Sospetto di autismo
Salve cari dottori, vi parlo della mia situazione di malessere vissuta praticamente "da sempre".
Sono un ragazzo di 26 anni e sostanzialmente non ho nulla da raccontare nella mia vita, il motivo è che non ho letteralmente vissuto nulla di interessante e trovo problemi sia da un punto di vista relazionale (perché non ho mai avuto una relazione amorosa), sia da un punto di vista professionale (perché non ho mai avuto un lavoro, ad eccezione di lavoretti saltuari di poco conto).
Sono estremamente timido ed introverso, parlo poco e faccio di tutto per isolarmi.
Ho tanta voglia di fare, ma poi quando provo a fare qualcosa è come se non fossi effettivamente in grado di capirne il senso, insomma è come se non fossi presente nell'azione che faccio.
Ho sempre attribuito il tutto ad un'eccessiva timidezza accompagnata da ansia generalizzata, ma questo famoso "sblocco" non è mai avvenuto, tant'è che tutt'oggi non mi sento "normale" come gli altri ragazzi.
Ho la patente ma non ho mai guidato e provo una profondo disprezzo proprio per questi veicoli, ho proprio paura e sono impacciato nel guidarla nonostante me lo abbiano insegnato, ho delle idee tutte mie sul fatto che l'auto dovrebbe essere abolita.
La mia famiglia mi ha sempre ritenuto una persona strana, con comportamenti al limite del ridicolo come giochicchiare con degli oggetti e avere costantemente fantasie irrealistiche, sento spesso il bisogno di fare certi gesti come toccare la porta con la mano destra e poi sinistra (sintomi del doc), ed ho da sempre dei continui tic motori e vocali di svariata natura (sintomi della tourette).
Per quanto io abbia una sfrenata passione per la psicologia, sento che ciò che mi avvicina di più alla mia condizione è una probabile sindrome di Asparger.
Tutto ciò ovviamente mi rende una persona anche estremame nevrotica, in quanto chi è attorno a me come familiari ed amici non capisce il mio stato doloroso, poiché mi obbligano tutti a parlare/uscire o fare certe cose, insomma è come se vivessi per accontentare gli altri.
Non capiscono nemmeno quanto sia difficile per me trovare lavoro, perché vorrei vivere da solo ma allo stesso tempo dovrei avere uno stipendio dignitoso che solo un buon lavoro potrebbe permettermelo, ma considerando che non sono bravo in nulla e non ho nessuna titolo di studio mi porta a questo continuo loop di pensieri agonizzanti in cui non so come uscirne.
Ho scritto tutto ciò perché non sarei in grado di spiegare a parole la mia situazione ad uno psicologo, perché mi perdo nei miei pensieri e non saprei articolare bene le frasi e sono sicuro che non verrei capito.
Attualmente non mi rimane che fare dei corsi per entrare nel mondo del lavoro, ma sento che non riuscirei a fare quel tipo di sforzo, o meglio la situazione è che non riesco proprio a sforzarmi di imparare.
Non mi vergogno di dirlo che l'unica cosa che mi renderebbe veramente felice sarebbe vivere in mezzo alla strada o sotto i ponti in assoluta povertà, passando le giornate.
Sono un ragazzo di 26 anni e sostanzialmente non ho nulla da raccontare nella mia vita, il motivo è che non ho letteralmente vissuto nulla di interessante e trovo problemi sia da un punto di vista relazionale (perché non ho mai avuto una relazione amorosa), sia da un punto di vista professionale (perché non ho mai avuto un lavoro, ad eccezione di lavoretti saltuari di poco conto).
Sono estremamente timido ed introverso, parlo poco e faccio di tutto per isolarmi.
Ho tanta voglia di fare, ma poi quando provo a fare qualcosa è come se non fossi effettivamente in grado di capirne il senso, insomma è come se non fossi presente nell'azione che faccio.
Ho sempre attribuito il tutto ad un'eccessiva timidezza accompagnata da ansia generalizzata, ma questo famoso "sblocco" non è mai avvenuto, tant'è che tutt'oggi non mi sento "normale" come gli altri ragazzi.
Ho la patente ma non ho mai guidato e provo una profondo disprezzo proprio per questi veicoli, ho proprio paura e sono impacciato nel guidarla nonostante me lo abbiano insegnato, ho delle idee tutte mie sul fatto che l'auto dovrebbe essere abolita.
La mia famiglia mi ha sempre ritenuto una persona strana, con comportamenti al limite del ridicolo come giochicchiare con degli oggetti e avere costantemente fantasie irrealistiche, sento spesso il bisogno di fare certi gesti come toccare la porta con la mano destra e poi sinistra (sintomi del doc), ed ho da sempre dei continui tic motori e vocali di svariata natura (sintomi della tourette).
Per quanto io abbia una sfrenata passione per la psicologia, sento che ciò che mi avvicina di più alla mia condizione è una probabile sindrome di Asparger.
Tutto ciò ovviamente mi rende una persona anche estremame nevrotica, in quanto chi è attorno a me come familiari ed amici non capisce il mio stato doloroso, poiché mi obbligano tutti a parlare/uscire o fare certe cose, insomma è come se vivessi per accontentare gli altri.
Non capiscono nemmeno quanto sia difficile per me trovare lavoro, perché vorrei vivere da solo ma allo stesso tempo dovrei avere uno stipendio dignitoso che solo un buon lavoro potrebbe permettermelo, ma considerando che non sono bravo in nulla e non ho nessuna titolo di studio mi porta a questo continuo loop di pensieri agonizzanti in cui non so come uscirne.
Ho scritto tutto ciò perché non sarei in grado di spiegare a parole la mia situazione ad uno psicologo, perché mi perdo nei miei pensieri e non saprei articolare bene le frasi e sono sicuro che non verrei capito.
Attualmente non mi rimane che fare dei corsi per entrare nel mondo del lavoro, ma sento che non riuscirei a fare quel tipo di sforzo, o meglio la situazione è che non riesco proprio a sforzarmi di imparare.
Non mi vergogno di dirlo che l'unica cosa che mi renderebbe veramente felice sarebbe vivere in mezzo alla strada o sotto i ponti in assoluta povertà, passando le giornate.
[#1]
si à mai sottoposto a visita psichiatrica?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Caro dottore, no.
Il sospetto mi è venuto per puro caso quando un medico psichiatra in pensione parlava con un venditore per strada, dicendo che ci sono casi di autismo assai difficili da diagnosticare e che possono essere rilevati anche con ritardo, da quelle parole ascoltate in terza persona mi si è accesa una lampadina ed ho fatto 2+2.
Come funziona la visita psichiatrica? Si può andare in maniera anonima senza passare per il medico di famiglia?
Il problema è che non lavorando non posso permettermelo, però immagino che per usufruire della sanità pubblica bisogna passare comunque per il medico di famiglia (ed io non ci voglio passare per privacy).
Il sospetto mi è venuto per puro caso quando un medico psichiatra in pensione parlava con un venditore per strada, dicendo che ci sono casi di autismo assai difficili da diagnosticare e che possono essere rilevati anche con ritardo, da quelle parole ascoltate in terza persona mi si è accesa una lampadina ed ho fatto 2+2.
Come funziona la visita psichiatrica? Si può andare in maniera anonima senza passare per il medico di famiglia?
Il problema è che non lavorando non posso permettermelo, però immagino che per usufruire della sanità pubblica bisogna passare comunque per il medico di famiglia (ed io non ci voglio passare per privacy).
[#3]
Deve fare una prenotazione chiedendo la modalità di accesso al centro pertinente per la sua zona
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 125 visite dal 08/12/2024.
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