Doc o omosessualità repressa?
Buonasera sono un uomo e praticamente da 19 anni non riesco a capire se sono attratto anche dagli uomini oppure no.
Non ho mai avuto dubbi sul mio orientamento eterosessuale.
Ho avuto cotte per diverse ragazze più o meno forti, ma a parte qualche bacio fino a 19 anni non sono riuscito ad avere una vera e propria relazione.
A 19 anni ho avuto una ragazza per la quale avevo l'innamoramento adolescenziale.
Purtroppo lei, per motivi religiosi, voleva arrivare vergine al matrimonio e quindi ogni volta che succedeva qualcosa di più spinto piangeva generando in me frustrazione e paura.
Inoltre in quel periodo c'era un acceso dibattito sui diritti dei gay e non capivo perchè la Chiesa li osteggiava.
Mentre non riuscivo a convincere la mia ragazza ad accettare il sesso pre matrimoniale, lei era in d'accordo con me sull'assurdità della condanna dell'amore gay da parte della chiesa.
Così mi trovavo spesso a parlare di questo argomento, ma pochi erano i miei compagni di classe ad essere d'accordo con me...probabilmente questo mi ha portato a chiedermi se fossi io stesso gay e a controllare le reazioni che avevo quando ero in contatto con la mia ragazza che però si rifiutava di fare sesso.
Un giorno poi provai erezione o per lo meno così mi sembrava, difronte all'immagine di un uomo nudo e dà lì la mia vita cambiò per sempre.
Il dubbio era diventato pesantissimo, ero ossessionato dall'idea di essere gay ogni volta che vedevo un uomo giovane, vecchio, familiare o non mi veniva il pensiero che era bello e provavo movimenti al pene.
Iniziai a immaginarmi le ragazze con il pene.
Il primo psicologo mi spiegò che era un disturbo ossessivo mi diede del daparox e mi disse che quei pensieri erano frutto del dubbio.
Ma io ci stavo male... Nella mia vita ho avuto diverse ragazze e sono riuscito ad avere rapporti sessuali.
Sono stato con ragazze dove c'era qualcosa di oggettivo a frenare la nostra storia: la distanza, la presenza di figli, situazioni in cui io ero un amante.
In situazioni in cui c'erano dei problemi oggettivi le ragazze le vedevo normali ed ero attratto e il sesso è stata una bella esperienza, in quelle dove non ero libero le immaginavo con il pene.
Non sempre il sesso è stato piacevole perché io spesso ho paura di arrivare all'orgasmo troppo presto.
La psicologa che mi sta seguendo da un pò di tempo mi ha detto che io funziono in maniera ossessiva e non riesco a trovare una soluzione al dubbio di essere gay o comunque bisessuale perché non riesco a vivere con tranquillità una relazione.
In tutti questi anni i pensieri verso i maschi che sono belli, oppure immagini sessuali con loro, non son passate ma solo diminiute.
Al di là del disturbo ossessivo, mi chiedo perchè nonostante abbia fatto sesso con le ragazze, non ho risolto questo dubbio?
Può il sesso da solo fugare ogni dubbio?
Ora a 37, volevo risolvere questo dubbio e non avere più movimenti del pene alla semplice vista di uomo, perchè non mi sembra normale anche se fossi gay.
Grazie
Non ho mai avuto dubbi sul mio orientamento eterosessuale.
Ho avuto cotte per diverse ragazze più o meno forti, ma a parte qualche bacio fino a 19 anni non sono riuscito ad avere una vera e propria relazione.
A 19 anni ho avuto una ragazza per la quale avevo l'innamoramento adolescenziale.
Purtroppo lei, per motivi religiosi, voleva arrivare vergine al matrimonio e quindi ogni volta che succedeva qualcosa di più spinto piangeva generando in me frustrazione e paura.
Inoltre in quel periodo c'era un acceso dibattito sui diritti dei gay e non capivo perchè la Chiesa li osteggiava.
Mentre non riuscivo a convincere la mia ragazza ad accettare il sesso pre matrimoniale, lei era in d'accordo con me sull'assurdità della condanna dell'amore gay da parte della chiesa.
Così mi trovavo spesso a parlare di questo argomento, ma pochi erano i miei compagni di classe ad essere d'accordo con me...probabilmente questo mi ha portato a chiedermi se fossi io stesso gay e a controllare le reazioni che avevo quando ero in contatto con la mia ragazza che però si rifiutava di fare sesso.
Un giorno poi provai erezione o per lo meno così mi sembrava, difronte all'immagine di un uomo nudo e dà lì la mia vita cambiò per sempre.
