Disturbo schizoaffettivo e droga
Salve, vi sto contattando perché vivo una situazione disastrosa con mio papà e vorrei capire come si potrebbe agire e come comportarsi.
Mio papà anni fa è stato due volte ricoverato con tso e la diagnosi è stata disturbo schizoaffettivo.
Quasi mai curata per sua scelta.
Negli anni precedenti sembrava migliorare, ma oggi i sintomi si presentano più forti di prima.
Alternava periodi stabili a fasi di delirio, persecuzione e allucinazioni.
La vittima preferita è mia mamma.
Lui la insulta dicendo che lei lo tradisca e la insulta anche con me. Poi scompare per circa 1-2 mesi e successivamente ritorna.
Rifiuta qualsiasi tipo di cura e nega che abbia un problema.
Cerca di convincermi che il problema è mia mamma e che è una poco di buono (espresso da lui in altri termini), che è lei a stare male e che lei si droga (proietta su mia mamma tutto ciò che fa lui).
Oggi è subentrato un ulteriore problema.
Fuma il crack che ha portato a mia mamma convincendola a fumare.
Lei lo ha negato e lui si è imbestialito.
Io non riesco a far finta di niente, sinceramente vorrei solo stargli alla larga perché soffro.
Quale sarebbe l’approccio da avere con una persona con questi tratti schizofrenici e paranoidi che rifiuta le cure e che adesso si droga pure?
Aspettare che faccia qualcosa per avere gli estremi per un tso?
Spero in una vostra risposta
Grazie
Mio papà anni fa è stato due volte ricoverato con tso e la diagnosi è stata disturbo schizoaffettivo.
Quasi mai curata per sua scelta.
Negli anni precedenti sembrava migliorare, ma oggi i sintomi si presentano più forti di prima.
Alternava periodi stabili a fasi di delirio, persecuzione e allucinazioni.
La vittima preferita è mia mamma.
Lui la insulta dicendo che lei lo tradisca e la insulta anche con me. Poi scompare per circa 1-2 mesi e successivamente ritorna.
Rifiuta qualsiasi tipo di cura e nega che abbia un problema.
Cerca di convincermi che il problema è mia mamma e che è una poco di buono (espresso da lui in altri termini), che è lei a stare male e che lei si droga (proietta su mia mamma tutto ciò che fa lui).
Oggi è subentrato un ulteriore problema.
Fuma il crack che ha portato a mia mamma convincendola a fumare.
Lei lo ha negato e lui si è imbestialito.
Io non riesco a far finta di niente, sinceramente vorrei solo stargli alla larga perché soffro.
Quale sarebbe l’approccio da avere con una persona con questi tratti schizofrenici e paranoidi che rifiuta le cure e che adesso si droga pure?
Aspettare che faccia qualcosa per avere gli estremi per un tso?
Spero in una vostra risposta
Grazie
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La cosa strana è però che non ci siano provvedimenti fino ad ora rispetto al fatto che continuate a frequentarvi, a periodi lui è a casa etc ma in quelle condizioni che Lei mi dice. Questo vuol dire che nessuno le ha segnalate ? La ASL agisce con questi strumenti limitati: accertamento obbligatorio e trattamento obbligatorio: limitati nel tempo, non scontate nei risultati, e soprattutto non agganciati a nessun provvedimento che renda la persona obbligata a curarsi, per cui, se uno non è consapevole, o decide comunque di non continuare a curarsi, nessuno può di fatto prevenire la ripresa dei sintomi e dei comportamenti.
A volte, una persona che commette delle azioni illecite, è costretto a negoziare la pena e le condizioni della stessa con una terapia continuativa, e questo può essere salvifico, oltre che protettivo per le vittime potenziali.
Ora, le forze dell'ordine agiscono se qualcuno interagisce con loro ufficialmente. Se invece non ci sono iniziative, è chiaro che non è possibile far nulla. Magari tutti pensano che sia sanitaria la questione, e quindi si rivolgono ai medici, ma i medici su questo hanno potere limitatissimo, e peraltro si espongono anche in prima persona a problemi e denunce perché l'applicazione di queste leggi non è così chiara e facile come sembra.
A volte, una persona che commette delle azioni illecite, è costretto a negoziare la pena e le condizioni della stessa con una terapia continuativa, e questo può essere salvifico, oltre che protettivo per le vittime potenziali.
Ora, le forze dell'ordine agiscono se qualcuno interagisce con loro ufficialmente. Se invece non ci sono iniziative, è chiaro che non è possibile far nulla. Magari tutti pensano che sia sanitaria la questione, e quindi si rivolgono ai medici, ma i medici su questo hanno potere limitatissimo, e peraltro si espongono anche in prima persona a problemi e denunce perché l'applicazione di queste leggi non è così chiara e facile come sembra.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Salve e grazie per la risposta.
Ci terrei a dirle che non è stato preso un provvedimento in precedenza perché lui prima si, aveva le fasi di allucinazioni e delirio, ma quando era in quella fase si, si allontanava da mia mamma e basta e non si drogava. Anche adesso si è allontanato, però la droga che usa può essere pericolosissima per lui e per gli altri.
Lui non vive a casa con noi per sua scelta, preferisce stare da solo a casa sua. Apparentemente sembra che stia benissimo con le persone esterne.
Con me si arrabbia solo se gli faccio presente che ha un problema.
Le autorità purtroppo non posso fare molto se la persona non commette gesti eclatanti o, nel caso della droga, se non viene colto in flagrante.
Ci terrei a dirle che non è stato preso un provvedimento in precedenza perché lui prima si, aveva le fasi di allucinazioni e delirio, ma quando era in quella fase si, si allontanava da mia mamma e basta e non si drogava. Anche adesso si è allontanato, però la droga che usa può essere pericolosissima per lui e per gli altri.
Lui non vive a casa con noi per sua scelta, preferisce stare da solo a casa sua. Apparentemente sembra che stia benissimo con le persone esterne.
Con me si arrabbia solo se gli faccio presente che ha un problema.
Le autorità purtroppo non posso fare molto se la persona non commette gesti eclatanti o, nel caso della droga, se non viene colto in flagrante.
[#3]
Beh sa, in termini di illeciti non esistono solo quelli eclatanti. Le minacce, costringere una persona a fare qualcosa, presentarsi con atteggiamenti aggressivi etc così da produrre comunque negli altri delle reazioni di malessere, tensione, dispiacere etc sono condotte che potrebbero configurare qualcosa. E' perfettamente chiaro che se uno intraprende questa strada deve essere pronto a proteggersi, e ad accettare che l'altro potrebbe a lungo non accettare la cosa, però qui si tratta, oltre che il volere il bene della persona, anche il prevenire conseguenze che non è irrealistico temere.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Insomma, Lei ha detto che
"Fuma il crack che ha portato a mia mamma convincendola a fumare.
Lei lo ha negato e lui si è imbestialito."
Poi che insulta, ripetutamente e in maniera infondata, etc.
Magari non minaccia, ma il resto che ha detto sì. Comunque, anche "imbestialirsi" se qualcuno rifiuta di fare come tu dici, è un comportamento che può intimidire l'altro, farlo vivere nel timore che tu ti ripresenti a insistere e di quello che può capitare se dici ancora no...
"Fuma il crack che ha portato a mia mamma convincendola a fumare.
Lei lo ha negato e lui si è imbestialito."
Poi che insulta, ripetutamente e in maniera infondata, etc.
Magari non minaccia, ma il resto che ha detto sì. Comunque, anche "imbestialirsi" se qualcuno rifiuta di fare come tu dici, è un comportamento che può intimidire l'altro, farlo vivere nel timore che tu ti ripresenti a insistere e di quello che può capitare se dici ancora no...
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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[#6]
Utente
Certo dottore, per questo stiamo cercando di trovare una soluzione.
Mia mamma ovviamente non lo vede e non vuole assolutamente vederlo. Io cerco di vederlo il meno possibile (ma con me è tranquillo).
I medici, nei suoi ricoveri e diagnosi, hanno detto che la sua stessa malattia è caratterizzata dal negare di avere un problema quindi per noi è molto complesso.
Le allucinazioni a fasi sporadiche le ha, ma dopo la morte del fratello (avvenuta ad aprile 2024) la sua psiche non sta reggendo e anzi di farsi aiutare ha cominciato a fare uso di questa sostanza (cosa che non aveva mai fatto prima se non le canne). Io non so la frequenza (ma considerando che l’ha portata a casa di mia mamma, credo che non sia saltuaria purtroppo). Noto dei cambiamenti nel suo stile di vita, non lavora più (ha sempre lavorato), non fa sport (è uno sportivo quasi agonistico), non ha stimoli di fare niente.
Con me è calmo, ma quando gli dico di curarsi chiude i rapporti.
Nei prossimi giorni andrò con mia mamma al Serd e vedrò cosa ci diranno.
La ringrazio.
Penso che il problema di fondo non sia la sostanza che assume(che ovviamente fa aumentare le allucinazioni e i deliri e tanto altro), ma sia la cura del suo disturbo schizoaffettivo o ormai schizofrenia.
E per adesso gli estremi per un tso non ci sono.
Pensa si possa fare qualcosa o l’unica soluzione sia la denuncia alle forze dell’ordine?
Mia mamma ovviamente non lo vede e non vuole assolutamente vederlo. Io cerco di vederlo il meno possibile (ma con me è tranquillo).
I medici, nei suoi ricoveri e diagnosi, hanno detto che la sua stessa malattia è caratterizzata dal negare di avere un problema quindi per noi è molto complesso.
Le allucinazioni a fasi sporadiche le ha, ma dopo la morte del fratello (avvenuta ad aprile 2024) la sua psiche non sta reggendo e anzi di farsi aiutare ha cominciato a fare uso di questa sostanza (cosa che non aveva mai fatto prima se non le canne). Io non so la frequenza (ma considerando che l’ha portata a casa di mia mamma, credo che non sia saltuaria purtroppo). Noto dei cambiamenti nel suo stile di vita, non lavora più (ha sempre lavorato), non fa sport (è uno sportivo quasi agonistico), non ha stimoli di fare niente.
Con me è calmo, ma quando gli dico di curarsi chiude i rapporti.
Nei prossimi giorni andrò con mia mamma al Serd e vedrò cosa ci diranno.
La ringrazio.
Penso che il problema di fondo non sia la sostanza che assume(che ovviamente fa aumentare le allucinazioni e i deliri e tanto altro), ma sia la cura del suo disturbo schizoaffettivo o ormai schizofrenia.
E per adesso gli estremi per un tso non ci sono.
Pensa si possa fare qualcosa o l’unica soluzione sia la denuncia alle forze dell’ordine?
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Non so se vi daranno alcuna informazione, per la legge sulla privacy, presso un Servizio medico.
Voi non valutate gli estremi di un tso. Voi potete valutare da privati cittadini il rischio vostro, e presentare i vostri problemi ad una autorità.
Voi non valutate gli estremi di un tso. Voi potete valutare da privati cittadini il rischio vostro, e presentare i vostri problemi ad una autorità.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 291 visite dal 26/12/2024.
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