio, lo faccio anche involontariamente (ne ho uno anche sulla scrivania), e ogni occasione è buona per osservare il mio aspetto su qualche superficie riflettente. Ovviamente senza farmene accorgere.
Non mi faccio fare foto, ma se me ne fanno sprofondo in una angoscia profonda quando riscontro che la mia immagine allo specchio (che a volte trovo persino gradevole) non è quella delle foto.
A tutto ciò si va aggiungere il fatto che ho iniziato ad assumere sostanze dissociative che credo che abbiano forse influito sulla paranoia.

Frequento una psicologa e uno psichiatra per altre problematiche, ma non ho il coraggio di parlare con nessuno specialista di queste ossessioni perché ho paura che non mi prendano sul serio in quanto come dicevo pratico masking costantemente per sembrare una persona funzionale.

Dalle descrizioni delle mie routine, è possibile che si sia sviluppato un quadro di ossessione o paranoia?

Ho bisogno di un parere.
Vi ringrazio anticipatamente.
(Mi scuso se il post risulta scritto in maniera confusionaria ma ho potuto scrivere solo con il cellulare).
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.5k 1k
" ho paura che non mi prendano sul serio in quanto pratico masking costantemente per sembrare una persona funzionale."

E quindi perché ha paura, visto che va da persone che si aspettano di sentire sintomi di disfunzione ?

La presentazione sembra non completamente consapevole. Non è un fatto di accettazione di un aspetto, ma del fatto che il proprio aspetto sia un tema su cui ci si polarizza.

Che sostanze assume ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini