Opinioni trattamento depressivo

Buongiorno, ho 45 anni e soffro di depressione maggiore, con altri casi in famiglia (madre/sorella).
Dopo decenni di infelicità (i problemi sono insorti fin da bambino) mi sono rivolto al SSN per essere seguito da uno psichiatra.
Mi rendo conto che un professionista a pagamento probabilmente mi avrebbe seguito con maggiore attenzione ma da buon depresso, ovviamente, sono anche povero e una terapia sarebbe per me insostenibile.
Con la psichiatra abbiamo testato Venlafaxina, Mirtazapina, Fluoxetina, Xanax, Lamotrigina e Litio ma la situazione sembra addirittura peggiore di quella di partenza.
Comprendo che in queste situazioni si proceda a tentativi nella speranza di trovare la molecola efficace ma sono molto sfiduciato, nel frattempo è trascorso un anno.
Per darvi conto di una giornata tipo, percorro circa 10-12km facendo avanti e indietro in un appartamento di 50mq (ho uno smartwatch per motivi tutt'altro che sportivi che me lo dice) parlando da solo, ho disordini sociali, alimentari e se c'è qualche altro settore nella vita ho problemi anche in quello.
Un anno così è un inferno.
L'angoscia divora ogni cosa, rendendo la quotidianità insostenibile.
Cominciare questo 2025 avendo davanti altri mesi o anni di "tentativi" è pesante.
Mi rendo conto che nessun medico, nè qui nè da un'altra parte ha la ricetta segreta o la soluzione che funziona sempre ma vorrei capire, davvero, se questo percorso può portare davvero da qualche parte o ci sono grosse possibilità che pillole e pilloline non riescano più a tangere una situazione così incancrenita.
Aggiungo, in ultimo, che tra qualche settimana comincerò ad affiancare la cura psichiatrica con quella psicologica (richieste insieme ma partite con un anno di distanza).
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non sembra un excursus terapeutico per una depressione, e del resto neanche il tipo di quadro così a prima impressione suggerisce una malattia depressiva.
Ha assunto farmaci per il disturbo bipolare, ci deve essere un perché. Inoltre, terapia psicologica ma di che tipo e verso che obiettivo ? Così genericamente non si capisce bene cosa intenda, e perché abbia insistito dall'inizio per intraprenderla. Può chiarire meglio anche questo punto ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta. La terapia con litio e lamotrigina è stato l'ultimo tentativo (tutt'ora in atto) visto che i farmaci precedenti non sortivano alcun effetto ma anche questo non si sta rivelando efficace. E' difficile riassumere la mia condizione; ansia, angoscia costante, paura verso il futuro e persino se squilla il telefono o suonano alla porta, asocialità (lavoro da casa in una città dove non conosco letteralmente nessuno), problemi alimentari (100kg), tristezza h24, perdita di qualsiasi interesse, incapacità a dormire oltre 5-6h (nonostante la quetiapina o la mirtazapina) sono solo gli aspetti più evidenti. Non mi sono autodiagnosticato una depressione, non mi importa se si chiama così o ansia, disturbo polare ecc, mi sono rivolto ad uno specialista per non fare scelte peggiori. L'ipotesi iniziale è stata depressione maggiore, l'inefficacia dei farmaci ha fatto virare la diagnosi verso il disturbo unipolare. Ho pieno rispetto per la materia e i professionisti che se ne occupano ma come potrà comprendere il nome del problema è per me è secondario. Il mio problema è che sono lontano da qualsiasi miglioramento, anche impercettibile (di guarigione nemmeno parlo). Quanto al supporto psicologico, ho pensato che una situazione così radicata e incancrenita (come detto i sintomi sopra riportati mi accompagnano da decenni) potesse beneficiare di un approccio da ambe le parti. Mia sorella per un periodo ha affiancato la terapia psichiatrica a quella psicologica e ne ha tratto beneficio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Ha provato quindi tutti gli antidepressivi esistenti, e dopo la lamotrigina e il litio, oppure dopo i primi 2-3 tentativi sono arrivati questi medicinali ?
Il punto sulle cure è che gli strumenti non vanno usati tutti se non ha senso farlo, vanno scelti quelli indicati o comunque potenzialmente utili su qualche base.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Temo di non seguirla. E' mia usanza affidarmi ai professionisti su materie di cui non ho competenza. Dopo aver descritto i sintomi e fatto alcune analisi volte ad escludere problemi tiroidei e simili, la psichiatra mi ha fatto seguire un percorso terapeutico orientato verso il problema depressivo. Sempre stando alla sua opinione, il fatto che diversi trattamenti si siano dimostrati poi inefficaci per la depressione ha dimostrato che il problema è di natura diversa, pertanto si è scelti di perseguire la strada del disturbo unipolare. Io non ho le competenze per valutare la scelta della sua collega, nè nell'interpretare inizialmente i problemi come legati alla depressione, nè riguardo a questa virata verso il disturbo unipolare. Lei sì, non pretendo ovviamente una diagnosi e una cura ma almeno un'opinione sull'aver abbandonato la strada degli antidepressivi o, in generale, come avrebbe approcciato ad un caso come il mio, anche senza per forza dovergli dare un nome.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
In realtà non ha specificato dosaggi e e tempi di trattamento per la patologia indicata.

Le terapie non sono state comunque provate tutte.

L’utilizzo di quetiapina può rendere difficoltoso il ciclo sonno veglia sopratutto se è sovrappeso.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Ho cominciato con venlafaxina 75 (portata fino a 300) e mirtazapina 30 per circa un paio di mesi. Siamo poi passati alla fluoxetina + litio + mirtazapina ma ho dovuto interrompere dopo un paio di mesi perchè la venlafaxina mi provocava dei forti crampi allo stomaco. Ho cominciato quindi con litio 3x300 (litina a 0.2), lamotrigina 100 e quetiapina 25 e ormai sono circa 4 mesi che procedo così. Ogni cambio terapia ha provocato un breve miglioramento dell'umore, della durata di qualche giorno, prima del ritorno allo status quo, dopodichè nessuna si è rivelata utile.