Rivotril per quanto tempo

Buongiorno dottori avrei una domanda sui tempi di trattamento per l’ansia con rivotril, io attualmente prendo 6 gocce al mattino da quasi 4 mesi e nel mentre sto seguendo un percorso di psicoterapia, con lo psichiatra si è scelta questa strada perché altri psicofarmaci che prendevo non funzionavano come dovevano anzi forse erano fin troppo, il piano è quello appena sarò pronto grazie anche alla psicoterapia di inziare a diminuire rivotril per poi toglierlo del tutto, premetto che sia lo psichiatra da cui sono in cura sia un’altro psichiatra a cui ho chiesto un parere mi hanno detto di non preoccuparmi troppo sui tempi di uso di rivotril che quando sarà il momento lo andremo a scalare per poi si spera toglierlo, però essendo una benzodiazepina io ho un po’ il timore di usarlo per troppo tempo per i rischi che si sanno quindi dipendenza ecc ecc.

Detto questo la mia domanda alla quale faccio fatica a trovare risposta e: per quanto tempo si può prendere una benzodiazepina in questo caso rivotril prima di incorrere nei problemi di dipenda ed altro?
(Online si legge di non andare oltre le 4 settimane ma ho letto anche persone che sono andata avanti anni, quindi faccio un po’ fatica a capire questa cosa)
A poi avrei anche un’altra domanda, su alcuni siti ho letto che va preso sempre alla stessa ora, io sinceramente lo prendo al mattino dopo colazione, e non è sempre la stessa ora perché la sveglia cambia in base alle ore di lavoro, quindi vi chiedo è vero o no che va prese sempre nella stessa ora?

So che ognuno di noi è diverso ma a livello generale mi piacerebbe avere un’idea di tempistiche anche per sapermi regolare meglio.

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
La dipendenza non è una conseguenza dell'assunzione protratta. Può esserlo in alcuni casi, ma se mai è vero il contrario: l'assunzione cronica è conseguenza della dipendenza.
Lei però probabilmente per dipendenza intende l'assuefazione (cioè che l'effetto non c'è più e che la brusca sospensione comporta sindrome da sospensione, il che non è dipendenza), o qualcosa del tipo che non si può più fare a meno di prenderla (concetto che non corrisponde a niente, perché bisogna vedere cosa si intende).

Alcune benzodiazepine hanno un ruolo terapeutico nell'assunzione a lungo termine. In alcuni casi per forme resistenti di disturbi d'ansia, oppure per la stessa tossicomania da benzodiazepine (ovviamente una benzodiazepina che non è quella da cui si è dipendenti).

Sull'orario, se lei parla dell'assunzione continuativa, può non esserci un orario particolare. Anche perché se c'è, chi lo assume è il primo a saperlo quando vuole produrre un determinato effetto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Inanzitutto la ringrazio per la risposta dottore, sì diciamo che i miei dubbi sono più verso al fatto di non poterne più fare a meno, la mia paura è che se la prenderò per troppo tempo poi farò fatica a toglierla, non so se sia fondata o meno come cosa, il mio obbiettivo è toglierle appena possibile ma so che non sarà a breve perché la psicoterapia se funzionerà avrà bisogno di tempo, poi in minima parte c’è anche il fatto dell’assuefazione però penso che se vedrò che inizierà a fare di meno, se così vogliamo dire a parte tamponare per il breve periodo andando ad aumentare leggermente sarò il primo a parlarne con lo specialista che mi segue per rimediare alla cosa.
Grazie ancora