Farmaci eterni o alternative ?
Buonasera, nel 2018 mi è stato diagnosticato un disturbo di personalità nas c/o un centro di salute mentale in cui mi prescrissero Invega 3 mg, Sertralina 50 mg e En 1mg/ml e Felison da cui poi andai via dopo aver avuto un ricovero ospedaliero per una crisi ansioso - depressiva.
Adesso sono in cura da 5 anni da un professionista privato il quale mi ha dapprima lasciato in terapia la Sertralina e l'En dopodiché ha sostituito Invega con Deniban 50 mg.
Con il passare degli anni e non vedendo piu' alcun beneficio mi ha prescritto circa 1 anno e mezzo fa il Depakin 300 mg con En e Sertralina sostituendo questi ultimi due con Lexotan 1.5 mg e Quetiapina 25 mg aggiungendo circa 3 settimane fa il Risperdal 1 mg in sostituzione della Quetiapina stessa.
Ora, quello che mi chiedo io dato che lo specialista mi ha trovato una sindrome di tipo bipolare, vorrei sapere se la terapia seguente ultima (Depakin - Lexotan - Risperdal) sia eterna o meno perché sono in uno stato psicofisico molto buono e riesco a controllare molto bene i miei stati d'animo sia depressivi sia ipomaniacali.
Adesso sono in cura da 5 anni da un professionista privato il quale mi ha dapprima lasciato in terapia la Sertralina e l'En dopodiché ha sostituito Invega con Deniban 50 mg.
Con il passare degli anni e non vedendo piu' alcun beneficio mi ha prescritto circa 1 anno e mezzo fa il Depakin 300 mg con En e Sertralina sostituendo questi ultimi due con Lexotan 1.5 mg e Quetiapina 25 mg aggiungendo circa 3 settimane fa il Risperdal 1 mg in sostituzione della Quetiapina stessa.
Ora, quello che mi chiedo io dato che lo specialista mi ha trovato una sindrome di tipo bipolare, vorrei sapere se la terapia seguente ultima (Depakin - Lexotan - Risperdal) sia eterna o meno perché sono in uno stato psicofisico molto buono e riesco a controllare molto bene i miei stati d'animo sia depressivi sia ipomaniacali.
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Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
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" riesco a controllare molto bene i miei stati d'animo sia depressivi sia ipomaniacali."
No.
I casi sono due. O la cura funziona, e il disturbo è sotto controllo. Oppure il disturbo si è estinto o attenuato spontaneamente, cosa che però non è prevista, o almeno non stabilmente e non spesso.
Che lo controlli è un totale fraintendimento. Sembra una banalità dire "è sotto controllo" o "lo controllo", ma non solo non sono espressioni equivalenti, sono proprio opposte rispetto alla consapevolezza di malattia. Questo secondo è l'aspetto che intanto può essere discusso col terapeuta.
Ovviamente il medico non intende sospendere la cura. Come composizione, il lexotan diciamo che non ha un ruolo nel tempo, quindi su quello secondo me potete discutere ad un certo punto (dopo le prime settimane se ne può già discutere se e perché tenerlo).
No.
I casi sono due. O la cura funziona, e il disturbo è sotto controllo. Oppure il disturbo si è estinto o attenuato spontaneamente, cosa che però non è prevista, o almeno non stabilmente e non spesso.
Che lo controlli è un totale fraintendimento. Sembra una banalità dire "è sotto controllo" o "lo controllo", ma non solo non sono espressioni equivalenti, sono proprio opposte rispetto alla consapevolezza di malattia. Questo secondo è l'aspetto che intanto può essere discusso col terapeuta.
Ovviamente il medico non intende sospendere la cura. Come composizione, il lexotan diciamo che non ha un ruolo nel tempo, quindi su quello secondo me potete discutere ad un certo punto (dopo le prime settimane se ne può già discutere se e perché tenerlo).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 108 visite dal 28/12/2024.
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