Il dubbio era diventato pesantissimo, ero ossessionato dall'idea di essere gay ogni volta che vedevo un uomo giovane, vecchio, familiare o non mi veniva il pensiero che era bello e provavo movimenti al pene.
Iniziai a immaginarmi le ragazze con il pene.
Il primo psicologo mi spiegò che era un disturbo ossessivo mi diede del daparox e mi disse che quei pensieri erano frutto del dubbio.
Ma io ci stavo male... Nella mia vita ho avuto diverse ragazze e sono riuscito ad avere rapporti sessuali.
Sono stato con ragazze dove c'era qualcosa di oggettivo a frenare la nostra storia: la distanza, la presenza di figli, situazioni in cui io ero un amante.
In situazioni in cui c'erano dei problemi oggettivi le ragazze le vedevo normali ed ero attratto e il sesso è stata una bella esperienza, in quelle dove non ero libero le immaginavo con il pene.
Non sempre il sesso è stato piacevole perché io spesso ho paura di arrivare all'orgasmo troppo presto.
La psicologa che mi sta seguendo da un pò di tempo mi ha detto che io funziono in maniera ossessiva e non riesco a trovare una soluzione al dubbio di essere gay o comunque bisessuale perché non riesco a vivere con tranquillità una relazione.
In tutti questi anni i pensieri verso i maschi che sono belli, oppure immagini sessuali con loro, non son passate ma solo diminiute.
Al di là del disturbo ossessivo, mi chiedo perchè nonostante abbia fatto sesso con le ragazze, non ho risolto questo dubbio?
Può il sesso da solo fugare ogni dubbio?
Ora a 37, volevo risolvere questo dubbio e non avere più movimenti del pene alla semplice vista di uomo, perchè non mi sembra normale anche se fossi gay.
Grazie
[#1]
Non fare delle interpretazioni. L'ossessività fa porre delle domande, conseguentemente si producono delle risposte, che arricchiscono il problema senza aggiungere un briciolo in termini di soluzione, ovviamente. Poiché il tutto origina da una domanda in eccesso, la soluzione non sarà una risposta.
Non va fugato alcun dubbio, anche perché non è che uno si controlla da solo i pensieri e sceglie se e quanto pensare a qualcosa.
Va trattato con specifiche terapie nel caso.
E' poi chiaro che le situazioni in cui ci si attiva di più ossessivamente sono quelle definite peggio, in cui c'è qualcosa che dall'inizio è sbilanciato etc, il che non significa che siano impercorribili, ma che quel qualcosa di non simmetrico innesca l'ossessione. Potrebbe essere la nazionalità come gli anni come anche altro, il punto è che il cervello ossessivo ipervaluta la necessità di simmetria, e quindi fa controlli e ne trova che non gli tornano.
Non va fugato alcun dubbio, anche perché non è che uno si controlla da solo i pensieri e sceglie se e quanto pensare a qualcosa.
Va trattato con specifiche terapie nel caso.
E' poi chiaro che le situazioni in cui ci si attiva di più ossessivamente sono quelle definite peggio, in cui c'è qualcosa che dall'inizio è sbilanciato etc, il che non significa che siano impercorribili, ma che quel qualcosa di non simmetrico innesca l'ossessione. Potrebbe essere la nazionalità come gli anni come anche altro, il punto è che il cervello ossessivo ipervaluta la necessità di simmetria, e quindi fa controlli e ne trova che non gli tornano.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Scusi, ma non mi è rimasta molto chiara la sua risposta. In che senso non devo dare interpretazioni? In che senso non c'è nessun dubbio da fugare? "E' poi chiaro che le situazioni in cui ci si attiva di più ossessivamente sono quelle definite peggio, in cui c'è qualcosa che dall'inizio è sbilanciato etc, il che non significa che siano impercorribili, ma che quel qualcosa di non simmetrico innesca l'ossessione." che cosa significa?
Grazie per le risposte
Grazie per le risposte
[#3]
Prende ogni cosa e se la ripete mentalmente per capire se tra le righe ho scritto per caso che Lei è omosessuale. Dopo di che è qui a chiederle. Se le rispondo, se ne aggiungono altrettante.
La risposta è poco chiara se uno cerca dentro la risposta si/no. Segua semplicemente il ragionamento.
Significa che il doc non si risolve con una risposta, e quindi con la rassicurazione. Non ne esce con qualcosa che le fa avere la certezza.
La risposta è poco chiara se uno cerca dentro la risposta si/no. Segua semplicemente il ragionamento.
Significa che il doc non si risolve con una risposta, e quindi con la rassicurazione. Non ne esce con qualcosa che le fa avere la certezza.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 107 visite dal 02/01/2025.
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