Differenza tra due farmaci
Dr.Matteo Pacini
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A me pare che sia una di quelle domande del tipo "fuzionerà o no " ? E non abbia altro significato vero, il resto sono considerazioni di quello che ha fatto e preso, ma alla fine quello che chiede non è se siano diversi (la risposta è scontata, e non può non saperla).
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Mette in ballo diverse questioni, alla fine in domande che invece vanno da una parte o dall'altra, o nel vago.
Sta solamente dicendo che per adesso sta male e non risolve, ma non c'è una domanda specifica rispetto alle terapie, che tra l'altro sta cambiando.
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Se rilegge il consulto dall'inizio, le osservazioni sono state fatte. Ma Lei è convinta che ci siano delle risposte da dare che le chiariscono non si sa cosa. Il nulla, che la cura è giusta... Ma che domanda sarebbe, che senso ha chiedersi se la cura è giusta ? O non si fida, o si confronta col medico perché la cura non funziona, oppure è non è una domanda, è un'ossessione.
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In questo modo insiste con domande ai medici, i quali alla fine le dicono di fare approfondimenti, andando dietro a quel che Lei dice, cioè che le serve chiarire dei dubbi. Probabilmente Lei poi non distingue più tra risposte date perchè è inevitabile darle a chi propone domande in maniera insistente e invece il parere del medico.
Ragiona sui sintomi a compartimenti stagni, sui farmaci come se dovesse decidere Lei e in tutto ciò perde di vista, o non le interessa, l'argomento diagnosi che invece dovrebbe venire per primo.
La coscienza sul doc va migliorata, altrimenti rimarrà convinta che la soluzione sia discutere le sue domande. Quello è il sintomo.
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In che senso ? C'è un motivo di cui non parla... e quindi come si fa a capire se è un motivo importante o no ?
In ogni caso, che sia una cosa complessa può essere una sua idea, mentre magari non lo è ed è il risultato del sintomo "ossessione". Si vedono continuamente persone che hanno sintomi con le descrizioni più varie, convolute e apparentemente complesse, che però poi risultano delle "matasse" ossessive. Non va sottovalutato.
Un conto è capire cosa sono le ossessioni, un conto è capire le proprie. Visto che il sintomo cardine è cercare una spiegazione "altra" e "oltre".
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Continua a dire che i medici non capiscono i suoi dubbi, ma non ha la consapevolezza di cosa sono i dubbi e cosa le ossessioni. STa chiedendeo cose a raffica, a casaccio e senza una linea precisa.
Di dubbi non ne vedo, non deve essere Lei a capire cosa fa per Lei, ci sono i medici per questo.
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Ha apatia, ma nel contesto di quale diagnosi ? Sì, le confermo che l'abilify dato con quello scopo mi torna, ovviamente in determinate diagnosi, in altre non avrebbe senso. Se le ha dato euforia, parrebbe di capire che ha funzionato: se invece dice di no, allora forse non parliamo di euforia (euforia e apatia solitamente sono cose opposte).
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