Difficoltà concentrazione

Gentili dottori,
sono 5 anni che non riesco a dare un esame all'università (mi mancano 3 esami da 5 anni) ho avuto un percorso quasi regolare, considerato il fatto che ho sempre lavoricchiato per pagarmi le spese.
da tempo non riesco a concentrarmi su un concetto, ho difficoltà di pensiero.
ho smesso di lavorare, trovo difficile fare anche i conti della spesa.
La mia autostima è sempre più bassa, non riesco ad affrontare un discorso, il mio eloquio diventa infantile.. ormai rifuggo le situazioni che potrebbero mettermi alla prova. anche la vita familiare ne risente parecchio.
3 anni fa sono andata al cim della mia città. dopo soli 5 minuti di colloquio mi è stato prescritto un antidepressivo SSRI (non ricordo più il nome) che mi ha creato disturbi del sonno e problemi intestinali. dopo una settimana di cura ho smesso di prendere le pastiglie, la carenza di sonno stava diventando una tortura. Sono tornata al cim, e mi è stato detto che se non volevo prendere farmaci era affar mio.. che avevano problemi più gravi del mio da seguire e che se non avevo voglia di mettere il sedere nella sedia era un mio problema.
infatti sono passati altri 2 anni, sono allo stesso punto, o forse più depressa, visto che non dormo la notte per i sensi di colpa, per la mia incapacità e il mio blocco assurdo.
che cosa dovrei fare? probabilmente sono depressa, ma non credo di sopportare una cura antidepressiva..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Questo tipo di presentazione potrebbe corrispondere sia ad un quadro affettivo (depressivo diciamo) che ad un quadro diverso, di tipo ossessivo (lentezza ossessiva). La terapia con SSRI poteva coprire comunque entrambe le possibilità, ma certamente in una settimana ci sono solo eventuali effetti collaterali e nessun effetto terapeutico. Non so se le era stato ben spiegato che bisogna attendere circa un mese, per la gestione dell'insonnia collaterale si può momentaneamente ricorrere ad altri rimedi, ovviamente non si tratta di effetti che si prevede rimangano stabili.

Ora in una visita durata cinque minuti probabilmente non c'è stato tempo di chiarire certe cose, comunque non necessariamente la scelta era sbagliata. Riprovi a consultare un altro specialista.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentile dott. Pacini,
Grazie per la risposta. Non credo di rientrare in un quadro ossessivo, le attività quotidiane che non richiedono eccessiva concentrazione non mi creano problemi, fuori dalle situazioni "importanti" o nuove (o pubbliche) sono quasi organizzata e raramente assalita dai dubbi.
Dopo il mio unico incontro con uno (infastidito) psichiatra sono restia ad affrontarne un altro. Conosco gli effetti degli psicofarmaci (studio psicologia clinica) e anche i loro limiti, visto che nell'ultimo periodo non hanno goduto di ottima fama e i loro effetti benefici sono stati messi in discussione.
Cio che non riesco a capire è.. se è stato il calo d'umore che ha causato in me profonda insicurezza e quindi mancanza di concentrazione, o se la causa di tutto è proprio il deficit di attenzione che facendo crollare le mie certezze e i miei programmi, mi ha provocato un forte calo d'umore.
Quello che chiedo è.. esiste una terapia in grado di riportarti ad un livello di concentrazione accettabile?
esiste un modo per riprendersi da un crollo del genere? Ho paura che se continuerà ancora questa situazione nessuno mi riterrà una persona capace.
scusi lo sfogo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Chiariamo due punti importanti. Se lei studia psicologia clinica non studia medicina e quindi non può conoscere l'argomento psicofarmaci se non per vie traverse.
Inoltre, l'autodiagnosi anche fatta dal re degli psichiatri sarebbe sbagliata secondo le stesse linee di errore che derivano dal tipo di auto-visione che abbiamo di noi stessi.
Il tipo di preoccupazione ricorda molto quella di natura ossessiva. Se fosse così, sarebbe anche tipico che lei rifiutasse in prima istanza di attribuire il tutto ad una forma di pensiero ed invece rivolgesse il suo interesse ad un deficit specifico (es. attenzione).
Anche la chiusa "Ho paura che se continuerà ancora questa situazione nessuno mi riterrà una persona capace." ricorda molto di più un'impostazione ossessiva che distimica.

Quindi, si faccia fare una diagnosi psichiatrica, che è la cosa fondamentale per iniziare a ragionare.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
la difficoltà di concentrazione può fare parte di un quadro depressivo. Lei parla di messa in discussione degli effetti degli antidepressivi, eppure sono ancora una delle poche armi che abbiamo nei confronti della depressione. Il fatto che lei abbia avuto una esperienza negativa con un antidepressivo e con uno psichiatra non deve indurla nell'errore di generalizzare a tutti gli antidepressivi e a tutti gli psichiatri. Lei che studia psicologia clinica dovrebbe essere al corrente di questo tipo di errore cognitivo. Si rivolga con fiducia ad un altro specialista in psichiatria.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it